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Solo per Linux: dietro la scena del Linux Day

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Il Linux Day 2002 ha raccolto molte più partecipazioni di quello dello scorso anno ed è sicuramente la più grande manifestazione italiana a sostegno del software libero. L'organizzazione, l'idea, l'impegno viene dai due organizzatori dell'evento: Antonio Gallo e Davide Cerri. Antonio Gallo è lo sviluppatore di Bad Penguin, una delle prime distribuzioni GNU/Linux italiane. È socio ILS (Italian Linux Society) dal 1999 e consigliere nazionale dal 2001.

Davide Cerri è un ingegnere e lavora come ricercatore presso il Cefriel (Politecnico di Milano). Usa Linux dal 1997 ed è socio ILS. Dal 2002 è membro del direttivo di ILS ed è fondatore del LOLUG (Gruppo Utenti Linux Lodi).

LINUX di HTML.it li ha incontrati per rivolgere loro qualche domanda, e qualcosa in più. Per chi volesse sapere come è andato il LinuxDay 2002 può visualizzare il nostro articolo :Linux Day 2002: Linux prima di tutto oppure collegarsi direttamente al sito dell'Italian Linux Society

Innanzitutto vorrei ringraziarvi per la disponibilità che mi avete
dato. Una prima domanda: potreste riassumere ai nostri lettori cosa è
ILS, come è nata e di cosa si occupa?

Davide Cerri: ILS è un'associazione senza scopo di lucro fondata a Savona nell'ormai lontano 1994, che promuove e sostiene iniziative in favore della diffusione di Linux e del software libero in Italia. Vista la cruciale importanza che l'informatica e la telematica assumono nella nostra società, ILS si propone di favorire la diffusione della cultura e la libera circolazione della conoscenza in questi settori. ILS tra le altre cose gestisce il dominio linux.it, fornisce alcuni servizi di pubblica utilità (mirror web e FTP, mailing list, eccetera), e sostiene le attività di numerosi LUG (Linux Users Group) locali che si appoggiano a noi per ottenere alcune risorse.

Il Linux Day 2002 ha visto la partecipazione di decine di LUG. Come è
stato possibile coordinare tutta questa gente?

DC: ILS ha stabilito, in accordo con i LUG, delle linee guida che indicano lo scopo del Linux Day (promuovere Linux e il software libero) e mettono alcuni "paletti", per esempio sull'assenza di qualsiasi fine di lucro della manifestazione, e servono a tutelare sia ILS che i LUG partecipanti.

Antonio Gallo: Effettivamente è davvero un impresa difficile: bisogna mettere insieme tante teste ognuna con un'idea diversa. Il concetto in realtà però è molto semplice e ricalca anche un vecchio e noto proverbio, ovvero, prima di iniziare a organizzare la manifestazione vengono redatte, insieme a tutti i LUG, le "linee guida" che tutti i LUG, ed eventualmente altre associazioni o scuole, sono tenute a rispettare.

Da dove è nata l'anno scorso l'idea di un Linux Day?

DC: In Italia esiste una fitta rete di LUG, e questi gruppi spesso organizzano iniziative nelle rispettive città, ma purtroppo queste attività locali hanno necessariamente scarsa eco a livello nazionale. D'altra parte, puntare esclusivamente su una o due manifestazione più grandi (e quindi potenzialmente di maggiore richiamo) mi sembra una scelta perdente, sia perché in quel modo non si "sfruttano" la forza e la voglia di fare dei numerosi LUG sia perché è più difficile attirare i semplici curiosi, che difficilmente saranno disposti a farsi qualche centinaio di chilometri per partecipare.

L'idea del Linux Day, che forse è un pò l'uovo di Colombo, è quindi quella di lasciare che tutti i gruppi locali possano organizzare il proprio evento nella propria città, invitandoli però a farlo tutti lo stesso giorno e coordinando quindi tutte le manifestazioni locali raccogliendole sotto l'unico "cappello" del Linux Day nazionale. In questo modo possiamo avere una grande manifestazione nazionale, con tutto quello che ne deriva in termini di immagine e comunicazione, che però è articolata su base locale, facilitando la partecipazione di un pubblico più ampio (che può trovare una manifestazione vicino a casa) e permettendo ai LUG di farsi conoscere maggiormente sul loro territorio.

Quale è stata la partecipazione al Linux Day?

AG: Enorme, quasi il doppio dello scorso anno. Sono stati oltre 70 i LUG che hanno partecipato. Ci sono state città che hanno ospitato anche più di un evento. Ottima anche l'affluenza di pubblico, molto dipendente dalla logistica dei singoli eventi. Alcuni LUG addirittura non avevano a disposizione spazio sufficiente per accontentare tutti, qualcuno è rimasto anche in piedi. Se proprio vogliamo fare una stima minima, ipotizzando un *minimo* di 200 visitatori per ogni evento arriviamo a un *minimo* di 14.000 visitatori durante l'arco della giornata.

DC: In termini di numero LUG partecipanti, quest'anno siamo arrivati ad oltre sessanta manifestazioni. Tirare le somme di un evento di questo tipo, data la sua natura distribuita, non è facile, comunque abbiamo ricevuto riscontri in generale molto positivi da parte dei LUG a proposito dei rispettivi eventi locali. Direi quindi che il Linux Day è stato un successo, e di questo successo voglio ringraziare tutte le persone dei LUG che si sono impegnate per la buona riuscita della manifestazione, perché senza il grande lavoro fatto localmente dai LUG il Linux Day non esisterebbe.

Alla luce del crescente interesse in Italia per il software libero,
quale è il tipo di contributo che questo tipo di manifestazioni riescono a dare?

DC: Lo scopo di una manifestazione come il Linux Day è quello di portare, attraverso il "fenomeno Linux", il software libero all'attenzione del grande pubblico. Molti utenti non sospettano nemmeno l'esistenza di altri sistemi operativi oltre a Windows, per cui mostrare che invece le alternative esistono e dare la possibilità di toccarle con mano, ad esempio attraverso dimostrazioni e installazioni guidate, è fondamentale.

AG: Senz'altro è un contributo ulteriore a far suonare il nome "Linux" e il "Software Libero" sull'intero territorio nazionale. Ed è senz'altro un punto di incontro fondamentale tra chi si avvicina per la prima volta a questo "mondo" e chi come i LUG è sul territorio e può fornire tutte le indicazioni necessarie per "iniziare" il viaggio nel "mondo Linux".

Dopo tutto l'impegno che mettono migliaia di volontari, che credito riesce ad ottenere GNU/Linux e tutto il software libero al giorno d'oggi in italia?

DC: La visibilità di Linux oggi è enormemente maggiore rispetto ad alcuni anni fa, quando anche solo procurarsene una copia non era molto facile. Oggi si trovano in abbondanza distribuzioni Linux e riviste dedicate a Linux in tutte le edicole, e penso che moltissime persone l'abbiano quantomeno sentito nominare. Da qui alla "total domination" indicata da Linus Torvalds la differenza è molta e rimangono da superare parecchi ostacoli (tra cui la diffusa diffidenza di chi non crede che un prodotto che si può avere gratis possa essere valido), ma la crescita di Linux in vari settori penso sia sotto gli occhi di tutti.

AG: E' mia opinione personale che si fa ancora poco in questo senso. Ci sono poche persone che hanno un ruolo attivo e spesso lavorano in una piccola nicchia, spesso gelose del proprio orticello o della propria bravura. Il Linux Day vuole essere proprio l'antitesi di tutto ciò, un giorno in cui tutti facciamo qualcosa, insieme, per la stessa causa.

Quale è l'utilità di una manifestazione di questo tipo quando spesso invece sono i grossi colossi dell'informatica a essere protagonisti delle scelte aziendali e istituzionali?

DC: Come dicevo prima, il Linux Day si rivolge più che altro al grande pubblico. Quanto ai colossi dell'informatica, comunque, anche in Italia abbiamo visto di recente spot televisivi di IBM che promuovevano Linux...

AG: Spesso i grandi colossi usano la parola "Open Source" come panacea per il male di alcuni loro prodotti. Il "Software Libero" è tutta un'altra cosa. Durante il "Linux Day" cerchiamo di porre in evidenza questa enorme differenza tra le due cose. Ovviamente il target della manifestazione è il singolo, la persona che non conosce nulla di "Linux e del Software Libero" e che vuole innanzitutto "capire".

Uno dei grossi limiti dei LUG italiani spesso è quello di avere poco spessore perchè non sono delle entità riconosciute. Quale è l'aiuto che può dare ILS a loro?

DC: ILS cerca di sostenere l'attività dei LUG sia fornendo risorse di supporto (come spazio web e mailing list) sia con servizi come la mappa nazionale dei LUG (LUGmap). Quello del rapporto tra l'associazione nazionale, cioè ILS, e i gruppi locali, cioè i LUG, è comunque un problema in gran parte aperto. I LUG sono realtà che nascono "dal basso" (ed è giusto, a mio avviso, che restino tali), a volte si costituiscono in associazione ma più spesso rimangono semplici gruppi informali, e sono un mondo piuttosto eterogeneo e variegato. Penso che le relazioni tra ILS e i LUG debbano essere rafforzate, nel rispetto della reciproca autonomia, perché una maggiore collaborazione potrebbe portare vantaggi a tutti e ci permetterebbe di essere più forti e più incisivi nella nostra azione e nel perseguimento dei nostri scopi. Il successo del Linux Day sta a dimostrare quello che è possibile realizzare se si agisce tutti insieme con un minimo di coordinamento, anziché in ordine sparso.

AG: ILS da anni ha avuto una forte tradizione di offrire risorse ai LUG. Spazio web, sottodomini, mailing-list, database, etc. Agli inizi degli anni '90 questo era molto importante perchè avere questi servizi per un LUG significava pagare a caro prezzo un "hosting". Quindi l'aiuto di ILS in questo periodo di gestazione dei LUG è stato molto importante, a mio avviso. Ora, a tanti anni di distanza, questo ha poco incisività perchè di spazi e servizi gratuiti ne esistono a migliaia, è facile costruirsi anche un proprio portale. ILS sta quindi pensando a nuove forme di sostegno ai LUG, la possibilità di creare sedi staccate di ILS, che abbiano una valenza legale è in corso di studio; potrebbe essere una delle possibili via con cui ILS potrebbe dare ancora ulteriore aiuto.

Credo che il Linux Day e tutto il Free Software in generale dimostrino come sia possibile attraverso Internet riuscire a coordinare in maniera propositiva centinaia di persone, cosa molto difficile da attuare nella vita di tutti i giorni. Se vogliamo questo è proprio alla base della "rivoluzione" che c'è dietro a Linux. Sarebbe una delle cose da far notare a chi vede Internet come covo di chissà quali loschi figuri o come mezzo per il coordinamento di gruppi di pedofili. Cosa ne pensate?

AG: Non vorrei sembrare banale ma io credo che questo sia solo frutto del peggiore giornalismo. Pur di vendere si generalizza qualsiasi cosa e si parla male di qualsiasi cosa generando disinformazione.

DC: Purtroppo è facile fare del sensazionalismo a mezzo stampa e TV, dipingendo Internet come un covo di pedofili, criminali, e "pirati informatici" (che i media si ostinano a chiamare "hacker", connotando negativamente, ed erroneamente, quel termine), e se arriva una rivendicazione con una lettera anonima ovviamente nessuno si sogna di accusare le poste, mentre se arriva via Internet scattano i titoloni. Internet è un mezzo bellissimo che ci apre enormi possibilità, e come tutte le cose può essere usata bene o male. Criminalizzare Internet è facile anche perché la cultura informatica e telematica è poco diffusa presso la popolazione, e anche per questo è fondamentale diffondere questa cultura.

Cosa ha in serbo ILS per il prossimo futuro? A quando il prossimo Linux Day?

DC: Quando abbiamo cominciato a pensare al Linux Day, circa un anno e mezzo fa, l'idea era quella di farne un appuntamento fisso. Visto il crescente successo e la soddisfazione sia nostra che dei LUG penso proprio che il terzo Linux Day si svolgerà regolarmente nell'autunno del 2003. Quanto ad altre iniziative, al momento non ho annunci da fare, ma come dicevo prima penso che la strada da percorrere sia quella di una più stretta collaborazione tra ILS e i LUG.

AG: Pensiamoci dopo :-) Ora vorrei qualche mese di vancanza... gli ultimi 60 giorni prima del "Linux Day" sono stati incredibilmente intensi... arrivavano e-mail per richiesta informazioni di continuo nonchè variazioni ai programmi, modifiche alla LUGmap (l'elenco di tutti i LUG presenti in Italia). Per ora quindi è prematuro qualsiasi cosa, tra breve raccoglieremo tutto il materiale prodotto durante il Linux Day e la rassegna stampa. Sicuramente è mia intenzione, come membro del consiglio direttivo di ILS, promuovere "anche" una giornata in cui tutti gli addetti ai lavori (ILS, LUG altre associazioni) si ritrovano intorno a un tavolo a parlare. Non so se quest'idea avrà un seguito o un successo ma potrebbe essere un buono spunto per creare ulteriorimente un momento di dialogo costruttivo prima del prossimo Linux Day.

Vi ringrazio calorosamente per la vostra disponibilità e per averci dato la possibilità di parlare con gli organizzatori della più grande manifestazione italiana a favore del Software Libero.

DC: Grazie a voi per averci dato un'opportunità in più per far conoscere la nostra attività, Linux e il software libero.

AG: Grazie a te del complimento!

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