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Teoria e documentazione sugli Shared Object
Teoria e documentazione sugli Shared Object
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Più avanti nella guida, riprenderò tutte le informazioni di questa pagina sotto forma di esempi, ma era comunque mia premura dare qui alcune spiegazioni generali anche solo a livello teorico.

Gli Shared Object vengono definiti i cookies del Flash, dal momento che hanno la stessa funzione dei cookies tradizionali (salvare informazioni, sul computer dell'utente, per poterle recuperare in un momento successivo). Ma di diverso da questi, hanno la posizione in cui vengono salvati (determinate cartelle di sistema), le modalità di utilizzo e recupero, e il sistema di sicurezza relativo all'accessibilità delle informazioni stesse.

.nome e percorso

Innanzitutto gli Shared Object non sono file di testo con estensione *.txt, bensì file con estensione *.sol, e non vengono salvati nella cache del browser, ma nelle seguenti cartelle:

Windows 98

C:WINDOWSApplication DataMacromediaFlash Playerdominiocookie.sol

Windows 2000 e XP

C:Documents and SettingsutenteApplication DataMacromediaFlash Playerdominiocookie.sol

MacOS

SystemFolderPreferencesMacromediaFlash Playerdominiocookie

Dominio è il nome di dominio dello spazio web che ospita il filmato, seguito eventualmente dal percorso del filmato stesso, e cookie.sol è il nome impostato per lo Shared Object. Quindi, ad esempio, il filmato https://www.html.it/test/movie.swf, potrà scrivere lo Shared Object:

C:WINDOWSApplication DataMacromediaFlash Playerhtml.ittestmovie.swfcookie.sol

Partendo dalla root del sistema, fino alla cartella Flash Player, il percorso è uguale e non modificabile per tutti i cookies salvati da qualunque dominio.

Importante: le cartelle di sistema come "Application Data" sono nascoste di default. Per renderle visibili, bisogna aprire l'esplora risorse, andare al menu che permette di accedere alle opzioni delle cartelle, e abilitare l'opzione "Visualizza cartelle e file nascosti".

.modalità di salvataggio e recupero

Gli Shared Objects possono essere salvati, scendendo dopo la cartella Flash player, con un percorso definito nel filmato stesso. Questo percorso però è limitato dalla posizione effettiva del filmato all'interno dello spazio web. Quindi http://www.dominio.it/folder1/folder2/movie.swf potrà creare uno Shared Object solo nelle cartelle:

...MacromediaFlash Playerdominio.itcookie.sol 
...MacromediaFlash Playerdominio.itfolder1cookie.sol 
...MacromediaFlash Playerdominio.itfolder1folder2cookie.sol 
...MacromediaFlash Playerdominio.itfolder1folder2movie.swfcookie.sol

Allo stesso modo, potrà recuperare gli Shared Object creati da altri filmati e salvati all'interno delle stesse cartelle, escluse quelle con il nome del filmato (poi vedremo più approfonditamente). Quello che sicuramente non può fare, è creare una cartella che non fa parte del percorso. Quindi non potrà salvare uno Shared Object in:

...MacromediaFlash Playerdominio.itfolder1cartellamovie.swfcookie.sol

.sicurezza

Come indicato in questo documento, esiste un'area di influenza detta "Sandbox", alla quale possono accedere solo alcuni filmati. Quest'area è determinata dalla posizione del filmato, e dai permessi accessori che possono essere concessi a determinati domini.

Ad esempio (molto a grandi linee), i filmati ospitati nel sito http://www.macromedia.com/, non possono accedere ai cookie creati da filmati che risiedono nel sito https://www.html.it/. Potranno farlo solamente caricando i filmati del secondo dominio e, tramite un permesso speciale, accedendo alle variabili contenute in essi. Il permesso, che dovrà essere concesso ogni volta che il filmato viene eseguito, è del tipo:

System.security.allowDomain("macromedia.com");

Al contrario, i filmati appartenenti allo stesso dominio potranno accedere, sempre compatibilmente con i percorsi, o direttamente attraverso altri filmati, agli stessi cookie. Per definire un dominio, la Macromedia intende o un'indirizzo IP, o un nome di dominio. Allo stesso modo, nel caso dei sottodomini, questi vengono considerati appartenenti allo stesso dominio quando il nome è composto da almeno tre porzioni, le ultime due delle quali sono identiche. Quindi
http://flash-mx.html.it/ e http://freeasp.html.it/ avendo il nome composto da tre porzioni, e le ultime due uguali (html.it), non hanno bisogno di particolari permessi per comunicare e condividere gli stessi Shared Object.

Inoltre, i filmati appartenenti allo stesso dominio, condividono lo spazio massimo di disco fisso che possono occupare con i cookie sul sistema dell'utente. Di default, questo spazio è 100k per dominio, ma può essere manualmente, e solo dall'utente, aumentato o diminuito. L'utente può anche decidere di non concedere spazio ad un determinato dominio, e di cancellare tutti i cookie presenti e creati dai filmati ospitati in quello spazio.

Quello che può fare il filmato, è richiedere più spazio su disco, nel caso la mole dei dati da salvare sia maggiore dello spazio concesso. In questo caso, l'utente potrà decidere se concederlo o negarlo.

.documentazione

Quasi nulla nel manuale, e inesistente nel Reference in linea (accessibile dal pannello delle azioni). Allo stesso modo, la sintassi non viene colorata in fase di authoring. L'unica documentazione, fino a qualche giorno fa, era, oltre al Security White Paper, questa nota tecnica.

È stata aggiunta anche: Using local shared objects in Macromedia Flash MX Oltre ai metodi citati, ce ne sono molti altri che non vengono documentati, o che funzionano in modo imprevedibile:

SharedObject.prototype.connect
SharedObject.prototype.send
SharedObject.prototype.flush
SharedObject.prototype.close
SharedObject.prototype.getSize
SharedObject.prototype.setFps
SharedObject.deleteAll
SharedObject.getDiskUsage

Alcuni di questi, avranno evidentemente valore con i nuovi programmi in lavorazione presso la Macromedia, permettendo di salvare e leggere gli Shared Objects anche in remoto.

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