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Introduzione ai motori di ricerca per iniziare a capire i principi per un buon posizionamento.
I motori di ricerca sono diventati ormai la principale forma di promozione di un sito o di un servizio presente sul Web. Ciò è facilmente spiegabile con la grande utilità che questi strumenti hanno nella navigazione degli utenti. Sono pochi i navigatori che non utilizzano almeno una volta nella giornata un motore di ricerca per cercare le informazioni di cui abbiamo bisogno e in molte nazioni, come anche in Italia, tra i primissimi siti visitati compaiono i motori di ricerca.
La grande diffusione di questi strumenti giustifica dunque la grande attenzione che hanno per chi vuole promuovere un sito sul Web. Per fare un esempio, ci sono alcune sezioni su HTML.it che ricevono quotidianamente dai motori di ricerca circa il 20 per cento delle visite: su 100 navigatori che leggono i contenuti e navigano sul sito, 20 provengono dai motori di ricerca. In alcuni siti e in alcuni casi questa percentuale può anche aumentare.
Ma i motori di ricerca non sono importanti solo perchè portano visitatori. I visitatori che provengono da una ricerca hanno qualcosa di più: sono fortemente motivati a leggere i contenuti proposti. Un visitatore che effettua una ricerca vuole e desidera autonomamente ricevere quell’informazione mentre nelle promozioni effettuate con banner o con altri strumenti simili alla pubblicità tradizionale, i visitatori sono assoggettati alla pubblicità, e il più delle volte risulta di difficile penetrazione.
Altro motivo per cui l’indicizzazione sui motori è un’attività da intraprendere assolutamente all’atto del lancio di un sito è che promuoversi sui motori non costa nulla. Sebbene ci siano motori di ricerca che richiedono una parcella per indicizzare, registrare un sito sul principale attore del mercato italiano – Google – non costa nulla e, sebbene esistano agenzie specializzate nel posizionamento, la campagna di promozione può essere avviata facilmente da chiunque abbia un po’ di pratica con il linguaggio HTML e con gli strumenti della rete.
In questo piccolo tutorial cercheremo di rispondere alle domande più comuni che si pone il navigatore alla ricerca di una buona ottimizzazione.
La funzione di un motore di ricerca è basata essenzialmente su tre distinte azioni: ricerca, indicizzazione, risultati.
Posizionare un sito significa, al grado base, cercare di rendere le pagine di un sito Web il più possibile pertinenti con le parole che l’utente inserirà nel campo di ricerca. Il posizionamento vero e proprio consiste nella selezione di alcune parole chiave che si ritengono strategiche per i propri contenuti o per i servizi offerti e nell’inserimento di queste parole chiave nelle pagine del proprio sito.
Ad un grado più alto, posizionare un sito significa mettere in moto un processo più complesso che possiamo riassumere così: analisi del mercato e dei propri concorrenti -> analisi delle parole chiave -> inserimento delle parole chiave e ottimizzazione del sito -> segnalazione del sito -> analisi delle posizioni e dei risultati -> riottimizzazione.
Negli articoli della nostra sezione tenteremo di fornirvi le migliori soluzioni per gestire questo processo.
In ultimo forniamo un elenco dei motori di ricerca più utilizzati sul Web Italiano. La dividiamo in due, per prima la classifica elaborata da un partecipante alla Mailing List Mlist, datata Maggio 2004; per seconda una classifica ricavata dai risultati del posizionamento di HTML.it.
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Per far comparire un sito nei risultati dei motori di ricerca che non prevedono l’indicizzazione a pagamento, generalmente basta avere almeno un link attivo che conduca da un sito già presente nell’indice di un motore, verso il sito da far indicizzare.
I motori di ricerca infatti sono concepiti per cercare da soli le risorse da includere nell’indice, passando da sito a sito, da link a link. Se il vostro sito non ha nessun link diretto verso se stesso, è probabile che non comparirà mai nell’indice di un motore.
Per facilitare il compito dei motori di ricerca è anche possibile suggerire al motore la visita del proprio sito. Ogni motore gratuito propone di solito una pagina attraverso la quale richiedere la visita. Naturalmente non si hanno certezze che il motore effettivamente, dopo aver visitato la pagina, la includa nel suo indice, ma è un’azione che non costa nulla e che è bene eseguire quando si decide di iniziare a pensare alla visibilità del proprio sito.
Per cercare queste pagine è bene navigare un po’ nel sito del motore di ricerca, soprattutto nelle pagine di supporto o di aiuto. Qui sotto forniamo alcuni link alle pagine di inserimento dei principali motori di ricerca che accettano ancora indicizzazioni gratuite.
Si ricorda che molti siti utilizzano i risultati della ricerca provenienti da altri motori. Virgilio, ad esempio, utilizza i risultati provenienti da Google: se si è indicizzati in Google lo si è anche in Virgilio.
I motori di ricerca a pagamento sono una nuova realtà che ha preso piede da alcuni anni. I siti a pagamento offrono l’indicizzazione dei siti Web dietro pagamento di una “quota di iscrizione” che può variare da sito a sito, sia come valore in denaro sia come modalità. Spesso i motori di ricerca miscelano le due tipologie di inclusione: a pagamento e gratuito, visualizzando in posizione più prominente i link a pagamento.
Tra i siti che possono dirsi al 90 per cento a pagamento troviamo l’italiano Godado, l’americano Overture e l’inglese Espotting. In questi siti i risultati gratuiti entrano solo come “backfills”, ossia per riempire le chiavi che non hanno risultati sponsorizzati.
Il funzionamento dei tre siti citati, che può essere esteso anche ad altri motori a pagamento, è simile: ogni parola chiave digitata dall’utente ha un prezzo e ogni investitore che vuole ottenere la prima posizione di ricerca per quella parola chiave deve offrire un prezzo superiore a quello che ha offerto il primo della lista. Si genera così una sorta di asta virtuale che fa salire, o scendere, il prezzo della singola parola.
Ogni motore a pagamento ha dei servizi supplementari di supporto (scelta delle parole, consulenza sul posizionamento ecc.), dei piani di promozione differenti (Premium e Base) e un minimo di spesa di ingresso. L’italiano Godado offre anche una sponsorizzazione con banner sui risultati di ricerca.
Ogni motore di ricerca visualizza i siti che provengono dai risultati delle ricerche degli utenti in base ad alcuni parametri mantenuti segreti per evitare abusi tra i webmaster. Ogni motore cerca di calcolare la pertinenza dei risultati forniti con le parole cercate dagli utenti. Se l’utente cerca “corsi per webmaster” il motore fornirà le pagine che più si avvicinano come contenuto alle parole “corsi per webmaster”: queste sono le vostre parole-chiave.
Risulta evidente come la prima preoccupazione di un webmaster che volesse promuovere il proprio sito Web su un motore di ricerca, dev’essere quella di selezionare alcune parole chiave per le quali ha intenzione di risultare primo. Le parole chiave si selezionano in base all’argomento del proprio sito e in base alle parole chiave scelte dai siti concorrenti: scegliete tre, quattro parole o, meglio, coppie di parole chiave e concentrate l’attenzione su quelle.
Il primo atto che solitamente si compie prima di iniziare la promozione di un sito su un motore di ricerca, è la scrittura dei meta-tag, ossia delle informazioni conservate nella pagina che i motori leggono per prime. Prima di procedere alla descrizione di queste istruzioni, ricordiamo che i motori moderni non danno molta importanza ai meta-tag. Google, ad esempio, quasi non li legge. Tuttavia è sempre consigliabile inserirli, senza conferire loro però un valore che oramai non hanno più.
Qui di seguito forniamo un elenco dei meta-tag che consigliamo di utilizzare. Aggiungerne altri, come ad esempio il meta-tag robots, è superfluo in quanto i motori di ricerca non sono sensibili a questo elemento. Va ricordato, in ultimo, che i meta-tag devono essere relativi alla pagina, e non al sito. Ogni pagina dovrebbe, nei limiti del possibile, avere dei propri meta-tag diversi da quelli delle altre pagine.
I quattro campi che si consiglia di inserire sono:
<meta name=author content=”autore”> <meta name=copyright content=”nome società”> <meta name=description content=”descrizione della pagina”> <meta http-equiv=keywords content=”keywords”>
I primi due non hanno bisogno di indicazioni: indicano l’autore e la società o la persona che detiene i diritti d’autore della pagina. Non sono utili per i motori, ma definiscono in modo chiaro chi ha scritto quella pagina.
Gli ultimi due campi sono quelli che maggiormente ci interessano. Nel primo è necessario inserire una descrizione del contenuto della pagina, nel secondo le keywords che abbiamo scelto nella definizione del sito. Nella descrizione del contenuto è bene inserire anche alcune parole chiave, senza replicare troppo quelle già presenti nel meta-tag keywords.
Nel metatag keywords è utilizzate al massimo 60/100 parole, in quello description al massimo 500. Scriverne di più significa solo spreco di tempo per la scrittura e spreco di banda per l’utente che dovrà visualizzare la pagina: i motori, comunque, non leggono le parole in eccesso.
Dopo aver scelto le parole chiave si potrà passare all’ottimizzazione delle pagine. Elenchiamo qui sotto i punti della pagina verso cui i motori di ricerca sono più sensibili:
Naturalmente non bisogna esagerare. Il rapporto fra parole keyword e parole dell’intera pagina non dovrebbe superare il 10 per cento: ogni cento parole dovrebbero contenere fino a 10 keyword.
Per ottenere una buona ottimizzazione sui motori di ricerca si deve elaborare un mix di azioni volte ad aumentare il valore della pagina agli occhi del motore. Non basta solamente riempire la pagina di parole chiave oppure senalare continuamente il sito al motore.
Nella tabella che presentiamo qui sotto vorremo, per ogni motore selezionato, offire un colpo d’occhio sugli elementi che maggiormente contribuiscono all’ottimizzazione di una pagina, segnalando anche i siti che maggiormente sono sensibili verso una o un’altro aspetto di ottimizzazione.
I motori di ricerca tuttavia mutano spesso algoritmo e strumenti di indicizzazione, dunque tutto ciò va sempre verificato nuovamente sulle pagine ottimizzate.
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