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Piccolo ripasso di programmazione

Un glossario di termini utili indispensabili per seguire il corso
Un glossario di termini utili indispensabili per seguire il corso
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Il linguaggio di ColdFusion è facile da imparare. Facile però rispetto agli altri linguaggi server side. Per iniziare a lavorare con ColdFusion avrai certamente bisogno:

  • di conoscere bene il linguaggio HTML;
  • di conoscere i concetti base della programmazione (le funzioni, le espressioni, le variabili, i controlli di flusso, eccetera)
  • di saper realizzare un database (è sufficiente anche Microsoft Access) e di conoscere la sintassi base dell'SQL.

Per conoscere l'HTML hai bisogno della guida HTML di HTML.it; per conoscere i concetti base della programmazione puoi leggere la Guida base alla programmazione, mentre per i Database Access e per il linguaggio SQL puoi fare riferimento alle guide presenti nelle sezioni ASP o PHP di HTML.it.

Piccolo ripasso di programmazione

Quello della "programmazione" è un concetto talmente largo che ci limitiamo a ricordare quali sono gli elementi caratteristici di molti linguaggi e, nel nostro caso, del CFML: essi sono le funzioni, le espressioni, le variabili, i tipi di dati, gli scope e i controlli di flusso.

Le funzioni. sono righe di codice che, ricevendo uno o più valori in entrata (input), ne restituiscono uno (elaborato o no) in uscita (output). I valori che entrano in una funzione si chiamano argomenti. Una funzione ha la tipica forma: nomeFunzione(argomento1, argomento2, ...).

Le espressioni. consistono in operandi e operatori e possono essere di diversa complessità: l'espressione più semplice consiste in un operando singolo, che può essere un valore numerico, una stringa di caratteri, o una variabile o una funzione che li sostituisca; quella più complessa unisce più operandi e operatori. Un operatore agisce sugli operandi: ad esempio, l'operatore "addizione" agisce su operandi chiamati "addendi".

Le variabili. sono operandi che sostituiscono altri valori. Esse hanno sempre un nome e possono essere create, assegnate ed eliminate. Come tutti gli operandi, possono venire "passate" alle funzioni o partecipare alle espressioni.

Ogni informazione coinvolta in un'applicazione appartiene ad un certo tipo di dati.: può essere di tipo semplice (numero intero, numero booleano - vero o falso, numero reale, una data, una stringa di caratteri), di tipo complesso (composta da più valori, come una matrice) o di tipo binario (come il contenuto di una immagine JPG salvata sul tuo disco fisso).

Lo scope. è una caratteristica delle variabili e ne indica la provenienza: poiché un'applicazione scritta per Internet elabora un grande numero di variabili, lo scope ne facilita l'identificazione. Lo scope di una variabile proveniente da un form sarà diverso da quello proveniente da un URL, o da quello proveniente da un cookie, o da un'applicazione in Flash. Lo vedremo meglio più avanti.

I controlli di flusso. controllano come e in che condizione deve essere elaborato un certo codice: sono i loop, i repeat...until, i case of e gli if... then... else. tradotti in linguaggio normale, i primi due ripetono l'elaborazione di un certo pezzo di codice finché non si verifica una particolare condizione; gli altri due invece eseguono un particolare confronto e, a seconda che questo sia vero o falso, stabiliscono l'elaborazione di questo o di quel pezzo di codice. La differenza tra questi due gruppi è che il primo (loop e repeat...until) esegue il confronto dopo, mentre l'altro gruppo (case of e if... then... else) lo esegue prima di elaborare il codice.

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