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Semplicità per il desktop: prova di Mandrake 9.0

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Qualche settimana fa vi abbiamo annunciato l'uscita di Mandrake 9.0. Vi abbiamo parlato delle novità presenti in questa distribuzione e della tendenza generale che vuole ormai Linux anche sui desktop di casa.

Come ormai affermato anche da alcune persone dalle alte sfere di Microsoft, Linux può essere una minaccia al dominio di Windows anche per il mercato desktop. È innegabile come in quattro anni la situazione di Linux per l'utenza casalinga si sia ribaltata: da un'installazione difficile, tool di configurazione ostici, hardware mal supportato, mancanza di applicazioni chiave all'altezza (tra le quali web browser e suite per l'ufficio) si è passati a un'interfaccia di installazione che per molte distribuzioni è anche più semplice da usare di quella di Windows, interfacce utente e tool di configurazione user friendly, supporto praticamente completo per tutte le periferiche standard (a eccezione di alcuni dispositivi USB e modem interni) e finalmente la presenza di programmi che sono in grado di soddisfare tutte le esigenze di un normale utente.

Certo molte cose sono da migliorare ma i progressi accumulati in questo tempo fanno ben sperare per il futuro. Personalmente credo che portare Linux sui desktop non deve avere come prezzo da pagare lo snaturare Linux stesso: nato e sviluppatosi come sistema operativo libero è sempre stato orientato, come tutti i maggiori UNIX, ai server. Probabilmente un utente esperto è in grado di usare Linux anche sul computer di casa, questo non vuol dire però che chiunque possa essere in grado al momento di utilizzarlo. Ci sono ancora troppe differenze, un ambiente diverso, tutto il sistema degli utenti (presente anche su Windows, ma praticamente ignorato sui desktop) che possono essere da ostacolo a chi si trova per la prima volta a contatto con questo sistema operativo.

Mandrake è stata la prima a credere veramente a Linux sul Desktop. Tutti i suoi sforzi sono sempre stati orientati a semplificare la vita agli utenti: tool intuitivi, interfacce funzionali, ambienti grafici personalizzati per migliorarne l'estetica. Mandrake in questi anni è diventata la distribuzione leader per l'utenza desktop il cui esempio è stato seguito da praticamente tutte le altre Red Hat e SuSE in primis.

In questo articolo vi presenteremo uno dei pacchetti commerciali di Mandrake: la Mandrake Linux ProSuite Edition 9.0. Aprendo la scatola al suo interno abbiamo trovato:

  • 8 CD
  • 1 DVD
  • 3 Manuali

Un fogliettino con su scritto il codice di registrazione per poter beneficiare del supporto di 90 giorni via web o di 5 buoni per supporto telefonico da utilizzare entro 60 giorni, inclusi anch'essi nel pacchetto. Vediamo ora i manuali, il supporto hardware e software e che valore aggiunto ha il pacchetto commerciale.

Manuali

I tre manuali affrontano in maniera specifica gli argomenti che possono riguardare da vicino un'utente desktop: il primo chiamato Installation and User Guide, da 188 pagine e completamente in inglese affronta tutte le tematiche di configurazione e amministrazione di sistema passando attraverso DrakeConf oppure l'utilizzo delle interfacce grafiche; il secondo, più un opuscolo che un vero manuale, dal nome di Quick Startup Guide è un libricino (sempre in inglese) di appena 20 pagine che ha lo scopo di guidare l'utente durante l'installazione. L'ultimo manuale, la Commercial Software Guide è una guida anch'essa in inglese, che illustra tutto il software commerciale presente in questo pacchetto, punto sul quale torneremo in seguito.

Hardware e Software

Le novità presenti nella versione 9.0, battezzata Dolphin, sono notevoli: riguardo il supporto hardware, cosa che ha sempre distinto Mandrake (e SuSE) dalle altre è da segnalare la presenza di un supporto avanzato alle periferiche hotpluggable, quelle che è possibile cioè inserire "a caldo". Inserendo ad esempio una periferica USB (Mandrake 9.0 supporta anche USB 2.0) sarà configurata in automatico e sarà possibile da subito utilizzarla (in molti casi Mandrake provvederà anche a rendere disponibile queste nuove risorse sul desktop). Tuttavia le novità maggiori si hanno nella scelta del software incluso: oltre alle ultimissime versioni di KDE e GNOME ha fatto il suo ingresso OpenOffice 1.0 la suite per l'ufficio opensource completa, che va così a mettere uno dei tasselli mancanti per Linux, quello cioè di un programma di Office Automation in grado di competere seriamente con analoghi prodotti commerciali. È presente anche KOffice 1.2, che rappresenta una possibile alternativa a OpenOffice. Un'altra delle maggiori novità presenti in Mandrake 9.0 è l'introduzione del supporto a WebDAV, una sorta di filesystem di rete orientato al web, che ha lo scopo di fornire uno strumento per il web authoring distribuito, che consente di poter accedere a un filesystem condiviso su internet per la creazione e modifica di pagine web. Sono stati inoltre aggiornati molti driver per CUPS il sistema di stampa utilizzato di default. Il kernel presente è il 2.4.19, l'ultimo disponibile all'uscita della distribuzione.

Il pacchetto commerciale

Riguardo il pacchetto commerciale, molto ben fatto, devo dire che mi ha stupito veramente per il valore aggiunto incluso: sono presenti infatti moltissimi pacchetti commerciali (come ad esempio Win4Lin o VMware o il browser Opera o StarOffice 6.0 o HancomOffice) talvolta nella versione completa altre volte (nella maggior parte dei casi a dire il vero) come demo. Si tratta comunque di software di grandissimo valore, che permette all'utente finale di toccare con mano le possibilità offerte da Linux. In particolare sono presenti delle versioni demo (limitate nel tempo d'uso) di Win4Lin e VMware due emulatori in grado di poter far girare Windows (il secondo emula un PC completo in grado di poter "ospitare" un qualsiasi altro sistema operativo per x86). È presente anche StarOffice 6.0 la versione commerciale di OpenOffice.

Con questo pacchetto Mandrake fa un ulteriore passo in avanti sulla strada per portare Linux sui desktop, riuscendo allo stesso tempo a fornire un prodotto molto valido per l'utenza professionale.

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