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Attribuzione del colore di riempimento
Adesso bisogna attribuire il medesimo colore alle parti del disegno che devono apparire piene: ovvero le lettere della parola “UNICEF”, le foglie della ghirlanda e il profilo stilizzato della donna col bambino. Invece il perimetro del globo nonché i meridiani e i paralleli al suo interno devono rimanere non riempiti (altrimenti all’interno del globo non si distinguerebbe più nessun oggetto: vedremmo semplicemente un cerchio blu). Ricordate che avevamo in precedenza raggruppato in un unico oggetto le linee vettoriali che costituiscono il globo, i meridiani e i paralleli. Con tutti gli oggetti vettoriali ancora selezionati, possiamo quindi sottrarre rapidamente alla selezione collettiva il gruppo delle linee che non devono essere riempite. Facciamo ciò, cliccando con lo strumento puntatore – mentre il tasto SHIFT è premuto – su una delle linee appartenenti al gruppo comprendente globo, meridiani e paralleli. Accertiamoci di aver agito correttamente, controllando che, sulla barra di stato, il numero degli oggetti selezionati risulti diminuito di una unità.
Ciò fatto, apriamo la finestra di dialogo “Colore di riempimento” cliccando prima sulla penultima icona della Casella degli strumenti e poi sul primo pulsante a sinistra del menu a comparsa così visualizzato (confrontate con l’immagine successiva). Oppure, molto più semplicemente, adoperiamo la combinazione da tastiera SHIFT + F11.

La finestra di dialogo che si aprirà a questo punto è esattamente uguale a quella utilizzata poco prima per attribuire il colore blu del marchio UNICEF a tutti i contorni vettoriali selezionati. Accertiamoci che il modello colore impostato nella finestra sia CMYK. Se non lo è, clicchiamo sulla freccina che apre l’apposito menu a discesa accanto alla scritta “Modello” e scegliamo l’opzione CMYK. Attribuiamo quindi, nelle caselle numeriche poste in corrispondenza dei quattro componenti cromatici del modello, i valori già impostati in precedenza, e nello stesso ordine: C = 100; M = 98; Y = 5; K = 6. Premiamo infine il pulsante “OK” per confermare le modifiche. Noteremo immediatamente che il nostro marchio vettoriale, colorato in blu, è ormai quasi indistinguibile dal suo modello bitmap.
Manca solo un piccolo particolare: il parallelo più vicino al polo Nord del globo non appare ancora riempito di blu come la corrispondente parte del marchio bitmap acquisito via scanner. Ricordate che, nel creare la griglia dei paralleli, abbiamo effettuato due distinte operazioni di intersezione, con lo scopo di ottenere appunto un “polo Nord” che fosse un oggetto separato dalle altre linee geografiche, ed al quale potesse essere attribuito in seguito un colore di riempimento. È giunto il momento di compiere quest’operazione. Selezionate con un clic dello strumento puntatore il gruppo delle linee geografiche prive di riempimento. Tenete premuto ora il tasto CtrL e, contemporaneamente, fate clic con precisione sulla linea che rappresenta il parallelo più piccolo, quello prossimo al polo Nord del globo (se vi risulta difficile compiere l’operazione, ingrandite preliminarmente quest’area della figura con lo strumento lente). L’uso di CtrL in combinazione con il puntatore serve appunto per selezionare oggetti che appartengono ad un gruppo, come è il caso dell’oggetto vettoriale che avete ora selezionato. Aprite quindi la finestra “Colore di riempimento” (combinazione SHIFT + F11) e impostate gli stessi valori di riempimento CMYK adoperati finora: nell’ordine 100, 98, 5 e 6. Confermate la modifica premendo “OK” ed osservate finalmente il risultato conclusivo del nostro lungo e complesso lavoro di vettorializzazione. Se infatti avete eseguito tutto correttamente, avrete dinanzi ai vostri occhi due marchi dell’UNICEF assolutamente identici. Confrontate il vostro lavoro con l’immagine successiva: in alto è l’originale bitmap, in basso la sua copia vettoriale.

L’unica differenza apprezzabile, ad una vista d’insieme, è nel colore leggermente diverso della copia rispetto all’originale acquisito da scanner. Ciò ha varie spiegazioni:
- la qualità della stampa del modello acquisito (una lettera prestampata di bassa qualità);
- i successivi passaggi “sopportati”
dal modello:
stampa originale –>
scanner –>
salvataggio in formato TIF –>
visualizzazione su monitor; - il colore scelto per la copia vettoriale, campionato da un’immagine GIF presa da Internet, soggetta perciò ad una limitazione originale della gamma di colore (il formato GIF, a seconda della tavolozza interna utilizzata, può approssimare i colori “veri”, modificandoli più o meno fortemente).
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