Nessun risultato. Prova con un altro termine.
Guide
Notizie
Software
Tutorial

Da Windows a Linux: 10 applicazioni alternative

Dal peer to peer agli strumenti di backup, dal fotoritocco ai software per i video: 10 applicazioni per chi passa da Windows a Linux
Dal peer to peer agli strumenti di backup, dal fotoritocco ai software per i video: 10 applicazioni per chi passa da Windows a Linux
Link copiato negli appunti

Passare da Windows a Linux significa in molti casi dover abbandonare le
proprie applicazioni ed andare alla ricerca di alternative in grado di
rispondere alle proprie esigenze. In questo articolo analizzeremo 10 categorie
di software, proponendo per ciascuna un'alternativa per Linux all'applicazione
maggiormente utilizzata in ambienti Windows.

Ufficio: da MS Office a Libreoffice

La principale alternativa per Linux a Microsoft Office è sicuramente
OpenOffice.org, le cui sorti hanno voluto una scissione tra il gruppo di
volontari che ne hanno curato a lungo lo sviluppo e Oracle, azienda che ha
recentemente acquisito Sun, l'azienda che aveva dato il via alla nascita di
OpenOffice. Dalla separazione è nato
LibreOffice
.

Figura 1: LibreOffice
(clic per ingrandire)

A differenza di MS Office, LibreOffice può annoverare tra le sue
caratteristiche la possibilità di essere
installato ed utilizzato in maniera del tutto gratuita
. I file di
installazione sono scaricabili dal sito ufficiale del progetto, con versioni
localizzate anche in lingua italiana. I principali componenti di LibreOffice
sono:

  • Writer, utile per scrivere
    documenti di testo e formattarli a seconda delle proprie esigenze;
  • Calc, che permette di realizzare
    fogli elettronici in perfetto stile Excel;
  • Impress, per creare presentazioni
    multimediali;
  • Draw, un pacchetto grafico utile a
    creare semplici immagini esplicative;
  • Base, un sistema per la gestione
    di database locali;
  • Math, uno strumento che permette
    di scrivere formule matematiche in maniera intuitiva.

Chi ha già avuto una qualche esperienza d'uso di OpenOffice non troverà
certamente difficoltà nell'ambientarsi con LibreOffice: l'interfaccia grafica,
così come ogni altra funzionalità, riprende quelle già viste nella suite ora
nelle mani di Oracle. Più difficoltà, soprattutto nell'interfaccia, avrà chi
dovesse invece passare da Microsoft Office a LibreOffice,, anche se potrà
ritrovare molte delle funzioni cui è abituato anche nel software open source. I
formato dei file creati da LibreOffice seguono lo standard
OASIS OpenDocument
, ma è possibile sia leggere che creare file seguendo i
più comuni formati di Microsoft Office.

Tra le principali caratteristiche figurano la possibilità di installare
componenti aggiuntivi

in grado di implementare nuove funzionalità, un
correttore ortografico
dotato di dizionario della lingua italiana e un
gestore delle macro

che permette di eseguire operazioni ripetute in maniera automatica.

Fotoritocco: da Photoshop a Gimp

Il più celebre programma di fotoritocco disponibile per ambienti Windows è
certamente Photoshop: l'applicazione sviluppata da Adobe è utilizzata in tutti i
settori, sia a livello amatoriale che professionale, grazie alla vasta gamma di
funzionalità disponibili. Photoshop non risulta essere però compatibile con
Linux e proprio per questo motivo alcuni anni fa è nato
Gimp
, un'alternativa ai principali software di grafica e fotoritocco
rilasciato con licenza open source e disponibile per tutte le principali
distribuzioni.

Figura 2: Gimp
(clic per ingrandire)

L'interfaccia grafica di Gimp ricalca fortemente quella di Photoshop: sul
lato sinistro gli strumenti più importanti quali pennelli, tool di ritaglio e
selezione,secchiello, gomma e quant'altro; sul lato destro un riquadro con il
quale gestore la storia delle operazioni eseguite, i livelli ed altri parametri;
al centro, nella barra degli strumenti, alcune voci che permettono di accedere
ad ulteriori opzioni di personalizzazione e modifica delle immagini. Tra queste,
una delle più celebri è rappresentata dai
filtri
: anche in Gimp è possibile applicare filtri di vario genere alle
immagini, per creare effetti altrimenti impossibili. Molti dei filtri presenti
in Adobe Photoshop fanno capolino in Gimp, talvolta con nome diverso ma in
sostanza offrendo le stesse funzioni.

Una delle più evidenti caratteristiche di questo software è l'organizzazione
dell'interfaccia, che risulta divisa in tre finestre diverse. L'arrivo della
versione 2.8 introdurrà la possibilità di visualizzare in un'unica finestra
tutte le diverse aree: il suo rilascio è atteso per i prossimi mesi, anche se lo
sviluppo procede a rilento a causa di alcuni intoppi. L'elenco dei tipi di file
supportati racchiude la maggior parte dei formati più comunemente diffusi nel
mondo digitale, permettendo inoltre la modifica di immagini in
diversi formati RAW
.

Editing video: OpenShot

Il panorama dei software di editing video per Linux risulta denso di
soluzioni interessanti, ognuna con i propri pregi ed i propri difetti. Tra
queste, una delle più apprezzate è OpenShot,
un editor video non lineare. Dotato del supporto a numerosi codec e standard
multimediali, è in grado di rappresentare un'alternativa completa ai più celebri
software di video editing disponibili per ambienti operativi Windows. Il termine
non lineare
sta a significare, in sostanza, che opera senza andare ad
intaccare quelle che sono le fonti originali da cui si è partiti: per questo
motivo, con OpenShot è possibile tagliare, copiare ed incollare porzioni di
filmati o modificarne alcuni aspetti con la possibilità di non perdere il file
di origine così com'era prima delle operazioni di editing.

Figura 3: OpenShot
(clic per ingrandire)

OpenShot

Scritto in Python, presenta un'interfaccia grafica piuttosto semplice da
utilizzare, con le tradizionali barre temporali poste nella parte inferiore
dell'applicazione ed un comodo spazio per la gestione dei file coinvolti nelle
operazioni. Tra le altre funzionalità di OpenShot troviamo il supporto a
numerosi formati di file (audio, video ed immagini), la possibilità di
aggiungere watermarks o
effetti speciali
alle proprie creazioni, uno strumento di zoom digitale
dei filmati e la gestione delle operazioni di drag&drop tramite la timeline.

Dotato dell'integrazione con l'ambiente desktop GNOME, OpenShot permette poi di
aggiungere titoli personalizzati alle composizioni, di creare effetti slowmotion
e più in generale di modificare la rapidità di esecuzione delle tracce video, di
mixare e modificare i brani aggiunti come sottofondo musicale ai video e di
esportare il tutto utilizzando lo standard HD
per dare un ulteriore tocco di qualità all'elaborato.

Apprezzato anche da utenti di altre piattaforme,
Firefox

è sicuramente il nome più conosciuti da tutti gli utilizzatori di distribuzioni
GNU/Linux per quanto concerne la navigazione web. Completo, affidabile e ricco
di funzionalità, il browser sviluppato da Mozilla ha avuto una rapida evoluzione
nel corso degli ultimi anni, culminata con la conquista del trono di browser più
usato dagli utenti europei. Rilasciato con licenza open source e dunque
pienamente compatibile con i principi di base del mondo Linux, Firefox permette
di navigare in rete in maniera sicura e comoda, offrendo ai propri utenti tutti
i più importanti strumenti in grado di arricchire l'esperienza del web.

Figura 4: Firefox
(clic per ingrandire)

Firefox

Uno dei talloni di Achille che ha penalizzato negli ultimi
anni gli utenti Linux intenzionati ad utilizzare Firefox è stata la differenza
di prestazioni della versione del browser per il pinguino rispetto alla
controparte per Windows. Tale situazione è però sensibilmente migliorata con le
versioni 3.5 e 3.6 e sembra destinata ad offrire importanti nuovi scenari con
l'arrivo dell'edizione 4
dell'applicazione, attesa per il prossimo mese di febbraio e ricca di novità tra
cui spiccano un nuovo motore per la gestione di JavaScript, un sistema per la
gestione dei plugin rivisto e migliorato, prestazioni fortemente migliorate sia
nel funzionamento del browser che nell'apertura delle pagine web ed il supporto
all'accelerazione hardware tramite WebGL.

Messaggistica istantanea: Pidgin

Uno dei client di messaggistica istantanea più apprezzati del panorama Linux
è certamente Pidgin. Nato con il nome di
Gaim come uno dei primi software in grado di fornire tali funzionalità agli
utenti Linux si è rapidamente evoluto fino a diventare un'applicazione completa
e funzionale, in grado di supportare numerosi protocolli di comunicazione: da
MSN
a Yahoo Messenger, da
IRC
a XMPP (in particolare Google
Talk), da Skype alla chat di
Facebook
, passando per altri nomi che completano l'elenco e con la
possibilità di gestire più account contemporaneamente.

Figura 5: Pidgin
(clic per ingrandire)

Pidgin

Dotato di un'interfaccia molto simile ai principali software di
messaggistica, Pidgin permette di eseguire tutte le più importanti operazioni
disponibili tramite i client ufficiali disponibili per altre piattaforme di
lavoro. Uno dei difetti presenti è la necessità di un quantitativo leggermente
superiore di risorse rispetto ad altri software dello stesso settore, anche se
nella maggior parte dei casi il funzionamento di Pidgin risulta essere
spiuttosto fluido.

Tra le altre caratteristiche troviamo la possibilità di installare
componenti aggiuntivi

volti ad arricchire ulteriormente la gamma di strumenti già disponibili:
dall'archiviazione dei log delle conversazioni all'integrazione di un apposito
sistema di notifica degli eventi, dalla possibilità di far interagire Pidgin con
alcuni riproduttori multimediali all'introduzione di un sistema per la
visualizzazione di filmati all'interno della finestra di conversazione. L'elenco
dei plugin non si ferma però qui e tramite il sito ufficiale del progetto sono
disponibili numerosi altri pronti per essere scaricati ed installati.

Riproduttori multimediali: Banshee

Uno dei più interessanti e completi software per la multimedialità è
certamente Banshee. Basato sulle
librerie grafiche GTK# e scritto interamente in Mono, Banshee ricorda molto da
vicino la celebre applicazione iTunes sviluppata da Apple per ambienti Windows e Mac. Semplice, leggero e comodo, è un riproduttore musicale di tutto rispetto, dotato inoltre di una serie di caratteristiche che semplificano numerose operazioni.

Figura 6: Banshee
(clic per ingrandire)
Banshee

Tra queste spicca la possibilità di
sincronizzare dispositivi esterni
con la propria libreria musicale: i
lettori MP3 supportati sono numerosi, ed in pochi click si possono trasferire
numerosi brani da poter ascoltare poi in un qualunque momento. Aggiungendo
un'intera cartella al catalogo musicale si permette a Banshee di controllarne
automaticamente ogni aggiornamento e di apportare le dovute modifiche alla
libreria, che può essere organizzata secondo diversi criteri: brani, album,
autori, anno di pubblicazione, genere e altri ancora. L'integrazione con servizi
quali Last.fm fornisce un tocco social al software, mentre il supporto ai podcast lo trasforma in una vera e propria stazione musicale in grado di riprodurre anche radio in streaming tramite la rete.

Non manca poi la possibilità di scaricare
automaticamente informazioni aggiuntive
su brani ed autori, come ad
esempio le copertine degli album o i testi delle canzoni, grazie
all'integrazione con una serie di portali e servizi dedicati alla musica. Nel
caso in cui sia già presente un catalogo musicale in un altro riproduttore è
possibile effettuarne l'importazione in Banshee, così come è possibile
riprodurre CD musicali. Anche in questo caso figura poi un sistema per
l'installazione di componenti aggiuntivi realizzati dalla comunità Linux, il cui scopo è quello di dotare Banshee di nuove funzioni.

Posta elettronica: Thunderbird

La posta elettronica è sicuramente uno dei canali di comunicazione più
utilizzati del web. Per gestire i propri account email in tutta libertà con la
propria distribuzione Linux è disponibile
Thunderbird
, prodotto realizzato da Mozilla, così come il già citato
browser Firefox, del quale riprende alcun tratti estetici ed alcune
caratteristiche. Giunto alla versione 3, Thunderbird ha compiuto importanti
passi in avanti negli ultimi anni: semplice, veloce e snello, il client email
targato Mozilla si propone come principale soluzione nel mondo delle email per
Linux.

Figura 7: Thunderbird
(clic per ingrandire)

Thunderbird

Come nel caso di Firefox, anche con Thunderbird è possibile installare
componenti aggiuntivi

per implementare nuove funzionalità, migliorare la gestione della posta
elettronica e garantire un livello di sicurezza ancora più elevato. Molti dei
menù di configurazione dell'applicazione ricalcano quelli già visti nel browser
del panda rosso, con il quale risulta essere integrato sotto alcuni aspetti.
L'interfaccia grafica si presenta divisa in due zone distinte: nell'area di
sinistra è possibile passare da un account email all'altro; nell'area di destra
è possibile invece navigare all'interno delle email ricevute, visualizzare il
loro contenuto, ed accedere ad una serie di strumenti per l'inoltro, la
risposta, o la cancellazione di ogni singolo messaggio.

Un sistema di ricerca integrato permette di filtrare le email ricevute in
base ad oggetto, mittente, data ed altri parametri utili a rintracciare un
preciso messaggio. I protocolli supportati per la creazione di un nuovo account
sono IMAP
e POP, con la possibilità di affidare
all'applicazione il compito di rilevare l'indirizzo del server fornito dal
proprio provider inserendo esclusivamente l'indirizzo email e la password di
accesso. In pochi click è possibile creare nuovi messaggi, aggiungere o
scaricare allegati, gestire la rubrica dei contatti e organizzare i propri
impegni grazie ad un apposito strumento per la gestione del calendario.

Peer to peer: Transmission

Il download dei file attraverso la rete rappresenta un'attività molto
frequente: i protocolli e gli strumenti disponibili sono numerosissimi e il
mondo Linux ha da sempre apprezzato le potenzialità offerte da Torrent. Uno dei
più importanti client Torrent per il pinguino è
Transmission
, nato pochi anni fa ma candidatosi subito ad un posto di
primo piano, al punto che gli sviluppatori di diverse distribuzioni hanno deciso
di adottarlo in qualità di client Torrent ufficiale.

Figura 8: Transmission
(clic per ingrandire)

Transmission

Grazie a Transmission è possibile dunque avviare il download di file in
formato .torrent, impostandone la cartella di destinazione ove verranno
posizionati i file al termine del download. Il menù di configurazione
dell'applicazione permette inoltre di personalizzare il comportamento del
client: è possibile, ad esempio, impostare un
limite massimo per la banda
in entrata o in uscita, permettendo dunque di
non saturare tutta quella a disposizione per continuare la navigazione senza
intoppi. Per gestire i download e gli upload avviati è possibile accedere ad un'interfaccia
web
tramite il proprio browser: tale funzionalità risulta particolarmente
comoda nel caso in cui si abbia la necessità di controllare da remoto lo stato
delle operazioni, collegandosi all'indirizzo IP del proprio computer da una
qualunque postazione.

Una delle più importanti caratteristiche di Transmission è il bassissimo
quantitativo di risorse hardware utilizzate durante il suo funzionamento, il che
lo rende un'applicazione idonea ad un uso su di un ampio range di computer.
L'interfaccia grafica risulta perfettamente integrata con l'ambiente desktop
GNOME, in particolar modo con il sistema di notifiche dello stesso. Tra le altre
funzionalità realizzate dagli sviluppatori trovano luogo un sistema per la
gestione delle connessioni criptate e dei cosiddetti link magnetici.

Backup: Déjà Dup

Déjà Dup è una semplice e leggera
applicazione per effettuare copie di backup dei
propri file

in piena sicurezza, con un'interfaccia grafica basata sulle librerie GTK+ e
semplice da utilizzare. Tale interfaccia si presenta mirata all'essenzialità, e
priva di particolari inutili: dopo aver avviato l'applicazione, infatti, ci si
troverà di fronte ad una finestra che presenta due soli pulsanti, uno per il
ripristino dei dati precedentemente salvati, e l'altro per l'operazione inversa,
ovvero per iniziare il processo di backup dei file.

Figura 9: Déjà Dup
(clic per ingrandire)

Déjà Dup

Tramite la barra degli strumenti è possibile accedere ad un piccolo menu di
configurazione, che permette di impostare i parametri per il backup automatico:
in questo modo è possibile scegliere quali cartelle includere nel backup, quali
invece escludere, il percorso di salvataggio dei file, che possono anche essere
compressi in un unico comodo archivio e la periodicità dei
backup automatici
, per fare in modo che sia Déjà Dup a preoccuparsi di
controllare le operazioni da effettuare ad intervalli regolari.

Una funzionalità interessante è quella per il
backup incrementale
: dopo aver effettuato un primo backup di una
cartella, tramite questo strumento Déja Dup controllerà quali sono stati i
cambiamenti apportati alla cartella di origine, che verranno trasferiti nel file
o nella directory di backup, senza copiare inutilmente più volte file che non
hanno subito modifiche. Tra le altri caratteristiche di questo software troviamo
la possibilità di caricare i file salvati sul proprio account Amazon S3 o su un
server remoto tramite SSH, un'icona di notifica posizionata nel pannello di
GNOME che avverte ogni qual volta viene effettuata un'operazione ed uno
strumento per cifrare i dati salvati.

Programmazione: Eclipse

Chiudiamo questa rassegna di software alternativi per Linux con la
programmazione, offrendo uno degli IDE più interessanti in circolazione.
Eclipse
è una piattaforma di sviluppo che vanta tra i suoi fondatori e
sostenitori colossi del calibro di HP, Intel e IBM, riuniti, insieme ad altre
aziende del settore informatico e tecnologico, sotto il nome di Eclipse
Foundation. Tra i principali linguaggi che contraddistinguono questo IDE vi sono
C++
, PHP,
XML
, Python,
Ruby
e Java. Quest'ultimo, poi, è
alla base dell'intera applicazione, la cui interfaccia grafica è fondata sulle
librerie grafiche SWT, che rendono l'intero ambiente notevolmente più snello e
leggero.

Figura 10: Eclipse
(clic per ingrandire)

Eclipse

La struttura di Eclipse risulta basata su numerosi plugin aggiuntivi, che
permettono di supportare i diversi linguaggi citati ed altri ancora, estendendo
inoltre le funzionalità di questo eccellente strumento. In particolare, una
delle più apprezzate dai programmatori è quella che integra il supporto al
sistema Subversion, largamente utilizzato nello sviluppo di applicazioni per il
mondo Linux e non solo. Nel complesso, Eclipse include moltissime
caratteristiche in grado di qualificarlo tra gli IDE di alto livello, risultando
allo stesso tempo non troppo complesso da utilizzare.

Ti consigliamo anche