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Webpublishing con Linux

Dagli editor HTML agli editor di immagini: i migliori strumenti disponibili per Linux per creare pagine Web o interi siti
Dagli editor HTML agli editor di immagini: i migliori strumenti disponibili per Linux per creare pagine Web o interi siti
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In questo articolo esamineremo i principali strumenti da utilizzare in ambienti Linux per realizzare un sito web, partendo dagli editor HTML, passando per applicazioni per realizzare le immagini da inserire nelle pagine, e concludendo con alcuni ambienti di programmazione per realizzare pagine dinamiche e con client FTP per poter inserire il tutto in rete.

Editor HTML

Per realizzare una pagina web si hanno a disposizione due possibilità: si può intraprendere una via leggermente più complicata, scrivendo l'intero codice sorgente della pagina tramite un normale editor di testo, oppure si può installare sulla propria Linuxbox un editor HTML. Tra gli editor web maggiormente diffusi nel mondo Linux, quelli che vogliamo analizzare in questo articolo sono 4: Kompozer, Bluefish, QuantaPlus e Screem.

Kompozer è un progetto nato nel 2006, ma che ha alle sue spalle diversi anni di sviluppo: si tratta infatti di un'applicazione nata dalle ceneri di NVU, l'editor web sviluppato da Mozilla il cui sviluppo è fermo da diverso tempo. Kompozer è un editor WYSIWYG, acronimo di What You See Is What You Get: ciò sta a significare che è possibile lavorare direttamente sulle pagine web in quanto tali, senza pensare al codice sorgente, che verrà automaticamente realizzato da Kompozer. Nonostante ciò, è possibile modificare anche il codice HTML delle pagine realizzate, e visualizzare sia l'anteprima che l'HTML nella stessa pagina. Tra le altre funzionalità di Kompozer troviamo uno strumento per la gestione dei siti web realizzati, la possibilità di installare componenti aggiuntivi, ed un editor CSS.

Figura 1: Editor HTML: KompozerEditor HTML: Kompozer

Passiamo adesso a Bluefish, altro noto editor per pagine web Open Source: dotato di un'interfaccia grafica intuitiva, basata inoltre sulle librerie grafiche GTK, si distingue per l'estrema semplicità di utilizzo, nonostante presenti strumenti avanzati per poter realizzare documenti web di buon livello. Anche in questo caso stiamo parlando in un editor WYSIWYG, che presenta una comoda utility per evidenziare la sintassi HTML e di molti altri linguaggi. Bluefish si distingue per la compatibilità con gnome-vfs, lo strumento dell'ambiente desktop GNOME per la gestione di file system virtuali, grazie al quale è possibile comunicare con server remoti tramite SSH, FTP, Samba, WebDAV e altri protocolli. Si tratta, inoltre, di un editor HTML adatto sia all'ambiente desktop GNOME che a KDE.

Screem è un editor per ambienti desktop GNOME per la realizzazione di pagine web in formato HTML, che permette anche di gestire file XML. A differenza dei software precedentemente citati, Screem non presenta la possibilità di visualizzare la pagina direttamente, così come non è possibile modificarla in maniera visuale, aderendo quindi al paradigma WYSIWYM, ovvero What You See Is What You Mean. Per questo motivo è possibile lavorare solo sul codice sorgente della pagina, ma non per questo risulta difficile da utilizzare, grazie ad un'interfaccia grafica realizzata in modo tale da fornire tutti gli strumenti utili a portata di mouse. Supporta la colorazione del codice della pagina per distinguere i diversi elementi, è integrato con il browser Epiphany per la visualizzazione dei file, e presenta uno strumento per la gestione delle versioni.

Concludiamo questa breve rassegna sugli editor di pagine web con QuantaPlus, un'applicazione orientata ad un utilizzo con l'ambiente desktop KDE. QuantaPlus è un editor WYSIWYG, che permette di lavorare sia sul codice che sulla pagina web in anteprima, ma presenta anche la possibilità di dividere la finestra in due parti nelle quali vengono visualizzate contemporaneamente entrambe le modalità. Grazie ad una barra degli strumenti ben fornita, mette a disposizione degli utenti tutti i più importanti tag HTML sottoforma di pulsanti. Permette di gestire progetti di dimensioni abbastanza ampie, di gestire i template delle pagine, e presenta anche un debugger XSLT ben realizzato.

Editor di immagini

Dopo aver realizzato il corpo del proprio sito web, è possibile aggiungere immagini per renderlo esteticamente più gradevole. Di risorse in giro per la rete ce ne sono tantissime, ma a volte creare le immagini da sé può risultare la soluzione migliore. Vediamo dunque quali sono alcune delle più interessanti soluzioni per questo settore.

Gimp

Iniziamo da Gimp, un nome che ha fatto la storia della grafica nel mondo Linux: semplice da utilizzare e ricco di funzionalità che lo rendono paragonabile per certi versi ai più celebri software a pagamento, ricorda molto da vicino Adobe Photoshop, per cui è sicuramente l'applicazione migliore per chi ha già familiarità con la già citata applicazione di Adobe.

Grazie alla vasta gamma di filtri di cui dispone, agli strumenti presenti nella barra laterale e alle molteplici opzioni che è possibile impostare alle proprie immagini, con Gimp si possono realizzare immagini per il Web e non solo di alto livello.

Figura 2: Editor di  immagini: GimpEditor di  immagini: Gimp

Tra i tanti software per la grafica disponibili per GNU/Linux, Krita è quello che meglio si adatta ad un utilizzo nell'ambiente desktop KDE: Krita, infatti, fa parte della suite KOffice, l'insieme delle applicazioni per l'ufficio realizzate dal team KDE. Tra le sue principali caratteristiche troviamo un'interfaccia grafica pulita e lineare, che ricorda molto da vicino quella di altre applicazioni di grafica, e strumenti già noti a chiunque abbia confidenza con il settore del fotoritocco, come ad esempio i filtri. In generale, non ha nulla da invidiare ai più celebri software di grafica, e permette di lavorare in tranquillità ottenendo ottimi risultati.

Infine abbiamo Paint-Mono, progetto sicuramente più giovane delle due applicazioni precedenti ma non per questo a livelli eccessivamente inferiori. Si tratta di un software di grafica basato su Mono, il porting in Linux di C# di Microsoft e di tutto l'ambiente che vi ruota attorno, realizzato da Novell. Anche in questo caso è da sottolineare la somiglianza con Photoshop, soprattutto per quanto riguarda la disposizione dell'interfaccia grafica, motivo per cui è possibile non restare troppo spiazzati in seguito ad un passaggio dal software Adobe a Paint-Mono.

Programmazione Web

Per completare al meglio il proprio sito web, è possibile sfruttare alcuni linguaggi di programmazione per realizzare siti dinamici, che permettano ad esempio la registrazione degli utenti, o l'interazione con il proprio server. A tal proposito vediamo adesso alcuni editor PHP per Linux: la scelta è ricaduta su PHP in quanto aderente ai principi dell'Open Source, ma nulla vieta di poter utilizzare altri linguaggi come ASP o JSP. Non citeremo in questo ambito strumenti professionali come Aptana o Eclipse.

gPHPedit, a dispetto del nome, non è solo un editor PHP, ma permette di realizzare file HTML e CSS in piena libertà e con strumenti adatti a tali operazioni. Come i principali software di programmazione, supporta la colorazione della sintassi, presenta funzioni di assistenza durante la scrittura del codice, permette la gestione contemporanea di diversi progetti ed offre un sistema di ricerca incrementale per individuare porzioni di codice ripetute all'interno dei propri file. L'interfaccia grafica è molto semplice e minimale, ma nel complesso risulta piuttosto facile da utilizzare.

Figura 3: Programmazione Web: gPHPeditProgrammazione Web gPHPedit

Per quanto riguarda invece KDE, troviamo come soluzione prettamente dedicata a PHP l'editor KPHPDevelop, che nel complesso risulta abbastanza completo, ma il suo sviluppo è fermo da diverso tempo, motivo per cui saranno presenti bug non corretti. Per avere applicazioni più recenti, è possibile far riferimento a Kate, editor testuale che supporta anche PHP, e KDevelop, ambiente di programmazione completo e funzionale che tra i tanti linguaggi che è in grado di gestire comprende anche PHP.

Client FTP

Al termine della realizzazione del sito web, è necessario caricarlo su di un server remoto per renderlo accessibile a tutti: nella quasi totalità dei casi i fornitori di hosting web mettono a disposizione dei propri client l'accesso tramite FTP, e proprio per questo di seguito sono proposti alcuni dei più diffusi client FTP per Linux.

Kasablanca è un buon client FTP realizzato sulla base del toolkit grafico Qt, e dunque orientato ad un utilizzo in ambienti desktop KDE, ma non per questo risulta difficile utilizzarlo anche in altri ambienti. Tra le sue principali caratteristiche troviamo la possibilità di utilizzare i protocolli FTPS e FXP per lo scambio dei dati, per avere dunque una maggiore sicurezza, un sistema per la gestione dei siti cui ci si è già collegati per avere subito a disposizione la possibilità di riconnettersi, un sistema per il drag and drop dei file per il caricamento sul server remoto, e tante altre piccole feature che lo rendono uno strumento valido e robusto.

Per quanto riguarda GNOME, invece, troviamo come soluzione più interessante gFTP, client FTP che supporta connessioni sicure, ed offre anche la possibilità di trasferire file da un server ad un altro senza passare per il proprio computer. Altro client FTP largamente diffuso in ambienti Linux è Filezilla, di cui è disponibile anche una versione per Windows: tra le sue caratteristiche troviamo la possibilità di riprendere il trasferimento di file nel caso venga interrotto, supporta connessioni FTP sicure, e presenta uno strumento per la gestione dei siti cui si accede più spesso.

Figura 4: Client FTP: FilezillaClient FTP: Filezilla

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