Essere posizionati velocemente
Come essere visibili in poco tempo sui principali motori
- di Francesco De Francesco
- 10 Maggio 2004
In molti dei precedenti articoli s’è scritto del posizionamento, dei metodi, dei rischi. Qui trattiamo, invece, dei tempi per l’inserimento. Essere al primo posto, infatti, è importante, ma è opportuno non trascurare i tempi necessari per essere visibili.
I tempi del posizionamento
Utilizzando i metodi standard, i tempi per essere visibili sui motori più importanti vanno da un mese a cinque o sei, in funzione del periodo, dei motori e dei link ottenuti su web. Vi sono situazioni, invece, che implicano necessità di tempi d’intervento decisamente più rapidi.
Campagne promozionali, eventi e manifestazioni, lanci di nuovi prodotti, richiedono azioni più veloci anche a costo di maggiori investimenti economici. Cos’è possibile fare, in questi casi?
Sistemi per accelerare l’ingresso nei motori
Sono diversi i sistemi utilizzabili per accelerare l’ingresso nei motori di ricerca:
- acquisto di campagne di pay per click. Consentono di scegliere le chiavi per le quali essere esposti nelle prime posizioni o sulle prime pagine;
- ingresso a pagamento negli indici principali. Le pagine sono inserite negli indici, al posizionatore resta l’incarico di ottimizzarle per farle apparire nelle prime posizioni per le chiavi d’interesse;
- link su pagine con alto PR e frequentemente visitate dagli spider. Agevolano l’inserimento negli indici di Google, al posizionatore resta la responsabilità di ottimizzare le pagine per farle apparire nelle prime posizioni.
La fretta, ovviamente, si paga e parallelamente all’azione rapida, è possibile lavorare ad un progetto a più ampio respiro che sostituisca, appena a regime, gli interventi economicamente più onerosi.
Fissare un budget
Considerando che ci saranno da spendere dei soldi (e non pochi…) il primo step è fissare un budget di spesa. Il passo è fondamentale perché in base a quanto si dispone si potrà decidere su quali motori entrare e con quante pagine e chiavi.
Decidendo sugli aspetti economici, occorre considerare che:
- le campagne di pay per click possono risultare onerose su settori a traffico intenso per l’alto costo delle chiavi;
- il PPI può risultare oneroso nel caso siano da inserire molte pagine;
- vari sistemi di PPI implicano il pagamento di un canone annuale (o semestrale);
- su alcuni sistemi, la spesa per essere al secondo posto è decisamente più bassa di quella necessaria per essere al primo e la differenza di traffico non così sfavorevole.
Scegliere le pagine
Salvo l’inserimento nelle directory, quali Virgilio e Yahoo, che chiedono una cifra per tutto il sito, tutti gli altri sistemi si basano un pagamento per pagina o per chiave. Ne consegue che è importante scegliere le chiavi e/o le pagine che s’intende posizionare.
Un’analisi delle chiavi basata sulle statistiche delle ricerche dei motori, deve indicare le proiezioni di traffico. Sulla base di questo documento, si sceglieranno le frasi per le quali comprare campagne di pay per click.
Per l’inserimento (PPI), si procederà all’ottimizzazione di un gruppo di pagine sulle chiavi scelte. Il numero delle pagine deve essere attentamente valutato per non diluire la possibilità d’ogni chiave di scalare i risultati. Vediamo, a questo punto, quali sono gli strumenti di cui disponiamo.
Velocemente in Google
Per entrare velocemente in Google, occorre avere dei link alle pagine interessate (non alla home del sito) da parte di siti esterni con PR molto alto (possibilmente 6) che risultino frequentemente visitate dagli spider. In generale, molti link in-bound aumentano la velocità d’inserimento. Pochi link a PR 5 o 6, comunque, garantiscono un’accesso velocissimo (anche solo una settimana).
Nel primo periodo, pur essendo presenti nell’indice, le pagine inserite non saranno costantemente visibili e la posizione potrebbe non essere quella che poi sarà definitiva.
Per sopperire a questo primo momento, una campagna di AdWords può supplire per le chiavi più importanti. Gli AdWords, inoltre, saranno esposti anche da Virgilio ed Arianna (al momento della scrittura di questo articolo, per lo meno) ottenendo un triplice vantaggio di visibilità.
A pagamento in Virgilio
L’ingresso in Virgilio avviene per due strade: attraverso Google (sia con le campagne a pagamento, sia per il convenzionale posizionamento) o per inserimento a pagamento (servizio Presenza).
Il criterio di presentazione dei risultati di Virgilio cambia spesso, ma la presenza nella sua directory è sempre stata d’aiuto al posizionamento del sito. Considerato il costo modesto ed il fatto che il costo è fisso per il sito e non per ogni pagina, il servizio vale sicuramente la pena di essere considerato. Unico lato negativo è il fatto che è difficilissimo essere ben posizionati per più di due o tre chiavi.
PPI per Altavista
Lo spider a pagamento di Altavista consente l’inserimento veloce di pagine nell’indice a fronte di un costo relativamente modesto. Lo spider, inoltre, aggiorna gli indici con frequenza settimanale consentendo di procedere ad azioni correttive di ottimizzazione per arrivare in poco tempo alle prime posizioni.
Tra gli svantaggi vi è il fatto che pagando per ogni singola pagina, la cifra potrebbe salire decisamente nel caso siano molte quelle da inserire.
S’è osservato, inoltre, che avendo pagato per avere inserite alcune pagine, le altre del sito non sono state lette dallo spider. Si potrà obiettare che ciò è normale, ma meglio tenerlo da conto. Alla lunga, comunque, tutte le pagine saranno inserite. Il pagamento, così, sarà più che altro servito per entrare velocemente con le prime chiavi.
Quarantotto ore per Arianna
La cifra richiesta da Arianna è bassa ed in molti settori il traffico è sostenuto. Essere presenti in Arianna è un “must” per il mercato italiano e le cifra richiesta è senza dubbio ben spesa. Lo spider di Arianna ogni 48 ore rilegge le pagine consentendo una sintonia fine dell’ottimizzazione. In poche settimane si è ai primi posti (ovviamente se si sa cosa fare…). Alla lunga, comunque, anche le pagine per le quali non s’è pagato saranno inserite. Arianna, inoltre, espone i risultati delle campagne su Google.
Con qualche rischio, anche in Yahoo
Ben presente nelle statistiche d’uso dei motori italiani, Yahoo è tra i sistemi di ricerca da prendere in considerazione per la visibilità del sito. Il pagamento è per la home del sito. L’inserimento presenta un rischio: Yahoo a fronte del pagamento non garantisce l’inserimento ma l’esame del sito, anche se non risulta che qualcuno sia mai stato esaminato senza essere inserito. Le regole, comunque, sono chiare.
Come per Virgilio (ed in generale tutte le directory) lo svantaggio principale è dato dal fatto che il sito può essere reso visibile (e non è facile) per poche chiavi, essendo tutto concentrato nel titolo e nella descrizione della home.
…ed anche in MSN
Naturalmente non possiamo scordare uno dei motori più usati nel mondo, ben messo anche in Italia. A pagamento si entra facilmente (in una settimana), il valore per pagina non è alto, l’ottimizzazione per andare in prima pagina è “al massacro”. Trucchi e trucchetti d’ogni genere si vedono nei suoi risultati. Probabilmente il suo più grosso lato negativo è proprio questo. Il traffico proveniente da Msn, per vari settori, non è trascurabile, comunque.
Conclusione
Per concludere, con un po’ di soldi nei motori si entra velocemente. Un uso accorto del portafoglio disponibile può consentire di essere visibili intanto che un progetto di posizionamento dagli effetti più duraturi, ma dai tempi più lenti, vada in porto.
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