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La prima midlet

Facciamo "girare" un primo esperimento usando i metodi di comunicazione con il JAM
Facciamo "girare" un primo esperimento usando i metodi di comunicazione con il JAM
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In questa lezione iniziamo con l'esaminare la struttura di una midlet. La classe principale dell'applicazione dovrà contenere i seguenti metodi:

  • startApp(): chiamato dal JAM per avviare l'applicazione;
  • destroyApp(): chiamato dal JAM all'uscita dall'applicazione;
  • pauseApp(): chiamato dal JAM quando l'applicazione deve andare in pausa (ad esempio quando si riceve una telefonata e il software è in esecuzione).

A sua volta la midlet può comunicare con il JAM invocando i seguenti metodi:

  • notifyDestroyed(): viene richiesto al JAM lo shutdown;
  • notifyPaused(): viene richiesta al JAM la pausa;
  • resumeRequest(): viene richiesto al JAM di riportare attiva la midlet che è in pausa.

Nel nostro primo esempio implementeremo solo il metodo startApp, che ci permetterà di stampare, nella console del WTK, i dati letti dal file jad (ovvero "nome della midlet" e "vendor").

Listato 1. Codice della midlet

import javax.microedition.midlet.*;

public class MyMidlet extends MIDlet
{
public MyMidlet()
{
System.out.println("Constructor");
}

protected void startApp() throws MIDletStateChangeException
{
System.out.println("NAME: "+getAppProperty("MIDlet-Name"));
System.out.println("VENDOR: "+getAppProperty("MIDlet-Vendor"));
}

protected void pauseApp() { }

protected void destroyApp(boolean arg0) throws MIDletStateChangeException { }
}

Compiliamo premendo il tasto "Build", del WTK, e lanciamo l'applicazione premendo "Run" (è possibile selezionare l'emulatore preferito dal menù a tendina che si trova sotto i pulsanti); quando appare l'emulatore premiamo il tasto menù in corrispondenza di "Launch" (in basso a destra).

Il risultato che otteniamo è presentato sotto: nella console del WTK sono visualizzati i dati letti direttamente dal jad (si può confrontare questi valori con quelli realmente presenti nel file, premendo il tasto "Settings" e andando nel tab "Required").

Figura 3. Risultato dell'esecuzione
risultato dell'esecizione

Nel jad sono presenti anche parametri opzionali (visibili dal tab "Optional") e si possono inserire altri dati a nostro piacimento (dal tab "User Defined"), definendone il nome ed il valore. Questa possibilità è utile, ad esempio, nel caso si vogliano immettere dati di configurazione direttamente in questo file.

Per completare la creazione della midlet andiamo su Project>Package>Create Package (o "Create Obfuscated Package" se abbiamo installato un offuscatore): nella directory bin di MyMidlet troviamo, ora, oltre a MyMidlet.jad, anche MyMidlet.jar.

Negli esempi successivi, in cui vedremo applicazioni grafiche, si potranno usare questi due file trasferendoli per eseguire l'applicazione J2ME direttamente nei nostri cellulari.

Tools dai produttori

A volte, le midlet, devono essere compatibili con modelli di terminale che appartengono ad un determinato fornitore; per questo è utile integrare il WTK con i tools forniti direttamente dai siti dei produttori stessi:

In questo modo si potrà testare su emulatori, dei reali cellulari, le applicazioni realizzate.

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