Concludiamo con questo e con il successivo capitolo la prima parte della nostra panoramica del Ruby trattando la gestione delle eccezioni, dal prossimo ci occuperemo di questioni accessorie al linguaggio vero e proprio.
Come tutti i linguaggi moderni, anche il Ruby, possiede il meccanismo delle eccezioni, fondamentale nella gestione degli errori. Un'eccezione va sollevata utilizzando il metodo raise del modulo Kernel. La sintassi completa prevede tre argomenti:
raise(exception [, string [, array]])
Il primo argomento è il nome di una classe della gerarchia Exception (vedi lista più avanti) e rappresenta il tipo di eccezione da sollevare. Il secondo argomento è un messaggio che verrà associato all'eccezione, mentre il terzo è un array con il callback dell'eccezione. Chiamato senza nessun argomento raise solleverà un eccezione di tipo RuntimeError, oppure se definita l'eccezione contenuta in $!. Ad esempio:
raise "Errore nell'apertura del file" raise ArgumentError, "Tipo di argomento non gestito" raise ArgumentError, "Tipo di argomento non gestito", caller
La gerarchia delle eccezioni in Ruby
Exception
NoMemoryError
ScriptError
LoadError
NotImplementedError
SyntaxError
SignalException
Interrupt
StandardError
ArgumentError
IOError
EOFError
IndexError
LocalJumpError
NameError
NoMethodError
RangeError
FloatDomainError
RegexpError
RuntimeError
SecurityError
SystemCallError
SystemStackError
ThreadError
TypeError
ZeroDivisionError
SystemExit
fatal
Se vuoi aggiornamenti su Development inserisci la tua email nel box qui sotto: