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Generics

Swift, così come altri linguaggi di programmazione, supporta la programmazione generica, consentendo di definire metodi con tipi generici. Ecco come fare.
Swift, così come altri linguaggi di programmazione, supporta la programmazione generica, consentendo di definire metodi con tipi generici. Ecco come fare.
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I generics, o la programmazione generica, sono una caratteristica molto potente di Swift, disponibile anche in altri linguaggi di programmazione moderni come C# o Java.

Come si è detto più volte, Swift è un linguaggio type-safe: il compilatore deve essere in grado di determinare esattamente il tipo di dato che viene utilizzato in ogni espressione. Questo però potrebbe portare ad una duplicazione di codice nel caso in cui si debbano sviluppare funzioni o classi che svolgono lo stesso compito ma che accettano in input (o restituiscano in output) tipi di dato diverso.

Supponendo ad esempio di definire una funzione che ci permetta di stampare l'elenco degli elementi contenuti in un array. Se gli elementi da stampare sono di tipo intero, la nostra funzione sarà:

func stampaElementiInteri(lista: [Int]) {
    for i in lista {
        print(i)
    }
}
var a = [1,2,3,4]
stampaElementiInteri(lista: a)

Se dovessimo gestire anche numeri decimali o stringhe, avremmo bisogno di altre due funzioni simili:

func stampaElementiDouble(lista: [Double]) {
    for i in lista {
        print(i)
    }
}
func stampaElementiStringa(lista: [String]) {
    for i in lista {
        print(i)
    }
}
var b = [3.0, 4.0, 6.0]
stampaElementiDouble(lista: b)
var c = ["ciao", "pippo", "altro"]
stampaElementiStringa(lista: c)

Ci si rende imediatamente conto che nonostante si siano definite 3 funzioni distinte, il corpo di queste è identico, e che l'unica differenza è la cosiddetta signature, ossia la definizione dei parametri di input (ed eventualmente di output).

Grazie al meccanismo dei generics, Swift ci permette di risolvere questo problema in maniera elegante, garantendo contemporaneamente il type-safety.

Definiamo un metodo generico, che chiamiamo stampaElementi:

func stampaElementi<T>(lista: [T]) {
    for i in lista {
        print(i)
    }
}

Anzichè specificare esplicitamente il tipo di dati per il parametro lista, abbiamo utilizzato un tipo segnaposto, indicandolo con la lettera maiuscola T. Inoltre, subito dopo il nome della funzione è stato aggiunto lo stesso segnaposto tra parentesi angolari.
Ciò informa Swift che questa funzione userà un tipo generico T.

Sarà così possibile invocare la funzione stampaElementi sui tre array sopra definiti di tipo rispettivamente Int, Float e String:

stampaElementi(lista: a)
stampaElementi(lista: b)
stampaElementi(lista: c)

Swift sostituisce di volta in volta il tipo generico T con quello utilizzato di fatto come argomento.

L'uso della lettera T è solo una convenzione. Può essere indicata qualsiasi lettera o stringa. È possibile anche indicare più di un tipo segnaposto, nel caso in cui si abbia la necessità di parametri di input o output di più tipi. Ad esempio:

func unaFunzioneGenerica<T, U, Y> (primoParam: T, secondoParam: U) -> Y {
 ...
}

Inoltre si possono aggiungere dei vincoli ai tipi segnaposto. In particolare possiamo richiedere che un tipo debba essere una sottoclasse di un tipo specifico o che debba adottare uno specifico protocollo:

// T deve essere una sottoclasse di Veicolo
func altraFunzGenerica<T: Veicolo> (m: T) { ... }
// T deve essere conforme al protocollo Equatable
func confronta<T: Equatable> (a: T, b: t) -> Bool { ... }

Tipi generici

Oltre alle funzioni generiche, in Swift possiamo creare dei nuovi tipi di dato (ad esempio classi, ma anche struct ed enum, che tratteremo nella prossima lezione) che fanno uso di tipi generici.

Abbiamo già utilizzato molte volte senza saperlo almeno due tipi di dato generici: Array e Dictionary.

Ogni elemento di un array, come si sa, deve essere dello stesso tipo. Nelle lezioni precedenti abbiamo lavorato con array di interi, di stringhe, di numeri decimali e di altri oggetti da noi creati. Dietro le quinte, gli ingegneri di Apple che hanno definito il tipo Array non hanno di certo implementato tutte le possibile varianti dei metodi che agiscono sui tipi sopra mensionati, ma hanno utilizzato il meccanismo dei generics per creare un'unica implementazione.

Vediamo dunque come creare un nuovo tipo generico.

Immaginiamo di creare un nuovo tipo di dati capace di gestire una lista di elementi, con dei metodi che ci permettano di aggiungerne di nuovi e di estrarre un elemento casuale.

Per semplicità, iniziamo definendo prima una classe capace di lavorare soltanto con elementi di tipo intero, verificarne poi il funzionamento e infine trasformarla in un tipo generico.

Una possibile implementazione di questa classe potrebbe essere la seguente:

class ContainerOfInts {
    var storage: [Int]  = []
    init(elementi: [Int]) {
        self.storage = elementi
    }
    func add(el: Int) {
        storage.append(el)
    }
    func getRandomElement() -> Int {
        let index = Int(arc4random_uniform(UInt32(storage.count)))
        return storage[index]
    }
}

La classe ContainerOfInts usa internamente un array di interi per memorizzare i suoi elementi. Due metodi sono stati definiti che ci consentono rispettivamente di aggiungere un elemento in coda all'array e di restituire un elemento casuale dall'array.

Un'istanza di ContainerOfInts verrà inizializzata tramite il suo metodo init:

var cc = ContainerOfInts(elementi:[1,2,3])

Possiamo quindi aggiungere nuovi numeri interi e sorteggiarne qualcuno in modo casuale:

cc.add(el: 5)
cc.add(el: 66)
cc.add(el: 32)
cc.getRandomElement()
cc.getRandomElement()
cc.getRandomElement()

Adesso che abbiamo verificato che la nostra struttura dati funziona come desiderato, creiamo una nuova classe Container generica che sia capace di gestire qualsiasi tipo di dato:

class Container<T> {
    var storage: [T]  = []
    init(elementi: [T]) {
        self.storage = elementi
    }
    func add(el: T) {
        storage.append(el)
    }
    func getRandomElement() -> T {
        let index = Int(arc4random_uniform(UInt32(storage.count)))
        return storage[index]
    }
}

Poche sono state le modifiche necessarie. Come per le funzioni generiche, bisogna indicare l'intenzione di rendere la classe generica, utilizzando uno o più tipi segnaposto affianco al suo nome. All'interno del corpo della classe, andiamo a sostituire il tipo Int con il tipo segnaposto T.

Adesso possiamo creare contenitori di interi, double, stringhe o qualsiasi altri tipo di dato senza dover riscrivere per ognuno di questi una classe ad hoc:

// Contenitore di stringhe
var dd = Container<String>(elementi: ["ciao"])
dd.add(el: "rino")
dd.add(el: "filippo")
dd.add(el: "gino")
dd.getRandomElement()
// Contenitore di numeri decimali
var ee = Container<Double>(elementi: [3.5, 3.4, 5.3])
dd.getRandomElement()
// Contenitore di interi
var ii = Container(elementi: [1,2,3,4])
ii.getRandomElement()

Si noti che, nel caso dei tipi generici si ha la possibilità di indicare il tipo segnaposto effettivo al momento della creazione di un'istanza. Questo perchè ci potrebbero essere dei casi in cui non è possibile determinare tramite inferenza il tipo di dato effettivo, ad esempio se non avessimo fornito un inizializzatore.

Il playground con tutti gli esempi di questo articolo è disponibile su GitHub.

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