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Configurazione obiettivi

Indicazioni su come impostare i goal (obiettivi) del sito
Indicazioni su come impostare i goal (obiettivi) del sito
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Come si è detto in precedenza, ogni sito Web ha degli obiettivi: essi possono essere obiettivi di tipo monetario, come la vendita di prodotti o servizi, o obiettivi di altro tipo, come l'aumento della conoscenza del brand aziendale, l'acquisizione di nuovi clienti o di iscritti alla mailing list, la fornitura di informazioni o il download di file. In generale si considera "obiettivo" il compimento, da parte dei visitatori, di un'azione che noi avevamo predeterminato (detta "conversione"). Sebbene sia possibile monitorare anche forme diverse e complesse di obiettivi, in questa guida verranno trattati solo obiettivi che sono riconducibili alla visualizzazione di una determinata pagina.

Google Analytics permette il monitoraggio di massimo quattro obiettivi per profilo, chiamati G1, G2, G3 e G4 (G sta per "Goal", è il termine inglese con cui si definiscono gli obiettivi) e sono visibili nella schermata delle impostazioni di ogni profilo. Per ogni obiettivo Analytics ci mostra il nome che gli abbiamo assegnato, l'URL corrispondente e se l'obiettivo è attivo o meno.

Per impostare un obiettivo si deve cliccare sul pulsante Modifica corrispondente e attivarlo tramite il checkbox apposito; i due campi seguenti sono il tipo di corrispondenza e l'URL della pagina obiettivo, ovvero la corrispondenza esatta, principale o espressione regolare.

"Corrispondenza esatta" prevede che, nel campo URL obiettivo, venga inserito l'URL della pagina così com'è, senza il dominio. Ovvero come appare nel report "contenuti principali" (ad esempio la pagina che si trova su www.dominio.it/prodotti/pasta1.htm andrà indicata come /prodotti/pasta1.htm). In realtà si può usare anche una espressione regolare, ma è una complicazione inutile nel 99% dei casi.

"Corrispondenza principale" prevede che le pagine obiettivo abbiano solo una parte dell'URL in comune, spesso per via di contenuti dinamici e/o ID di sessione, e che nel campo URL obiettivo venga indicata la parte comune di questi indirizzi (ad esempio per le pagine /scarpe.asp?prod=15&id=3456 e /scarpe.asp?prod=15&id=9898 andrà indicato solo /scarpe.asp=prod=15, tralasciando la parte variabile degli URL).

"Corrispondenza espressione regolare" prevede che gli URL obiettivo siano articolati e complessi, e sintetizzabili con una regular expression di tipo POSIX (ad esempio gli URL /scarpe.asp?prod=15&acquisto=ok e /stivali.asp?prod=99&acquisto=ok hanno in comune il parametro acquisto=ok ma non la pagina, per cui non si può usare la corrispondenza principale. Si scriverà la regular expression &acquisto=ok).

Figura 7.1 - Schermata di definizione di un obiettivo
la schermata di definizione di un obiettivo

Il passo successivo è dare un nome per noi significativo all'obiettivo, nome che poi ritroveremo nei report, e specificare se gli URL che abbiamo specificato in precedenza debbano essere o meno case sensitive. L'ultima cosa da fare è assegnare un valore monetario all'obiettivo che si sta configurando: Google Analytics propone per definizione 0.0 ma il consiglio è quello di dare comunque un valore, piuttosto anche un semplice 10. Dare un valore agli obiettivi ci permette di usufruire del parametro index$ nei report, un indice che mostra quanto ogni pagina partecipi alla formazione del "fatturato" degli obiettivi, oltre che naturalmente di avere sotto controllo gli eventuali incassi giornalieri e di periodo procurati dal sito Web. Attenzione, non stiamo parlando del caso e-commerce, che gode di report a sé e va trattato in modo peculiare, anche a livello di script, ma del semplice valore degli obiettivi.

Il caso più semplice è avere una pagina obiettivo che ha generato un incasso certo, ad esempio la pagina di ringraziamento che permette di scaricare un software che frutta una somma per ogni download. Il valore di questo obiettivo sarà la somma che viene incassata.

Nel caso in cui la pagina obiettivo non abbia un valore intrinseco, ad esempio la pagina di invio del modulo di contatto, sarà necessario fare dei calcoli per derivare il valore. Se il reparto vendite riesce a trasformare in clienti il 10% delle persone che chiedono di essere contattate, e se la spesa media di ogni cliente è 500 euro, significa che il valore dell'obiettivo "contatto inviato" sarà 50 euro. Se il clienti sono il 5%, il valore sarà 25, e così via.

Sotto ai campi necessari per la definizione di un obiettivo si trova la sezione per la creazione di un percorso obiettivo, funnel in inglese, cioè un percorso a passi successivi che il visitatore può compiere prima di giungere alla pagina definita come obiettivo, in una sorta di imbuto.

Ogni step del funnel corrisponde all'indirizzo di una pagina e può ricevere un nome; la convenzione per identificare le URL è la stessa che abbiamo scelto per l'obiettivo finale, ovvero corrispondenza esatta, principale o espressione regolare. Inoltre il primo step può essere obbligatorio o meno. Nel caso non sia obbligatorio, l'obiettivo è conteggiato in ogni caso; nel caso in cui lo sia arrivare all'URL dell'obiettivo senza passare attraverso il primo step del funnel non darà luogo al conteggio del goal.

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