Una volta riscontrata la conformità del codice alla Dtd di HTML o XHTML dichiarata ad inizio pagina, il passo successivo è convalidare il codice CSS usato nei fogli di stile interni o esterni associati alla pagina. Anche per questo riscontro, esiste un apposito software sviluppato dal W3C: CSS Validator. La validazione dei fogli di stile può essere effettuata in tre modi:
- fornendo l'URI del documento da validare (il file CSS o anche il file HTML a cui il CSS è associato)
- inserendo il codice CSS all'interno di un apposito campo modulo
- spedendo sul sito W3C il file da analizzare.
Quale che sia il metodo scelto, il funzionamento del programma è analogo a quello del validatore di codice (X)HTML: se vengono riscontrati errori, viene fornito un elenco contenente la riga di codice e il tipo di errore. Gli errori più comuni a cui occorre porre rimedio sono i seguenti:
- mancanza del punto e virgola finale che chiude la dichiarazione di una proprietà
- mancanza della parentesi graffa che chiude un elenco di proprietà
- un colore dichiarato in valori esadecimali non preceduti dal simbolo ‘#'
- ‘sans-serif' (famiglia generica di caratteri senza le grazie) scritto senza il trattino separatore
- nomi di classe e id non validi
- un commento (/* ... */) aperto e non chiuso, o viceversa
A differenza del validatore per HTML e XHTML, il validatore CSS fornisce, oltre la lista degli errori, anche una lista di avvertimenti ("warnings", in inglese): si tratta di suggerimenti che aiutano a migliorare l'accessibilità dei documenti, dunque consigliamo agli sviluppatori di risolvere anche i problemi segnalati da questi avvisi, non solo gli errori di sintassi veri e propri. L'ideale è ottenere dei CSS che al termine dell'analisi del validatore W3C risultino privi sia di errori sia di avvertimenti.
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