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Le operazioni facili e quelle difficili in Internet

Alcuni "luoghi comuni" ai quali bisogna fare attenzione quando si vuole iniziare un'attività on-line
Alcuni "luoghi comuni" ai quali bisogna fare attenzione quando si vuole iniziare un'attività on-line
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a. È facile darsi degli obiettivi, è difficile capire quali sono gli strumenti per centrarli.

Avere degli obiettivi quando si tratta di business non è nulla di straordinario. È anche facile immaginare che di fronte all'investimento per un sito Web, l'azienda voglia raggiungere degli obiettivi quali: avere più clienti, migliorare i processi di comunicazione, vendere on line, ecc.. tutto questo è possibile, e molto altro ancora. Tuttavia gli strumenti e le tecniche che occorrono per centrare tali obiettivi sono spesso sconosciute o non sono prese in considerazione. È fondamentale utilizzare la Rete con gli strumenti giusti e con le migliori strategie di marketing altrimenti obiettivi facili diventeranno difficili.

b. È facile creare un sito Web, è difficile tenerlo aggiornato.

Mettere in piedi un sito non è nulla di straordinario. Esistono centinaia di Webcompany che sono in grado di costruire siti innovativi e funzionali. Tuttavia non è scontato, invece, il collegamento tra il sito Web aziendale, e l'azienda stessa. Spesso sono entità separate. Dovrebbe essere chiaro che un sito Web non è business in sé. Abbandonato a sé stesso non produrrà nulla e costituirà semplicemente un costo.

c. È facile raggiungere milioni di persone, è difficile sapere cosa farci.

In Internet navigano milioni di persone che si districano indifferentemente tra siti U.S.A. e siti del resto del mondo. Alcuni slogan americani recitano "Just one click away", semplicemente ad un click da te, e rappresenta la facilità di spostamento da un sito ad un altro. Potenzialmente questi milioni di navigatori potrebbero passare attraverso il vostro sito. Ma riuscirete a gestire milioni di contatti? E poi, a cosa vi servono? In questi milioni di contatti ci sono persone che non sono e non saranno mai interessate ai vostri prodotti, e di conseguenza non c'è nessuna ragione per cui voi siate interessati a loro. Si pone un nuovo problema: il target.

d. È facile dare informazioni e predisporsi alla vendita on line, è difficile comprendere il vero valore aggiunto di Internet.

Fornire informazioni on line non è particolarmente difficile: è sufficiente pubblicarle in formato html, ormai semplice da maneggiare per tutti. Allo stesso modo, predisporre il sito per il commercio elettronico è alla portata di tutti grazie a software innovativi e già configurati. Tuttavia il problema vero sorge nel capire che il valore aggiunto che Internet può dare all'azienda è un fatto inerente all'azienda stessa. Non esistono schemi precostituiti, ma solo analisi da fare per comprendere l'utilità che se ne può avere. In altre parole, avere un sito predisposto per l'e-comm, non garantisce che si verificheranno delle transazioni on line. Allo stesso modo, le informazioni pubblicate non saranno necessariamente d'interesse. Il vero valore di Internet sta nella possibilità di creare relazioni con prospect e clienti mai pensate prima d'ora. L'azienda può essere presentata con completezza e professionalità, facendo in modo che il visitatore del sito capisca immediatamente le peculiarità dell'attività da voi svolta e sia invitato a tornare o a instaurare un rapporto via email.

e. È facile fare pubblicità on line, è difficile centrare il target.

Gli strumenti di promozione on line sono ormai conosciuti anche se nuove tecniche stanno emergendo giorno dopo giorno (qualcosa di nuovo ed innovativo sta per presentarsi sul mercato appena la maggior parte dei collegamenti sarà ad alta velocità. Si tratta degli interstitial spot, ovvero messaggi pubblicitari che vengono visualizzati tra il caricamento di una pagina e l'altra. Altre informazioni si trovano su www.adage.com). Si tratta di banner, sponsorizzazione di mailing list o newsletter, registrazione sui motori di ricerca, programmi di affiliazione, ecc.. tutti questi strumenti sono spazi in cui inserire il proprio messaggio promozionale, spesso a pagamento. Naturalmente tutti gli strumenti di promozione e marketing off line possono essere usati. Grazie a budget non elevatissimi, molte persone verranno a conoscenza del vostro sito. Ma la domanda è: saranno interessati a visitarlo? O se lo visitassero, quanto tempo rimarranno? Sorge un problema di target, ovvero di "recapitare" il messaggio promozionale esattamente (o quasi) agli utenti interessati alla nostra attività.

In sintesi, ci saranno anche milioni di navigatori, ma è inutile che arrivino sul vostro sito se non ne traggono una vera utilità. Internet permette di avvicinarsi con molta più precisione degli altri media, al vostro prospect, cioè a chi è interessato, o potrebbe esserlo, alla vostra attività o prodotto. Un punto importante in fase di pianificazione è, perciò, l'individuazione precisa del target. Quando sarà il momento di pianificare la campagna di promozione, allora dovrete andare a cercare tutti quei luoghi "virtuali" in cui si annida il vostro target.

f. È facile rispondere alla posta elettronica, è difficile far diventare la posta uno strumento di marketing.

La posta elettronica è nata come primario strumento di comunicazione interattivo. Lo scambio di messaggi è una pratica antica come l'uomo, poi trasformata in strumento di direct marketing. Quanti volantini e brochure vi arrivano in ufficio? Centinaia all'anno, immagino. Quante vengono cestinate? Centinaia all'anno, suppongo. Il costo di operazione di questo tipo è a volte molto elevato ed il ritorno economico mai scontato. In alternativa, la posta elettronica permette di ridurre drasticamente i costi, e se usata con scrupolo e in coordinazione con l'attività del vostro sito Web, può diventare uno strumento di marketing. Uno modo, cioè, di tenere vivo l'interesse dei vostri prospect o dei vostri clienti con una attività molto meno invadente, e quindi ben accetta, di comunicazione diretta. La posta elettronica infatti permette al ricevente di rispondere immediatamente e senza fatica, instaurando così un rapporto diretto. Attenzione, è fortemente sconsigliato inviare email senza il consenso del ricevente, in questi casi si chiama "spamming" (è l'attività di invio email senza consenso; è giudicata molto male da parte degli utenti e in alcuni casi può costituire reato. Per approfondimenti vedi www.interlex.it)

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