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Google e StopBadware

Cosa fare per impedire che il nostro sito sia segnalato da Google come potenzialmente pericoloso per il visitatore
Cosa fare per impedire che il nostro sito sia segnalato da Google come potenzialmente pericoloso per il visitatore
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This site may harm your computer o se preferite l'italiano Questo sito potrebbe arrecare danni al tuo computer.

Se qualcuno se lo stesse chiedendo, non sono impazzito e neppure sono stato ingaggiato per mettere in cattiva luce luce HTML.it. Quello che leggete ad inizio articolo è l'avviso, più o meno allarmante, che da qualche tempo compare a fianco di alcuni siti tra i risultati di Google, come lo screenshot seguente documenta (click sull'immagine per visualizzare lo screenshot completo):

Figura 1 - Screenshot di una SERP di Google con avviso
Esempio di SERP con avviso

In questo articolo scopriremo meglio di cosa si tratta e, potendo parlare per esperienza vissuta, cercherò di fornirvi qualche indicazione utile per prevenire ma soprattutto "curare" questo problema.

A cosa fa riferimento questo avviso?

Dovete sapere che, a partire dall'inizio di febbraio 2007, Google ha attivato un servizio per segnalare agli utenti siti che potrebbero risultare potenzialmente pericolosi. Il servizio è attivo in collaborazione con il sito StopBadWare.org, un'organizzazione che si prefigge lo scopo di raccogliere e catalogare le segnalazioni di siti pericolosi.

Bene, direte voi a questo punto, ma cosa si intende per siti pericolosi?

Per siti pericolosi si intendono soprattutto quei siti che durante la navigazione potrebbero installare programmi dannosi al computer dell'utente, come spyware o dialer. Siti ricchi di popup con contenuti non esclusivamente sicuri, siti che riportano a loro volta un collegamento a siti definiti come a rischio.

Più marginalmente, questa lista include siti il cui obiettivo è phishing o frodi in termini di contenuti ed informazioni pubblicate.

Come anticipato in apertura, Google in collaborazione con StopBadWare ha attivato un servizio che, almeno inizialmente, dovrebbe proteggere l'ignaro utente dall'aprire siti pericolosi. Ma come funziona questo sistema? E soprattutto... funziona?

Il funzionamento del servizio di Google e StopBadWare.org

Procediamo con ordine, vedendo innanzitutto come si comporta questo servizio.
Il motore dell'analisi è, contrariamente a quanti molti affermano, opera di StopBadWare.org.
Questo sito si occupa di raccogliere e catalogare siti pericolosi. Le segnalazioni arrivano sia da Google, probabilmente grazie ad alcuni recenti aggiornamenti dell'algoritmo, sia dagli utenti stessi che possono inviare la loro segnalazione.

StopBadWare analizza singolarmente ogni report secondo le proprie linee guida e procede con la creazione di una lista di siti problematici. Questa lista è consultabile pubblicamente attraverso la navigazione ed un motore di ricerca interno.

A questo punto interviene Google.

Al fine di offrire dei risultati più sicuri, spiega Google, i risultati delle ricerche sono stati perfezionati integrando degli avvisi a fianco di ogni sito che sia contenuto nella blacklist.

Cosa succede se il vostro sito entra in blacklist?

Poco per volta arriviamo al punto cruciale del problema, ovvero: cosa succede se il vostro sito viene inserito in questa blacklist pericolosa?

Innanzi tutto sotto ad ogni titolo associato al vostro sito nei risultati di Google comparirà l'avviso che avete potuto leggere ad inizio articolo: This site may harm your computer. Nessuna altra modifica visibile compare nelle SERP.

La reale differenza si nota nel momento in cui un utente tenta di accedere ugualmente al risultato in lista. Invece di essere indirizzato direttamente alla pagina indicata, l'utente viene indirizzato verso una pagina intermedia che mostra un allarmante avviso, scritto a caratteri cubitali, che recita (click sull'immagine per visualizzare lo screenshot completo):

Attenzione - il sito al quale stai per accedere potrebbe contenere software dannoso per il tuo computer!

Figura 2 - Screenshot dell'avviso di Google
Esempio di pagina intermedia di avviso

Oltre ad una serie di informazioni aggiuntive, la pagina riporta il collegamento all'URL precedentemente selezionato, nel caso l'utente desiderasse accedere ugualmente alla pagina.
Non sempre l'indirizzo risulta "attivo" ma nella maggior parte dei casi va copiato ed incollato manualmente nella barr degli indirizzi del browser. 

Dopo un percorso così tortuoso, quanti utenti pensate siano ancora interessati ad accedere alla vostra pagina? Come? Si avete ragione, la risposta è pochi!

Come prevenire l'inserimento in blacklist?

La prevenzione può avvenire esclusivamente con un'attenta ed adeguata analisi periodica e continuativa del sito, dei suoi contenuti e delle risorse pubblicate. In aggiunta, è fondamentale una scelta attenta e selezionata dei fornitori di pubblicità.

Figura 3 - Screenshot della notifica via Google Webmaster Tools
Notifica via Google Webmaster Tools

In secondo luogo, c'è da segnalare che Google ha recentemente introdotto un sistema di notifica che, in caso si verifichi una situazione di questo genere in condizione di buona fede, provvede ad inviare un'email al proprietario del sito provando indirizzi comuni come webmaster@nomedominio oppure info@nomedominio. Assicuratevi di disporre almeno di uno di questi indirizzi email.

Il pannello Google Webmaster Tools è un ottimo centro di controllo da tenere sempre sott'occhio. Nel caso di anomalie, un messaggio avvertirà della presenza di contenuti dannosi nel sito fornendo indicazioni e collegamenti utili per individuare il problema.

Cosa fare nel caso si entri nella blacklist di StopBadWare

Il sistema progettato da Google e StopBadWare non è infallibile e può capitare che un sito venga incluso per errore nella blacklist. Vediamo dunque come comportarci nel caso si presenti questa spiacevole situazione.

Controllare attentamente il sito

La prima attività deve essere quella di controllare attentamente l'intero sito. Non dimentichiamo di analizzare il nostro sito attraverso il pannello di controllo di Google Webmaster Tools che molto probabilmente riporterà una lista di URL che sono stati individuati come pericolosi.

Il primo passo è analizzare quegli indirizzi e correggere il problema, isolando la causa.

Inviare comunicazione a StopBadWare

Identificato e corretto il problema, è tempo di inviare comunicazione a StopBadWare seguendo queste semplici istruzioni fornite da Google. Inviate un'email, in inglese, a appeals@stopbadware.org specificando quale ritenete sia stata la causa dell'inserimento nella blacklist e quali sono le azioni correttive che avete eseguito.

StopBadWare provvederà ad analizzare la richiesta e fornire una risposta in 10 giorni lavorativi. In attesa della comunicazione potete eseguire verifiche direttamente interrogando il motore di ricerca presente nel sito. è ragionevole ritenere che se il sito viene rimosso dall'indice interno la risposta sarà positiva.

Attendete conferma scritta

Se vi siete comportati correttamente StopBadWare vi invierà conferma della rimozione del sito dall'elenco di quelli pericolosi e comunicherà i nuovi aggiornamenti a Google. A questo punto siete oramai verso la fine di questa brutta esperienza, non vi resta che attendere che Google aggiorni il proprio indice.

Dall'esperienza personale posso dirvi che sono passati circa 5-10 giorni dal mio invio dell'email a StopBadWare fino alla sua risposta. Contemporaneamente alla ricezione della conferma Google rimuoveva l'avviso associato alle pagine del mio sito.

In conclusione

Analizzare se il funzionamento di questo servizio sia efficace o meno non è obiettivo di questo articolo, nonostante abbia già avuto modo di esprimere la mia opinione e ritenga che ci siano diverse aree di miglioramento.

In sintesi, ricordatevi che non è solo importante mettere online un sito ma è altrettanto fondamentale assicurarsi che il tutto funzioni nel migliore dei modi!

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