L'abbassamento del costo dei dispositivi per la masterizzazione e relativi supporti ha portato a una grande diffusione di quest'ultimi. Spesso infatti questo tipo di memorizzazione si rivela la più economica e sicura. L'elevata capacità di un CD e la sua velocità di trasferimento dati lo rende tra l'altro particolarmente indicato per i backup. Con tale diffusione a Linux non poteva mancare il supporto per tali dispositivi.
Come già saprete esistono due tipi di supporti per la masterizzazione: i cosiddetti CD-R e CD-RW. I primi permettono di essere scritti una sola volta, non rendendo possibili eventuali modifiche, i secondi invece possono essere riutilizzati, dopo essere stati cancellati. Anche i dispositivi per la masterizzazione di tali supporti prendono il nome dal tipo di CD che supportano. Linux supporta tutti i modelli più recenti di masterizzatori sia SCSI che IDE/ATAPI. Nel primo caso sarà necessario avere correttamente configurato il proprio controller.
Se ciò non È stato fatto, niente paura ma sarà necessario ricompilare il kernel. Se avete invece un masterizzatore IDE sappiate che Linux È in grado di utilizzare tali device solo emulandoli come SCSI. Anche in tal caso sarà necessario ricompilare il kernel. In particolare sarà necessario abilitare le seguenti opzioni (sia che abbiate un CD-R SCSI che uno IDE):
Dalla sezione "SCSI support" abilitate:
- SCSI support
- SCSI CD-ROM support
- Enable vendor-specific extensions (for SCSI CDROM)
- SCSI generic support
Se avete un CD-R SCSI ricordatevi di scegliere il driver relativo al vostro controller da "SCSI low-level drivers"
Dalla sezione "File systems" abilitate:
- ISO 9660 CDROM file system support
- Microsoft Joliet CDROM extensions
Dalla sezione "Block devices" abilitate:
- Loopback device support
Quest'ultima opzione non È indispensabile però può essere molto utile per testare la corrette creazione di un'immagine.
Se avete un CD-R IDE dovrete abilitare (oltre alle precedenti) anche l'emulazione SCSI da: ATA/IDE/MFM/RLL support IDE, ATA and ATAPI Block devices
- SCSI emulation support
La scelta di abilitare come moduli o meno questi supporti spetta a voi. In genere i moduli sono più agevoli da trattare, avendo la possibilità di essere rimossi e aggiunti al volo.
Se avete un CD-ROM IDE, e abilitate sia la SCSI emulation che il supporto nativo per il CDROM IDE (da IDE, ATA and ATAPI Block devices ==> Include IDE/ATAPI CDROM support) tra i due verrà preferito il secondo. Quindi avete due possibilità:
1) non abilitare l'opzione "Include IDE/ATAPI CDROM support" nel kernel.
2) passare come parametro al kernel di non usare il masterizzatore come IDE, ma di emularlo. Per far questo abilitate entrambi i supporti nel kernel e aggiungete nel file /etc/lilo.conf: append="hdb=ide-scsi"
Il fatto di usare come SCSI entrambi i dispositivi permette di trattare tutti i masterizzatori allo stesso modo, usando lo stesso programma /dev/hdb /dev/scd0 /etc/fstab
Dopo aver ricompilato il kernel Come ricompilare il Kernel Linux immagini tracce audio /home/mario
Il programma più usato e valido per la copia di CD È cdrecord mkisofs cdda2wav
Prima di continuare accertiamoci che il kernel (dopo averlo ricompilato e riavviato) abbia correttamente "riconosciuto" il nostro masterizzatore. Scriviamo quindi:
lnxbox1:~# dmesg |less
e cerchiamo la parte riguardante i dispositivi SCSI (premete "q" per uscire da less).
Nel mio caso per esempio c'È:
SCSI subsystem driver Revision: 1.00scsi0 : SCSI host adapter emulation for IDE ATAPI devices
Vendor: WAITEC Model: SHUTTLE Rev: 2.2
Type: CD-ROM ANSI SCSI revision: 02
Detected scsi CD-ROM sr1 at scsi0, channel 0, id 1, lun 0
Che corrisponde al mio masterizzatore IDE. È bene prestare attenzione ai dati alla fine di quest'output, in particolare ai valori di channel, id e lun. Ci serviranno in seguito per identificare il nostro CD-R. Altro modo per riconoscere il nostro masterizzatore È utilizzare il programma cdrecord con l'opzione -scanbus
Ad esempio:
lnxbox1:~# cdrecord -scanbus
Vi fornirà delle preziose informazioni sulle periferiche SCSI riconosciute, dandovi anche bus, id e lun.
Questione di immagine
lnxbox1:~# dd if=/dev/scd0 of=cdimage.cd
In questo caso /dev/scd0
lnxbox1:~# readcd dev=0,1,0 f=cdimage.cd
Al posto di dev=0,1,0 mettete il bus, id e lun usati dal vostro masterizzatore (vedi quanto detto in precedenza). Dopo f= mettete il nome che volete dare all'immagine.
Se invece volete masterizzare dei file presenti sul vostro HD, dovrete ricorrere al programma mkisofs
lnxbox1:~# mkisofs -v -o cdimage.cd -a -R -m filedaescludere -V "VolumeCD" -P "Produttore" -p "Autore" /home/mario/cd
- -v
- -o cdimage.cd
- -a
- -R
Questo permetterà di poter mantenere invariate anche sul CD informazioni come permessi, owner e group, oltre che a nomi di file lunghi e una maggiore profondità delle directory. Queste specifiche però sono riconosciute solo da Linux, se volete potete usare, al posto di -R, -J che abilita le Joliet Extensions, compatibili con Windows e Linux. Al posto di -R potrebbe essere conveniente mettere -r, che assegna dei permessi meno restrittivi ai file.
- -m filedaescludere
- -V "VolumeCD"
- -P "Produttore"
- -p "Autore" /home/mario/cd
È possibile testare e "aprire" le vostre immagine "montandole" in una directory. Per far questo usate:
/mnt/loop
Estrazione di tracce audio cdda2wav
lnxbox1:~# cdda2wav -D0,0,0 -t traccia_di_inizio+traccia_finale -B -x
- -D0,0,0
- -t traccia_di_inizio+traccia_finale
- -B
- -x
A questo punto siamo pronti a scrivere un cd.
Masterizzare Se dobbiamo semplicemente copiare un CD di dati partendo da un'immagine precedentemente creata, la sintassi di cdrecord È la seguente:
- -v
- -dev=0,1,0
- -eject
- -speed=x
- -data cdimage.cd
Se invece vogliamo creare dei cd misti (dati e audio) possiamo dare anche l'opzione -audio fileaudio1.wav fileaudio2.wav ecc. Per esempio:
Scriverà un cd con una traccia dati e due tracce audio.
Se invece si tratta solo di un CD audio, possiamo omettere l'opzione -data cdimage.cd
lnxbox1:~# cdrecord -v -dev=0,1,0 -speed=x -eject -audio audio*.wav
Masterizzerà un CD di sole tracce audio usando tutti i file il cui nome inizia per audio aventi estenzione .wav, presenti nella directory corrente.
Se disponete di MP3 che volete convertire in CD audio potete usare il seguente script:
for I in *.mp3 do mpg123 -s $I | cdrecord -dev=0,0,0 -audio -pad -swab -nofix - done cdrecord -fix
L'opzione -nofix
ATTENZIONE!
Un'altra opzione interessante È -dummy simulazione -blank=fast -blank=all
lnxbox1:~# cdrecord -v -dev=0,1,0 -dummy -blank=fast -speed=8 -data cdimage.cd
Cancellerà il CD riscrivibile e passerà a scriverci sopra solo dopo aver fatto una simulazione.
Esiste anche la possibilità di creare copie al volo dei propri CD utilizzando per esempio un'altro lettore CD. In tal caso mettete un CD vergine nel masterizzatore e il CD che volete copiare nel lettore e scrivete:
lnxbox1:~# cdrecord -v -dev=0,1,0 -isosize /dev/scd0
-isosize /dev/scd0
Per concludere frontend X-CD-Roast GCombust Gnome Toaster
Un ultimo consiglio: prima di masterizzare assicuratevi che non vi siano processi "mangia-risorse
lnxbox1:~# /etc/init.d/anacron stop lnxbox1:~# /etc/init.d/crond stop
Una volta terminata la scrittura dei CD potete ricaricarli con:
lnxbox1:~# /etc/init.d/anacron start lnxbox1:~# /etc/init.d/crond start
Detto questo non mi rimane altro che augurarvi: Buona Masterizzazione!