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Ntfsmount: NTFS in Linux

Quali sono le soluzioni adatte per far leggere i dati di una partizione NTFS condivisa anche ad un sistema Linux. Dal progetto Captive sino agli utili strumenti di ntfsmount.
Quali sono le soluzioni adatte per far leggere i dati di una partizione NTFS condivisa anche ad un sistema Linux. Dal progetto Captive sino agli utili strumenti di ntfsmount.
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Uno dei problemi di chi condivide sullo stesso computer sia Windows che GNU/Linux è quello di dover per comodità far gestire al sistema operativo libero una partizione di tipo NTFS. Fino alla versione 2.4 infatti il supporto per la gestione di questo filesystem era limitato a una modalità in sola lettura: per quanto comunque possibile la scrittura, questa era estremamente pericolosa e c'era il forte rischio di danneggiare in modo permanente la partizione.

Nel kernel 2.6 il supporto a NTFS ha subito modifiche radicali e introdotta la possibilità di scrivere in modo "sicuro" dati su disco. Questa opportunità però pone dei vincoli molto forti in quanto questo nuovo driver può solo sovrascrivere un file esistente senza cambiarne la dimensione, rendendolo di fatto inutilizzabile. Qualcuno poi ha pensato di sfuttare le potenzialità offerte da WINE (WINE Is Not an Emulator) per far interpretare a Linux direttamente il supporto fornito da Windows tramite le sue librerie. Il suo nome è Captive: in pratica l'obiettivo era quello di lasciar svolgere l'operazione di lettura e scrittura utilizzando lo stesso codice usato da Windows, tramite il progetto WINE.

Tutto questo è possibile ricorrendo direttamente al comando mount, e interfacciandolo al kernel (mount infatti ha bisogno di un supporto diretto del kernel) tramite LUFS. Mount infatti ha bisogno che il supporto sia realmente presente nel kernel: il progetto LUFS (ora rimpiazzato da FUSE) ha infatti lo scopo di consentire lo sviluppo di driver per mount che si interfaccino a programmi che girano nello "spazio utente" (user space) al posto che in quello kernel (kernel space). In questo modo mount può ricorrere a Captive che a sua volta avrà bisogno di WINE per funzionare.

Purtroppo però LUFS non è più aggiornato dal suo autore e anche Captive: questo però non è un grave problema. Nel frattempo è stato sviluppato un pacchetto di programmi chiamati ntfsprogs che hanno lo scopo di dare una serie di strumenti per l'accesso a filesystem di tipo NTFS. Al suo interno c'è anche ntfsmount, che in modo analogo a quanto fa Captive, consente a mount di supportare NTFS tramite FUSE, un nuovo progetto per l'utilizzo di filesystem in userspace. L'utilizzo di ntfsmount è molto semplice, basterà lanciarlo usando la sintassi:

ntfsmount device mountpoint -o opzioni

dove con device intendiamo la partizione NTFS (ad esempio /dev/hda1), mountpoint indica il punto di mount (ad esempio /media/windows) e con opzioni abbiamo la possibilità di abilitare delle particolari impostazioni. Ad esempio è possibile montarla in sola lettura (ro) oppure assegnando un uid, un gid o una particolare umask, esattamente come si fa con mount. Se ad esempio volessimo montare in sola lettura /dev/hda5 in /media/windows potremmo usare il comando:

ntfsmount /dev/hda5 /media/windows ?o ro

Per "smontare" la partizione è possibile usare usermount -u mountpoint dove mountpoint ha lo stesso significato di prima, cioè il punto di mount utilizzato da ntfsmount.

Per ogni dettaglio su tutte le possibili opzioni troverete esauriente documentazione nella pagina del manuale. Ntfsprogs assieme a tutte le librerie necessarie è scaricabile all'indirizzo dall'homepage del progetto.

Tra i molti programmi presenti c'è anche ntfsresize, largamente utilizzato da altre applicazioni (come ad esempio DiskDrake, YaST e Partman) per effettuare il ridimensionamento di partizioni NTFS.

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