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Come migliorare la propria identità utilizzando i migliori strumenti online: dal proprio sito web, ai blog ai servizi di community
In un precedente articolo abbiamo visto come sia possibile analizzare, attraverso opportuni strumenti, la propria reputazione in rete: il modo, cioè, in cui le persone (siano esse nostri clienti o meno) parlano di noi.
Le implicazioni di questo tipo di analisi sono evidenti soprattutto per quelle realtà business che fanno della reputazione on-line (e non) uno dei loro punti forti e che si trovano ad operare in contesti complessi, in cui capire il proprio posizionamento rispetto ai diretti competitor è davvero cruciale per la propria “sopravvivenza”. Parallelamente all’analisi per comprendere come si parla di un’azienda, di una persona o di un prodotto, esistono le strategie per favorire non solo il passaparola, ma anche l’instaurarsi di un dialogo positivo e costruttivo tra sé e i propri clienti.
Lo scopo del presente articolo è proprio quello di presentare alcune possibili strategie per promuovere la propria identità in rete. Per comodità scegliamo di analizzare i singoli casi da una prospettiva business, ma la maggior parte dei consigli e delle strategie segnalate sono adattabili anche ad un contesto “personale e individuale”.
Vediamo dunque quali modalità si possono impiegare per promuovere la propria identità in rete.
Il nostro sito web è l’equivalente del biglietto da visita personale o della vetrina dei negozianti: necessita continui aggiornamenti e costante manutenzione. Senza dilungarsi eccessivamente è importante sottolineare come valga la pena investire le proprie risorse, sia economiche sia di tempo, per la creazione di un sito web che comunichi in modo chiaro un’immagine professionale di alto livello. Avere una vetrina ben organizzata e strutturata è il primo passo per promuovere un’identità on-line solida e di successo.
Nel predisporlo è bene pensare ad un sito web che rispetti le dinamiche del web 2.0, quindi che preveda anche feed RSS, collegamenti ai vari profili di social-networking (si veda anche più avanti) e rimandi ad eventuali altri siti esterni o collegati.
Per alcuni di voi potrà sembrare una modalità vecchia e ormai abusata dalla maggior parte delle aziende (il che in parte è vero), tuttavia sono dell’opinione che il blog, opportunamente utilizzato sia ancora una modalità valida per instaurare una comunicazione “tra pari”. Il blog non deve essere inteso come una semplice modalità di auto-presentazione, ma come un luogo di dialogo e co-costruzione di contenuti e significati. Ma come fare?
Per prima cosa è bene che un blog sia sempre aggiornato e presenti dei contenuti validi: piuttosto che riprendere notizie già ampiamente discusse da altri, molte volte è meglio il silenzio. Non sentitevi obbligati a fornire sempre notizie, anche perché lo scopo di un corporate blog non è questo.
La maggior parte delle persone, poi, ama i retroscena: se siete una grande azienda avrete aspetti da narrare che andranno sicuramente oltre i vostri prodotti, un blog aziendale non è il luogo per farsi pubblicità o per elencare tutti i dettagli di ciò che vendete; un blog aziendale è un luogo in cui dovete discutere con i vostri clienti e con i vostri lettori, cercando argomenti che siano in grado di interessarli e di suscitare una possibile risposta nelle utenze.
Anche in questo caso, lanciare il blog nell’era 2.0 è sicuramente l’idea vincente: rendiamo ben presente i collegamenti con il nostro sito principale e con i nostri eventuali servizi esterni.
I feed RSS del blog, è bene poi che si appoggino a servizi come FeedBurner che ne aiutano la diffusione e il mantenimento.
L’idea di costruire un Social-Network aziendale sebbene possa apparire azzardata può rivelarsi particolarmente utile per le grosse aziende o per chi sa che potrebbe essere particolarmente utile sfruttare il contributo delle utenze e creare delle reti per favorire scambio di conoscenza e costruzione di significati.
Senza ricorrere a soluzioni estremamente elaborate e raffinate (come ad esempio il caso di Vodafone Lab), esistono opzioni assolutamente gratuite e gestibili interamente on-line come ad esempio Ning che si pone come un “meta-social-network” che permette la creazione di reti tematiche in pochi semplici passi, senza che siano richieste particolari competenze.
In alterativa è possibile sfruttare le “reti più grandi” per inserirsi al loro interno e avviare una realtà decisamente più modesta con un dispendio di risorse decisamente inferiore, vediamo come.
I social network rappresentano una realtà estremamente pervasiva delle nostre vite: se pensiamo semplicemente a Facebook comprendiamo la portata che tali strumenti hanno e le conseguenze concrete che si riflettono sulla realtà quotidiana.
I social network possono essere estremamente utili a patto che li si sappia sfruttare adeguatamente e possono rappresentare un veicolo pubblicitario enorme e a costo zero.
Ma in che modo possiamo sfruttarli appieno?
Prendiamo Facebook – già in un precedente articolo abbiamo evidenziato le potenzialità della piattaforma di advertising interna al social network – attraverso FB possiamo creare una nostra pagina ufficiale che ci permetterà di condividere informazioni, aggiornamenti, fotografie, e di avere un contatto diretto con tutti coloro che diventano nostri “fan”, inoltre la nostra pagina ufficiale ci permettere di dare visibilità maggiore a tutti i nostri contenuti e alle nostre iniziative. Analogamente a quanto detto per il blog e per il sito internet la nostra pagina ufficiale richiede manutenzione e aggiornamento ma non bisogna abusarne. Anche i gruppi all’intero di Facebook offrono valide possibilità di creare delle piccole reti di “aficionados” sebbene abbiano un impatto decisamente minore rispetto alle “Fan page” ufficiali.
Anche Twitter può essere un utile veicolo promozionale: tale strumento è largamente impiegato nei paesi americani e promette di crescere anche qui in Europa.
Allo stesso modo LinkedIn, noto social network professionale, permette la creazione di pagine ufficiali della propria azienda, nelle quali inserire informazioni, dettagli, e alla quale i dipendenti si collegheranno automaticamente: creando in questo modo una perfetta copia dell’organigramma reale nello spazio virtuale.
Come abbiamo già evidenziato, è sempre consigliabile incrociare questi account per fare in modo che si “parlino” tra loro: che magari condividano aggiornamenti e notizie, senza però risultare l’uno la fotocopia dell’altro.
Nell’era del 2.0 i motori di ricerca, Google in primis, sono ben più di semplici strumenti che aiutano nelle ricerche, ma vere e proprie applicazioni 2.0 dalle possibilità vastissime.
Proprio attorno al colosso di Mountain View ruotano le attenzioni maggiori: attraverso Google è, infatti, possibile proporre la propria azienda on-line utilizzando Ad-Words (gli annunci che vengono visualizzati durante le ricerche), ma senza ricorrere a soluzioni pagamento è possibile segnalare il proprio sito a Google oppure utilizzare le apposite funzioni di Google Maps, il Business Center, per promuovere la propria azienda in maniera pratica ed efficace, inserendo tutte le informazioni possibili (orari d’esercizio, sede, recapiti, telefoni, fax, sito internet e via dicendo).
In un precedente articolo abbiamo visto come il passaparola on-line (o buzz) possa orientare le decisioni e le opinioni di moltissime utenze. Saperlo sfruttare adeguatamente può essere un ottimo modo per promuovere la propria identità on-line.
Un modo interessante per farlo può essere quello di fare largo impiego dei social network, per esempio: creando applicazioni o quiz per Facebook nel caso dei grossi brand oppure, nel caso di singoli individui, utilizzare servizi quali YouTube oppure Flickr. Ovviamente le singole strategie vanno misurate in base alle proprie esigenze e a quello che si vuole ottenere.
Oltre alla promozione della propria identità attraverso le pratiche sopraccitate non dobbiamo dimenticare che gli aspetti di valutazione e monitoraggio sono assolutamente importanti. Dobbiamo considerare questi due processi come paralleli all’atto di promozione e gestione: nel momento stesso in cui cerchiamo di proporci agli altri, dobbiamo sempre avere sotto controllo le loro reazioni, le loro opinioni e il modo in cui ci vedono. Solo attraverso un’attenta lettura dei feedback delle utenze possiamo comprendere cosa non funziona e cercare di migliorarlo.
Ricordiamoci sempre che, in casi come questo, un feedback negativo è sempre molto più utile dell’essere ignorati del tutto: cosa che accade molto spesso.
Ciò che è sempre importante sottolineare è che la semplice introduzione di una nuova tecnologia non modifica il contesto esistente. È necessario che si modifichi la cultura che ruota attorno all’universo tecnologico, in modo che le nuove pratiche siano percepite come naturali e non come un’imposizione calata “dall’alto” in modo direttivo: senza un corretto lavoro informativo e formativo su questi aspetti ogni lavoro di promozione risulta, quasi del tutto, inutile.
Come abbiamo già evidenziato all’interno della trattazione: le soluzioni che abbiamo presentato sono delle semplici idee che devono essere trattate come tali. Scegliete da voi le soluzioni migliori in rapporto ai vostri bisogni e alle vostre necessità: il metodo migliore è, senza dubbio alcuno, quello che vi permette di ottenere ciò che state cercando.
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