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Drupal: i migliori moduli SEO

Scopriamo i migliori moduli per ottimizzare Drupal per i motori di ricerca.
Scopriamo i migliori moduli per ottimizzare Drupal per i motori di ricerca.
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Un sito non può essere conosciuto solo con il passaparola, deve essere trovato. Per questo motivo è una buona abitudine ottimizzare il proprio sito per i motori di ricerca. Già in passato avevamo visto un articolo con una serie di consigli per la gestione del SEO su Drupal, di seguito invece offriremo una panoramica di moduli per Drupal 7 in grado di per migliorare la visibilità del nostro sito.
Infatti, con l'introduzione dell'ultima versione di Drupal, c'è stata una piccola rivoluzione in campo SEO, sono stati introdotti nuovi moduli ed eliminati quelli obsoleti.

Per avere una buona gestione del SEO bisogna prima di tutto puntare su questi aspetti:

  • avere una buona gestione dei meta tag degli articoli e, più in generale, delle pagine;
  • tenere il codice degli articoli, dei moduli e anche del tema pulito, senza tag e url inutili o dannosi.
  • utilizzo di url comprensibili dai motori di ricerca e dagli utenti;
  • eliminare i contenuti duplicati o inutili;

Gestione dei meta tag in Drupal 7

Esistono diversi moduli che ci permettono di gestire title e description, funzionalità che non sono presenti in modo nativo nel core di Drupal. Possiamo utilizzare il modulo Meta Tags, per sfruttarlo è necessario installare anche i moduli Chaos Tools e Token. Chaos Tools è un insieme di API per la gestione delle pagine, Tokens invece è uno dei moduli più interessanti del CMS: permette di creare dei "token" cioè delle stringhe di testo che possono, per esempio, essere inserite in pezzi di testo più grandi attraverso dei segnaposto. Attraverso le sue api abbiamo un'interfaccia che ci permette di aggiungere queste stringhe da utilizzare nei moduli.

Insieme a questi è consigliato utilizzare il modulo Page Title, che permette di modificare il tag tile rendendolo diverso da quello dell'articolo. Il titolo della pagina è una delle informazioni più importanti per i motori di ricerca ed è anche quello mostrato dal motore di ricerca nei risultati.

Andiamo allora a scaricare tutti i moduli citati. Le cartelle estratte dai file scaricati vanno inserite dentro ../sites/all/modules. Dal pannello di amministrazione del sito andiamo su Moduli e li attiviamo. Grazie a questi moduli possiamo inserire un meta description, title tag e meta keyword per ogni singola risorsa inserita nel nostro sito. Per far funzionare bene il modulo per i title dobbiamo controllare che nel template utilizzato sia presente un file chiamato template.php. Se non c'è dobbiamo crearlo e all'interno aggiungere queste righe di codice:

if (module_exists(‘page_title’)) {
$vars[‘head_title’] = page_title_page_get_title();
}

In questo modo potremo cambiare il titolo di ogni pagina creata attraverso il back end. Adesso andiamo a inserire un nuovo contenuto: clicchiamo su Contenuto-->Aggiungi un contenuto-->Article. A differenza degli articoli classici avremo dei campi aggiuntivi che troveremo sotto la voce Meta tags, come in figura:

Figura 1. Inserire i meta tag su Drupal 7
(clic per ingrandire)


Inserire i meta tag su Drupal 7

  • Descrizione: un breve sommario sull'articolo. È preferibile che sia lungo massimo 150 caratteri;
  • Parole chiave: sono le keyword dell'articolo. Devono essere separate da virgole;
  • Titolo: è tag title che sarà visualizzato nella barra del titolo del browser. Possiamo anche utilizzare delle variabili per esempio se vogliamo inserire il titolo del contenuto basta scrivere [node:title];
  • sezione dei token: lista di possibili stringhe da inserire nei meta tag;

Proviamo a inserire un articolo. Una volta salvato se andiamo nel front end e guardiamo il sorgente della pagina troveremo inseriti anche i valori assegnati, mentre prima non avevamo nulla di tutto questo.

Un'altra caratteristica molto interessante del modulo Meta Tag è che permette l'utilizzo di Open Graph Protocol, utilizzato da Facebook per definire le triplette RDFa, utilizzate per il web semantico.

Gestione delle URL

Le URL SEO friendly sono un altro elemento importante per il posizionamento di un sito. Per questo è necessario attivare dei moduli che creano delle url comprensibili. Tra questi quello più importante è PathAuto, che è un modulo che serve per generare in maniera automatica e rendere più user-friendly le url dei contenuti.

Per utilizzarlo abbiamo bisogno del modulo Token e trasformerà le URL per esempio in http://miosito.com/categoria/titolo_nodo. Se una volta attivato andiamo a vedere le configurazioni possiamo inserire degli alias ad articoli già presenti: cliccando su Aggiungi alias si aprirà una pagina dove dobbiamo inserire l'url esistente e l'url che vogliamo utilizzare per l'articolo e poi salvare, come in figura.

Figura 2. Inserire un alias per un contenuto già esistente
Inserire un alias per un contenuto già esistente

Un altro modulo molto utile presente tra quelli predefiniti di Drupal 7 è Clean URLs, utilizzato per rimuovere il testo "?q=" nelle url. Con la nuova versione è già attivo per default, ma per controllare se effettivamente lo, è basta andare su Configurazione-->Ricerca e metadati-->Url semplificati.

Moduli per il controllo della gestione del SEO

Per Drupal esistono tutta una serie di moduli che ci aiutano ad avere una buona gestione del SEO.
Tra questi molto interessanti sono SEO Checklist, SEO Compliance Checker e SEO Watcher.

SEO Checklist è un modulo che fornisce tutta una serie di raccomandazioni per migliorare il SEO in un sito in Drupal. In particolare mostra una lista che aiuta a tenere traccia di tutto ciò che è consigliato fare, controlla quali moduli sono già stati installati e quali no
e mostra un elenco di moduli non ancora installati o azioni non ancora svolte. Una volta attivato basta cliccare su Configura e avremo una lista di task per i controlli che il modulo deve completare, tra i quali i più importanti per il SEO sono:

  • i titoli di pagina: controlla se abbiamo attivi i moduli Token e Page Title;
  • le path delle URL: controlla se abbiamo attivi i moduli Clean URls, Pathauto, Global Redirect e Redirect Module;
  • la pulizia del codice: fa la validazione del sito e dei link con il sito http://validator.w3.org;
  • il contenuto dei nodi: controlla se sono presenti i meta tag (utilizzando i moduli meta tags e meta tags quick);
  • le prestazioni: fa i controlli per il caching delle pagine e dei blocchi, guarda se è attivato il modulo Boost e cerca di fare un'ottimizzazione della banda andando per esempio a fare una compressione del javascript e del css;

SEO Compliance Checker fa dei controlli sul contenuto del nodo, quando esso viene creato o modificato, per vedere se è ottimizzato per i motori di ricerca e se è conforme agli standard e alle "best practises SEO". L'amministratore utilizzando questo modulo può avere un feedback pratico e completo sui controlli effettuati.

Quando andiamo ad attivarlo possiamo vedere che il modulo è in verità composto di tre moduli:

  • Basic SEO Rules;
  • Keyword Rules;
  • SEO Compliance Checker;

SEO Watcher fa delle ricerche per parola chiave e verifica se il sito che stiamo creando è competitivo sui motori di ricerca rispetto a quelli presenti. Vengono così creati dei rapporti utili. I motori su cui fa le ricerche sono, attualmente, Google, Yahoo e Bing. Possiamo specificare fino a dieci parole o frasi chiave.

Possiamo inserire una lista di siti concorrenti (fino a cinque) per fare i confronti. Si possono creare dei grafici con il rankings del sito (i dati sono salvati sul database fino a un anno). Una caratteristica interessante è che i risultati si possono ricevere per email, soprattutto quelli delle verifiche automatiche che possono essere impostate ogni mese, ogni settimana o ogni giorno. In questo modo non abbiamo la necessità di dover andare ogni volta nel back end del sito per controllare. È consigliato fare dei controlli ogni settimana in fase di sviluppo, mentre basta uno ogni mese quando i contenuti sono diventati stabili.

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