Nessun risultato. Prova con un altro termine.
Guide
Notizie
Software
Tutorial
  • Lezione 65 di 108
  • livello intermedio
Indice lezioni

Filtro Video e Timeline

Le opzioni per la Timeline e il Filtro Video di Photoshop, per un editing di base di filmati e il miglioramento della loro resa nelle trasmissioni.
Le opzioni per la Timeline e il Filtro Video di Photoshop, per un editing di base di filmati e il miglioramento della loro resa nelle trasmissioni.
Link copiato negli appunti

Dopo aver analizzato una nutrita carrellata di filtri dedicati alle immagini, il percorso con Photoshop incontra ora la prima funzione dedicata ai video. Nonostante non tutti ne siano a conoscenza, infatti, il software di Adobe permette di modificare filmati anche in modo molto avanzato, approfittando di un editor video interno e di un'apposita timeline. All'interno del classico gruppo del menu Filtro sono presenti solo due voci dedicate, il cui ricorso oggi è decisamente modesto, ma comunque utili da conoscere.

Prima di cominciare, è bene specificare come questa lezione sia basata su Photoshop nella sua versione CC 2018, anche se i filtri elencati sono disponibili anche in gran parte delle edizioni precedenti, almeno fino alla CS. Discorso diverso è quello della Timeline, che verrà analizzata nel prossimo paragrafo, disponibili solo nelle versioni più recenti del software.

La Timeline in pillole

Così come già accennato, Photoshop è in grado di gestire anche l'editing di video, oltre che la modifica di immagini statiche. L'importazione di un filmato all'interno del software non richiede alcun procedimento speciale: è infatti sufficiente ricorrere alla canonica funzione Apri del menu File, così come si farebbe per qualsiasi fotografia. I formati supportati sono i più svariati, da MP4 a MOV, raggiungendo anche risoluzioni elevate come i 1080p o i 4K, se le risorse hardware del computer in uso lo supportano.

Si noterà come, all'apertura del video in Photoshop, il software impiegherà prima qualche secondo per identificare il formato, dopodiché visualizzerà un'apposita Timeline, così come mostrato in Figura 1.

Figura 1. Timeline di Photoshop (click per ingrandire)

Timeline di Photoshop

Sebbene le funzioni video verranno illustrate nel dettaglio in un'apposita lezione - oppure, in alternativa, è possibile visitare la guida dedicata a Photoshop CC - è bene conoscere alcune pillole sul funzionamento. Così come accade su altri editor video, la Timeline non è altro che l'area dove viene rappresentata l'estensione temporale del filmato: la clip attiva è mostrata in blu o in viola, a seconda della tipologia di contenuto, e può essere trascinata a piacere. Con l'apposito indicatore temporale, identificato dalla linea rossa verticale, ci si può quindi spostare avanti o indietro sul filmato, avviando o fermando la riproduzione semplicemente premendo la barra spaziatrice. In alternativa, si possono sfruttare i comodi controlli di riproduzione presenti sulla Timeline stessa.

In questo frangente non si spiegheranno le modalità di editing video, così come già accennato, ma può essere utile sapere come, cliccando su Gruppo Video o Traccia Audio, si potrà accedere a funzioni aggiuntive, come il controllo delle transizioni, l'opacità e molto altro ancora. Non ultimo, così come evidente dal pannello Livelli, il gruppo video si comporta come qualsiasi altro layer di Photoshop: sarà perciò possibile modificarne le dimensioni, effettuare scale o ritagli, applicare filtri, inserire testi e molto altro ancora. Il tutto usando semplicemente le funzioni già note di Photoshop, come consuetudine per i livelli raster o immagine.

Filtri Video

Nel classico menu Filtro, così come mostrato in Figura 2, Photoshop offre la voce Video, comprendente una coppia di funzioni.

Figura 2. Filtro Video (click per ingrandire)

Filtro Video

Il primo filtro a propria disposizione è chiamato Colori NTSC e, come spesso si è visto per altri strumenti nelle ultime lezioni, non dispone di una finestra di dialogo. Questo significa che verrà applicato direttamente al filmato, senza opzioni selezionabili: sarà il software a scegliere autonomamente il risultato ottimale. Il sistema NTSC è lo standard di trasmissione televisiva di Paesi come Corea, Giappone, Canada, Stati Uniti e alcune nazioni sudamericane: il filtro in questione limita la gamma dei colori affinché non sia troppo satura, per adattarsi alle necessità delle emittenti televisive. In Europa, dove vige lo standard PAL, questa funzione non è quindi necessaria.

Lo strumento Togli Interlacciato, invece, dispone di una finestra di dialogo. Per interlacciamento, in via molto semplificata, si intende un sistema di scansione delle immagini su schermo suddividendo l'area visibile in diverse porzioni. Viene scelto per mantenere elevata la qualità delle immagini anche con trasmissioni a bassa banda, ma può rendere la riproduzione poco piacevole sugli schermi di ultima generazione oppure a elevata frequenza, con l'apparizione di veloci e fastidiose linee. Questa funzione elimina l'effetto, permettendo di eliminare le linee pari o dispari, nonché gestire i campi per duplicazione o interpolazione. Un esempio è disponibile in Figura 3.

Figura 3. Togli Interlacciato (click per ingrandire)

Togli Interlacciato

Credit video:
Gatto -
Pexels

Ti consigliamo anche