Nessun risultato. Prova con un altro termine.
Guide
Notizie
Software
Tutorial

Utilizzare una foto reale o realistica

Come ottenere una foto realistica e utilizzabile a corredo dei dati anagrafici, con lo scopo di creare un'identità il più reale possibile
Come ottenere una foto realistica e utilizzabile a corredo dei dati anagrafici, con lo scopo di creare un'identità il più reale possibile
Link copiato negli appunti

Una volta ottenute le informazioni anagrafiche fittizie, queste possono essere utilizzate per vari scopi. Quello più banale potrebbe essere la creazione di un utente su un social network, magari Facebook o Instagram. Ed è proprio in situazioni come queste che ci accorgiamo di una necessità cruciale: quella di avere una foto, che sia credibile, fotorealistica e magari anche parametrizzabile.

Nell’era dell’intelligenza artificiale e del machine learning, soprattutto grazie alla grande proliferazione di strumenti come i modelli generativi, questo tipo di problema può essere facilmente risolto utilizzando gli strumenti giusti, alcuni dei quali sono addirittura gratuiti e facilmente accessibili a tutti.

Di seguito vedremo gli approcci utili ad ottenere una foto realistica e utilizzabile a corredo dei dati anagrafici, con lo scopo di creare un’identità il più reale possibile.

Ottenere un’immagine dal Web

L’approccio più semplice e veloce consiste nell'effettuare una rapida ricerca su un motore di ricerca di immagini, e “rubare” una foto dai risultati di ricerca. In modo analogo, possiamo attingere da qualche profilo pubblico di un social network, in modo da ottenere un buon numero di immagini dello stesso soggetto, e sfruttare anche il vantaggio di un certo grado di variabilità nelle foto che scegliamo di utilizzare.

Sebbene questo approccio sia il più semplice e veloce, ha anche molti difetti. Il primo è legato alla legittimità di poter utilizzare la foto di qualcun altro, per scopi ad esso ignoti. Mentre la creazione di una identità fittizia può aver senso ed essere perfettamente lecita in molti contesti come quello della ricerca, con questo approccio ci si avvicina più al campo dei furti d’identità.

Inoltre, strumenti come la ricerca per immagini di Google consentono in modo agevole di reperire la stessa immagine su altre fonti, e quindi di risalire facilmente al proprietario originale della foto utilizzata.

Fortunatamente, esistono altri strumenti che risolvono tutti questi problemi.

Thispersondoesnotexist.com

Qualche tempo fa, su HTML.it avevamo parlato di un sito in grado di generare automaticamente volti perfettamente realistici, ma non appartenenti a nessuna persona.

Il sito in questione è ThisPersonDoesNotExist ed è stato realizzato dall’ingegnere Uber Phillip Wang, allo scopo di mostrare le potenzialità (e i rischi) delle reti neurali generative. L’algoritmo è stato addestrato su un grandissimo numero di immagini di persone reali, ed è quindi in grado di generare nuovi volti molto realistici, che possono essere molto utili per i nostri scopi.

Il vantaggio principale di questo strumento è quindi la grande accessibilità e la facilità con cui si può arrivare a generare volti molto realistici. Tuttavia, esiste qualche svantaggio non trascurabile. Ad esempio, non è possibile parametrizzare la ricerca, ed il volto che si ottiene è sempre casuale.

Peraltro, alcuni caratteristiche non facilmente visibili all’occhio umano, possono essere invece identificate da algoritmi appositamente studiati per stabilire se le immagini sono state generate da una rete generativa, o se si tratta invece di foto autentiche.

Su quest’ultimo punto, è possibile che in futuro vengano create reti generative sempre più precise, così come potrebbe essere possibile che gli algoritmi in grado di identificare gli artefatti vengano migliorati ulteriormente. Ma possiamo dire, con ragionevole veridicità, che tali immagini sono abbastanza verosimili da essere utilizzate a corredo dei dati fittizi generati con gli strumenti visti nella lezione precedente.

Per quello che riguarda, invece, la possibilità di parametrizzare l’immagine, esiste un ulteriore strumento che potrebbe risolvere anche questo problema.

Face Generator

Face Generator è uno strumento solo apparentemente simile a quello utilizzato per la generazione dei volti tramite ThisPersonDoesNotExist. Sebbene entrambi siano accessibili tramite due siti Web, e consentano di ottenere lo stesso risultato, con Face Generator abbiamo la possibilità di specificare moltissimi parametri, che saranno poi usati per la generazione del volto.

Tra i parametri che possiamo specificare ci sono il sesso, l’età, la posa del volto, l’espressione facciale, il colore della pelle e quello dei capelli, così come la lunghezza degli stessi. Possiamo inoltre specificare se il soggetto deve indossare o meno gli occhiali, o se deve essere truccato o meno.

Un possibile difetto di questo strumento è il fatto che, sebbene sia gratuito per uso personale, è sempre necessario specificare l’origine dell’immagine ed un riferimento a Face Generator. In qualche caso d’uso, ciò può essere restrittivo, ma ci sono situazioni in cui può non essere un problema.

Una volta ottenuta una foto, potremmo però avere la necessità di utilizzarla in modo da avere più immagini dello stesso soggetto, magari in situazione diverse. Anche questa cosa, che può sembra complicata, può essere agevolata da un altro strumento: FaceApp.

Face Swap

Esistono moltissime applicazioni che ci permettono, con estrema facilità, di sostituire il volto presente in una foto con quello presente in un’altra. FaceApp, ad esempio, è una applicazione mobile che, tra i tantissimi filtri disponibili, ne include anche alcuni che permettono di “giocare” con questo tipo di funzionalità.

Oltre a FaceApp, esiste AI Face Swap, uno strumento gratuito e accessibile online che consente di fare esattamente questa cosa. Si dà il caso che tale funzionalità sia proprio ciò che fa al caso nostro, dal momento che potremo “appiccicare” un volto ottenuto, ad esempio, con ThisPersonDoesNotExist o Face Generator, su un set di immagini abbastanza variegato.

Facciamo un esempio con la foto seguente:

Proviamo ad utilizzare questa foto per generare una serie di immagini di Andràs Aràto, conosciuto da molti come "Hide the Pain Harold", e noto per essere il protagonista di una quantità enorme di meme. Di seguito il risultato delle immagini prima e dopo l’operazione di Face Swap:

Il risultato non è perfetto, nel senso che l'unica parte ad essere stato modificata è il viso, mentre altri tratti, come il taglio dei capelli o la barba, sono rimasti parzialmente invariati. Ciò può essere limitante in qualche caso, ma con una ricerca effettuata con maggior attenzione, si possono trovare varie immagini che si prestano meglio a questo tipo di tecnica.

Ti consigliamo anche