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Pagine accessibili: benefici per le persone disabili

La principale categoria di utenti che beneficia di pagine accessibili sono i disabili
La principale categoria di utenti che beneficia di pagine accessibili sono i disabili
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Dopo aver dato uno sguardo generale agli obiettivi e ai limiti delle linee guida W3C sull'accessibilità, vediamo ora di specificare più in dettaglio chi sono (o dovrebbero essere) i principali beneficiari dell'applicazione di tali raccomandazioni. Fornire un simile elenco di possibili beneficiari è secondo noi molto importante: permette infatti di comprendere quanto sia vasto e diversificato il pubblico interessato all'accessibilità, e come realizzare siti accessibili sia una scelta valida di per sé, indipendentemente dagli obblighi di legge che saranno decisi in un prossimo futuro dal Parlamento italiano.

I primi beneficiari - come abbiamo già avuto modo di accennare parlando della definizione di "accessibilità" - sono le persone affette da alcune disabilità permanenti. tra queste citiamo:

  • la cecità (richiede descrizioni alternative per tutti i contenuti visuali)
  • l'ipovisione (richiede caratteri grandi, margini ampi, l'uso di colori non abbaglianti, forte contrasto tra primo piano e sfondo, impaginazioni semplificate)
  • la cecità ai colori (richiede accoppiamenti di colore in cui il contrasto tra primo piano e sfondo sia basato sulla differenza di luminosità piuttosto che sulla differenza di tonalità)
  • la sordità (richiede alternative equivalenti per tutti i contenuti auditivi. Soprattutto i sordi dalla nascita possono avere seri problemi nell'afferrare i concetti esposti tramite testi che presentano strutture grammaticali e sintattiche complesse)
  • la mancanza o la paralisi degli arti superiori (richiede pagine web navigabili anche senza l'uso del mouse, per esempio per mezzo di comandi vocali)
  • la dislessia (l'uso di termini difficili o il ricorso continuo a parole straniere può rendere estremamente difficile la lettura di una pagina web per un dislessico)
  • l'epilessia (la presenza di immagini in movimento sullo schermo, particolarmente se lo sfarfallamento delle immagini avviene con una frequenza intorno ai 20 Hz, può scatenare crisi epilettiche in soggetti predisposti)
  • il ritardo mentale (vi sono persone affette da lievi forme di ritardo mentale, che sono in grado di usare proficuamente pagine e siti web, purché questi siano realizzati rispettando adeguati criteri di semplicità e di chiarezza espositiva)

È difficile quantificare il numero complessivo dei disabili. Un documento dell'Unione Europea sull'accessibilità – "e-Accessibility", del settembre 2002 – prevede che nel 2020 circa il 25% della popolazione europea avrà più di 60 anni ed una sua parte cospicua sarà colpita da disabilità che la renderanno direttamente interessata alla fruizione di risorse accessibili. La già citata Emily Dixon, in un documento intitolato "UsableNet Introduction to Accessibility in Education", riferisce che i cittadini statunitensi che risultavano, al censimento del 1997, affetti da qualche tipo di disabilità erano 52,7 milioni, pari al 20% circa della popolazione complessiva. Quali che siano i numeri reali, si tratta in ogni caso di cifre di tutto rispetto.

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