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SuSe Linux 7.3

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Nella scorsa settimana vi abbiamo parlato dell'uscita di Linux Red Hat 7.2, rilasciata il 22 Ottobre. In contemporanea ha visto la luce anche l'ultima release di una delle distribuzioni più diffuse: SuSE 7.3. Come Red Hat, anche SuSE è stata una delle prime società a credere in Linux e a sviluppare una propria distribuzione. E questa nuova uscita presenta delle interessanti novità. La versione presa in esame è la SuSE 7.3 Professional. La scatola, nella versione italiana, contiene sette CD contenenti oltre 2200 programmi e ben cinque manuali:

  1. Un Quick Install Manual che vi guiderà passo passo durante l'installazione. È molto semplice da leggere, vi chiarirà tutti i dubbi che potranno sorgere durante l'operazione più delicata e lo scoglio più duro da affrontare per chi si avvicina per la prima volta a Linux. Le numerose illustrazioni, le didascalie e i semplici consigli ma non banali rendono la sua lettura molto piacevole. È relativamente breve (64 pagine) ma ha tutto ciò che occorre per la buona riuscita dell'installazione.
  2. Configurazione: questa guida (di 220 pagine) vi introdurrà negli ambienti grafici KDE e GNOME, vi guiderà nella configurazione della vostra distribuzione con YaST (Yet Another Setup-Tool), nell'installazione di scanner e stampanti, nella configurazione 3D, introducendovi all'uso della BASH.
  3. I Programmi: questo manuale di 174 pagine vi presenta alcuni dei programmi più famosi e di maggiore utilità per Linux. Tra questi StarOffice, Acrobat Reader, GIMP, programmi per la spedizione di fax, masterizzazione e scansione di immagini.
  4. Manuale di Rete: questo manuale (di 175 pagine) vi guida nella configurazione del vostro collegamento a Internet e nella messa a punto dei server di maggiore utilità.
  5. Manuale di Riferimento: è un'ottima guida (390 pagine) riguardante l'installazione e la messa a punto del sistema operativo. Viene trattata in maniera molto esaustiva ogni fase dell'installazione e dell'uso di YaST. Viene spiegato come configurare il proprio hardware, X, e l'amministrazione di sistema in generale.

Nel pacchetto da noi preso in esame è anche compreso il supporto gratuito per l'installazione per un periodo di 90 giorni. Il costo della versione che abbiamo provato è di 79.95 dollari. Purtroppo nella versione italiana non è disponibile il DVD, che si potrebbe rivelare un comodo mezzo per evitare di farci ritornare alla mente tempi in cui Linux era distribuito su svariate decine di floppy disk.

Il kernel che viene installato di default è il 2.4.10 "patchato" appositamente da SuSE, beneficiando quindi dei vantaggi portati dalla nuova gestione della Virtual Memory implementata da Andrea Arcangeli, che tra l'altro lavora per SuSE. Sono inoltre presenti le ultime versioni di X, KDE e GNOME (con Nautilus).

Il tipo di filesystem "preferito" è ReiserFS, che SuSE ha sponsorizzato (anche con finanziamenti) fin dall'inizio. Rimane comunque possibile utilizzare EXT2, EXT3 o JFS, insieme a un filesystem crittato (Krypto Filesystem). Sull'uso di EXT3 sono stati riscontrati dei problemi nella conversione da partizioni di tipo EXT2. SuSE ha rilasciato una versione corretta dello script mk_initrd (reperibile su ftp://ftp.suse.com/pub/people/snwint/initrd/mk_initrd) che permette di utilizzare anche questo tipo di filesystem journaled.

Abbiamo testato questa distribuzione su un Duron 700 Mhz con 512 MB di Ram, hard disk da 30 GB, scheda video Geforce 2 MX, scheda audio Sound Blaster Live! e masterizzatore. Tutto l'hardware presente è stato perfettamente riconosciuto. Purtroppo i requisiti di sistema sono un pò troppo alti rispetto alla media delle distribuzioni: vengono richiesti infatti almeno 48 MB di Ram e un processore a 120 Mhz. Anche se ormai 128 MB di Ram sono una spesa accessibile per tutti, non bisogna dimenticare che Linux è sempre stato apprezzato per la sua versatilità e per la possibilità di poter riutilizzare anche hardware datato se non addirittura ritenuto da molti sistemi operativi obsoleto.

Passiamo ora ad analizzare velocemente le fasi d'installazione. Il "Quick Install Manual" è un'eccellente guida, molto esaustiva che saprà darvi preziosi consigli e contribuirà a chiarirvi tutti i dubbi che vi sorgeranno in questa fase.

Il processo di installazione consta di 8 fasi. Inserite il primo CD e abilitate il boot da CDROM dal BIOS. Se doveste avere problemi nel fare il boot da CD sono compresi nel pacchetto anche dei floppy disk per l'avvio dell'installazione da dischetto. Dopo il riconoscimento dell'hardware e la scelta della lingua, vi verrà chiesto di scegliere il vostro mouse. Nella schermata successiva dovrete selezionare la vostra tastiera e il fuso orario a cui fare riferimento. A questo punto dovrete scegliere il tipo di installazione: "Nuova Installazione" (scegliete questo se non avete nessuna versione di Linux o se volete sostituire la vostra precedente distribuzione), "Aggiornamento di un sistema esistente" (scegliete questa opzione per aggiornare la vostra precedente versione di SuSE Linux) e "Boot del sistema installato" (che si occuperà di reinstallare il boot manager).

Nella fase successiva vi verrà chiesto come ripartizionare il vostro hard disk. Vi verrà proposta una soluzione, potrete accettarla, modificarla o scartarla del tutto. È sempre possibile infatti il partizionamento personalizzato con la scelta dell'hard disk da utilizzare e le partizioni da creare. In questa fase potrete anche usufruire della nuova utility per ridimensionare la partizione di Windows. È un programma molto intuitivo, che vi dà la possibilità di non ricorrere a strumenti "esterni". Questa è stata una novità molto apprezzata, soprattutto in virtù del fatto che sono poche le distribuzioni che forniscono strumenti del genere (Mandrake con DiskDrake e Caldera con una versione di Partition Magic). Prestate molta attenzione a cosa selezionate in questa fase: scegliere ad esempio di utilizzare l'intero disco, vuol dire anche cancellare ogni partizione presente (cosa che vi farà perdere tutti i dati presenti).

Dopo aver creato le partizioni per Linux potrete scegliere il tipo di installazione che preferite. Tra le opzioni disponibili troviamo "Sistema Minimo", "Sistema grafico minimo (Senza KDE)", "Sistema preimpostato", "Sistema preimpostato con Office", e "Tutti i pacchetti". Una volta scelto il tipo di installazione a voi più adatto, potrete effettuare una selezione più raffinata dei pacchetti da installare con "Selezione dettagliata".

Ora toccherà al boot manager. SuSE installa LILO, e riconosce se è presente un altro sistema operativo. È sempre possibile non installare nessun boot manager e creare un dischetto di boot.

Una volta terminata questa fase dovrete inserire la password di root. Ovviamente fate una scelta oculata: evitate preferibilmente parole scontate, come date di nascita, nomi, ecc. Potrete anche creare un account per un utente "normale" (cosa vivamente consigliata, per imparare a utilizzare Linux senza utilizzare sempre l'account di amministratore di sistema).

Prima della creazione e formattazione delle partizioni e la copia dei pacchetti scelti avete ora la possibilità di salvare le vostre impostazioni su un dischetto o di interrompere l'installazione.

Una volta cliccato su "Prossimo" verranno installati i pacchetti relativi al primo CD, e quindi il sistema verrà riavviato. Subito dopo il reboot saranno copiati anche i restanti pacchetti presenti sugli altri CD. Una volta terminata l'installazione dei programmi, avrete la possibilità di configurare X e la propria scheda video. Potrete innanzitutto scegliere se partire col boot grafico o in modalità testo.

Se provenite da un ambiente Windows e avete paura di perdervi tra i comandi di una console Linux o preferite evitare di utilizzare la tastiera, allora vi conviene scegliere "Desktop Grafico". Cliccando su "Modifica" procederete alla configurazione di X. Qui dovrete scegliere la risoluzione, profondità del colore e frequenza di aggiornamento. Potrete anche modificare le impostazioni del monitor selezionando "Cambiare il Monitor". Una volta configurato X potrete testare il suo funzionamento cliccando su "Test".

L'ultima fase dell'installazione consiste nel configurare eventuali dispositivi come schede di rete, stampanti, modem, adattatori ISDN, schede audio e schede TV. Di default verranno inserite le periferiche che sono state riconosciute, quindi è possibile cambiare queste impostazioni qualora i valori presenti differiscano dal reale stato del sistema.

Tutta la fase di installazione non dovrebbe creare nessun problema all'utente, anche a quello inesperto. L'installazione stessa, con l'help in linea, è molto sbrigativa e non pone molte domande all'utente. Ciò nonostante viene sempre lasciata la possibilità all'utente di personalizzare il sistema a sua discrezione. La guida dedicata all'installazione (unica nel suo genere tra le distribuzioni) poi risolverà di certo ogni eventuale dubbio. Personalmente trovo la documentazione fornita da SuSE uno strumento preziosissimo, cosa non comune di certo a tutte le distribuzioni. E SuSE in questo sembra primeggiare.

In fase di installazione è stato riconosciuto da subito il nostro masterizzatore IDE, sono stati quindi caricati al boot i moduli necessari al suo funzionamento. Non sono state necessarie ulteriori modifiche e siamo stati in grado di utilizzare il nostro CD-RW da subito. L'installazione di default prevede anche la presenza di molti programmi per la masterizzazione, quindi abbiamo avuto soltanto l'imbarazzo della scelta.

SuSE offre anche la possibilità di configurare un proprio Firewall personalizzato. Questa è una feature molto interessante, anche se ci sarebbe piaciuto averla direttamente in fase di installazione (come fa già Red Hat), in modo da ritrovarcelo già perfettamente funzionante fin dal primo boot. Molto interessanti sono anche le utility per la configurazione dello scanner e per il Logical Volume Manager.

Inoltre tra tutte le distribuzioni SuSE è forse quella che può vantare di essere maggiormente conforme agli standard LSB (Linux Standard Base). Non è una cosa da sottovalutare, soprattuto in virtù del fatto che il gran numero delle distribuzioni Linux porta spesso a confondere l'utente, che può trovarsi disorientato anche dopo il cambiamento di distribuzione. Uno standard che accomuni tutte le distribuzioni è una cosa a cui bisognerebbe puntare. E SuSE sembra che lo stia facendo.

SuSE offre anche la possibilità di aggiornare la propria distribuzione in rete: YOU (YaST Online Update) vi consentirà di scaricare in maniera automatica dal sito di SuSE eventuali pacchetti aggiornati.

Un altro pacchetto interessante è AMaViS (A Mail Virus Scanner), uno scanner per email. In un periodo in cui è grande la minaccia per virus che si diffondono sulla Rete a macchia d'olio può risultare uno strumento molto importante per difendere se stessi e la propria LAN.

SuSE sembra aver curato molto la sua distribuzione anche nei particolari grafici. L'ambiente grafico scelto di default è KDE, che è stato gradevolmente personalizzato in uno stile "SuSE". Ovviamente, per chi lo preferisse, GNOME è sempre un'opzione possibile assieme a molti altri windows manager.

Purtroppo sono stati riscontrati dai possessori di una scheda video Matrox G-400, dei problemi in fase di installazione: il problema consiste nell'incompatibilità tra il kernel installato da SuSE (che ha abilitato il framebuffer) e XFree86 4.1.0. Per risolvere questo problema occorre ricompilare il kernel senza il supporto a framebuffer e riconfigurare X.

SuSE con questa release dimostra di essere pari passo con le altre distribuzioni, e i miglioramenti sono stati notevoli. La semplicità dell' installazione e l'abbondante documentazione sono sicuramente un incentivo per l'utente che vuole provare per la prima volta Linux. Anche chi è esperto può trarre vantaggi da SuSE in quanto tutto ciò che viene semplificato non viene assolutamente banalizzato o ridotto. Purtroppo però non è disponibile una versione di SuSE Linux scaricabile gratuitamente.

È possibile ricevere una copia di SuSE Personal o SuSE Professional solo a pagamento (sul sito FTP di SuSe è disponibile una versione di valutazione), in quanto YaST non è rilasciato sotto licenza GPL (tuttavia YaST è open source e si può rielaborare e "rivendere" dietro il permesso scritto di SuSE) . Si tratta comunque di un acquisto consigliato anche perchè il prezzo non è poi eccessivo, considerando la quantità di software e di documentazione offerta. I manuali presenti (ben cinque), come già detto, sono una risorsa molto preziosa. Sono ben fatti e di facile comprensione (cosa certamente da non sottovalutare).

Grazie alla loro semplicità sono particolarmente indicati a chi ha poca esperienza con Linux. Una delle poche critiche che si possono fare a questa distribuzione riguarda proprio YaST. YaST è certamente molto utile a chi non sa dove "mettere le mani" per configurare il proprio sistema, ma spesso il voler semplificare a tutti i costi porta inevitabilmente ad appesantire il sistema. Il fatto che SuSE richieda almeno un processore a 120 Mhz e 48 MB di Ram per poter funzionare, probabilmente non creerà molti problemi a chi vorrà installarlo, essendo ormai i computer di oggi dotati di processori e quantità di Ram ben superiori alle richieste, ma il poter riutilizzare vecchi PC come 486 era (ed è) uno dei lati più affascinanti di Linux.

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