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TransGaming: come ti porto Windows in Linux

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Ricordate i tempi in cui a chi chiedeva informazioni su Linux si rispondeva: "Se vuoi usare Linux, purtroppo dovrai scordarti di utilizzare le applicazioni per Windows su questo sistema Operativo" ? Bhè personalmente è già un bel pò che non do una risposta del genere. Wine è ormai da qualche anno a un buon punto ed è possibile senza troppe difficoltà far girare un buon numero di applicazioni per Windows (cfr. Articolo:Wine, come installare ed usare l'emulatore di Windows).

Chi ha poi esigenze particolari può sempre ricorrere a CodeWeaver CrossOver (a pagamento, cfr. articolo:CrossOver: come far girare Windows in Linux) o a WineX per quelli che vogliono provare a giocare anche sotto Linux (cfr. articolo:Winex: le Directx per Linux). Il vero problema di questi prodotti è però il supporto relativo solo a una certa categoria di applicazioni: WineX è l'unico in grado di gestire le directX (è impossibile utilizzare giochi con Wine o CrossOver) mentre non è studiato per supportare applicazioni per l'ufficio come Microsoft Office. Inoltre ho notato che alcune applicazioni che funzionano perfettamente con Wine accusano qualche problema con WineX.

Sarebbe una gran bella cosa se i tre progetti si unissero per dare agli utenti un prodotto quanto più completo e stabile possibile. Ma per ovvi motivi commerciali è solo una mia utopia. Ma potrebbe essere un'idea per le società che curano questo business cercare di fare un prodotto che soddisfi le esigenze di tutti.

Questo sembra voler fare TransGaming, la società che è dietro WineX, con l'annuncio del lancio del progetto AclereX, un "non-emulatore" (come si definisce Wine) al pari di Wine, WineX e CrossOver. Al contrario di questi infatti AclereX è un prodotto orientato a un'utenza professionale, che probabilmente punterà quindi al supporto ad applicazioni come Microsoft Office, con in più il supporto a DirectX e a quanto già supportato da WineX. I motivi di questa scelta? Probabilmente come affermato da Transgaming una delle cause è proprio la richiesta da parte degli utenti. Ma certamente le motivazioni commerciali sono molto più valide: proviamo un attimo a fare un confronto tra CrossOver e WineX.

Innanzitutto i target sono estremamente diversi: il primo si rivolge a chi non vuole fare a meno di programmi molto specifici che sono caratteristici del mondo Microsoft e che sono diventati uno standard de facto (uno per tutti Microsoft Office), il secondo a un utenza domestica, più probabilmente di "smanettoni" che vogliono riuscire a giocare con i propri giochi per Windows anche su Linux. Una seconda e fondamentale differenza sta nel prezzo: CrossOver è a pagamento e il suo costo non è di certo irrisorio, paragonabile addirittura al costo di una licenza OEM di Windows, WineX è praticamente gratuito se si ha la pazienza di scaricare e compilare i sorgenti da CVS oppure è possibile diventare sostenitore di Transgaming per soli 5 dollari al mese e avere in cambio la possibilità tra le altre cose di scaricare dei binari precompilati dell'ultima versione di WineX.

Per quanto creda che il settore videoludico sia probabilmente quello in cui Linux è maggiormente trascurato dalle software house, è importante far notare che gli ostacoli da superare rispetto a programmi per l'ufficio sono notevoli. Primo tra tutti: il mondo dei videogiochi è da sempre considerato uno dei settori in cui stare al passo coi tempi è fondamentale: un appassionato di videogame nella stragrande maggioranza dei casi vuole giocare all'ultimissimo titolo uscito. Diversamente riuscire a supportare anche solo Microsoft Office 2000 o 97 (il paragone fatto con Office può esser fatto con tanti altri programmi per l'ufficio) è un grande passo avanti in quanto ormai le novità introdotte da una versione all'altra per i programmi per l'ufficio quasi sempre non sono tali da desiderarne un upgrade.

Lo sviluppo di WineX si traduce così in una rincorsa continua al supporto delle DirectX, situazione che mette di fatto GNU/Linux in una posizione di netto svantaggio e che limita fortemente le potenzialità di WineX, senza dare il giusto tributo al team di TransGaming.

Un altro fattore è dato probabilmente dal fatto che le aziende rispetto a un utente privato possano essere maggiormente propense all'acquisto di un prodotto come CrossOver per evitare di dover pagare una ulteriore licenza di Microsoft Windows, utente che probabilmente è già possessore di una copia di Windows più o meno legalmente. Ecco perché puntare sulle aziende può essere una scelta vincente (anche se continuo a reputare eccessivi i costi per un prodotto del genere se paragonato al costo dell'intero sistema operativo che sostituisce).

E proprio la ricerca di un ampliamento del proprio mercato è quello che probabilmente ha spinto TransGaming a lanciare AclereX. Per quanto in fondo l'utilizzo di programmi del genere non credo siano la scelta migliore per GNU/Linux (che si ritroverà in questo modo comunque sempre costretto a rincorrere gli ultimi programmi per Windows e soprattutto perché esistono nel mondo del Free Software delle alternative validissime a molti dei programmi commerciali esistenti) e sperando che il crescente interesse per GNU/Linux da parte delle aziende si traduca in un supporto nativo dei programmi a loro cari, non ci resta che attendere l'uscita della prima versione di AclereX.

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