Ci sono diversi problemi da affrontare quando cambi qualcosa su un sito web ma i rischi di una migrazione sono aspetti importanti da conoscere in anticipo. Meglio chiarire subito questo punto: con uno spostamento di dominio o di CMS eseguito in modo errato puoi danneggiare seriamente il tuo lavoro di anni.
Se devi operare su grandi progetti il consiglio è sempre quello di evitare un lavoro in autonomia e procedere con il supporto di diverse professionalità. Perché trasferire un sito internet non riguarda solo il passaggio di un file o l'inserimento di una stringa per effettuare dei redirect 301.
Qui si incrociano SEO, UX, analisi dei dati, gestione dei web server, web design e molto altro ancora. Per avere la prova di quanto detto basta dare uno sguardo ai rischi della migrazione di un sito web mal gestita.
Il rischio di un aumento degli errori 404
Questo è il rischio principale di una migrazione mal riuscita. Quando cambi dominio o CMS - che magari impone delle regole di struttura permalink differenti - devi sempre verificare che tutti i redirect 301 siano andati a buon fine. Soprattutto quelli delle pagine più importanti.
Vale a dire quelle che portano più traffico ma anche conversioni. Pensa ad esempio ad un e-commerce: se il trasferimento degli indirizzi relativi alle schede prodotto non funziona si perde rapidamente fatturato. Senza dimenticare che tutto questo incide anche sul posizionamento e a livello di SEO.
Perdita dei backlink
Un aspetto strettamente collegato al precedente. Se le pagine non esistono più non perdi solo il loro traffico e il loro posizionamento su Google: anche i link che puntano su quelle risorse sono nulli. Quindi il beneficio di quello che dovrebbe essere un nvantaggio competitivo viene ridotto a zero.
Un motivo in più per curare i redirect 301 al dettaglio. Perché, come sottolineato anche da Google, essi passano completamente il pagerank quindi non dovresti avere contraccolpi.
Impostazioni noindex saltate
Un altro problema tipico della migrazione tra CMS: hai una serie di pagine messe in noindex, quindi non indicizzate dai motori di ricerca, e sul nuovo content management system tutto è fuori fase. Oppure il robots.txt non viene creato in modo da rispecchiare le impostazioni esistenti.
Ritrovarsi con intere sezioni del sito non indicizzate a causa di impostazioni non verificate può essere un problema che porta, ovviamente, a conseguenze disastrose per il progetto, la monetizzazione e persino la fidelizzazione degli utenti.
Tag title e description differenti
Rimaniamo nel mondo delle migrazioni tra diversi CMS che non rispondono al meglio. Un altro problema tipico, e ricorrente, è in questo caso la mancata migrazione dei parametri fondamentali per la SEO, vale a dire la meta description e, soprattutto, il tag title. Se questa stringa non risponde alle impostazioni che hai definito a priori puoi ritrovarti con notevoli buchi di traffico organico o, addirittura, contenuti cannibalizzati se ad esempio il nuovo CMS sostituisce il titolo SEO con il nome del sito Web.
Contenuti HTTP e HTTPS sullo stesso sito Web
Un caso tipico del passaggio da una connessione non sicura a una con certificato SSL. Si tratta di un'evenienza sempre più rara, per fortuna, ma in alcuni casi è possibile che ci siano delle pagine che non passano all'HTTPS.
Come individuare contenuti HTTP su un sito Web.

Per questo motivo puoi effettuare come sempre una scansione con Screaming Frog (qui il link se non lo hai mai utilizzato) per avere lo status del tuo sito web e monitorare le pagine saltate. In ogni caso anche il tool della Search Console ti consente di monitorare, dopo il passaggio a HTTPS, i cosiddetti "contenuti misti".
Ritardo nel trasferimento del DNS
Nella migrazione da un hosting ad un altro, oltre ad avere possibili ripercussioni in termini di lentezza del sito internet se passi ad un server web di qualità inferiore, potresti riscontrare lentezza nella propagazione dei DNS (Domain Name System). Di regola potresti avere dei blackout momentanei nel passaggio di un dominio da un hosting all'altro, prima di iniziare le procedure guidate chiedi informazioni ai provider che si occuperanno del passaggio. Tempi di attesa lunghi potrebbero danneggiare in modo anche irreparabile la qualità dell'esperienza utente.
Core Web Vitals e prestazioni peggiorate
Ultimo punto da ricordare: cambiare il CMS in uso per un sito Web vuol dire variare una quantità di codice infinita che può influenzare positivamente o negativamente tutto ciò che riguarda la velocità di caricamento delle pagine e i Core Web Vitals in generale. Lo stesso vale, anche se solo in parte, se esegui un trasferimento di Web hosting e opti per una soluzione qualitativamente inferiore.
In questi casi potresti avere delle ripercussioni in termini tempi di upload e di stabilità del design con relative conseguenze negative in termini di SEO e user experience. Questo può portare da solo ad un abbandono delle pagine Web da parte dell'utente e ad un calo di posizionamento sui motori di ricerca.
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