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Installare MongoDB sui principali sistemi operativi, da Windows a Linux: ecco come fare.
Installare MongoDB sui principali sistemi operativi, da Windows a Linux: ecco come fare.
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MongoDB è un prodotto open source e in quanto tale viene fornito sia sotto forma di file binari sia con i sorgenti compilabili. L'installazione con i binari è la via più breve per installare MongoDB sulla propria macchina di sviluppo.

Per prima cosa bisogna scaricare il pacchetto d'installazione dal sito ufficiale. Troviamo la disponibilità dei pacchetti per i principali sistema operativi: Windows, Linux, Solaris e Mac OS X. Vedremo come installarlo sui primi tre, mentre per Mac OS X si faccia riferimento alla guida ufficiale.

Installare MongoDB su Windows

L'installazione per Windows è semplice se si sceglie di scaricare il pacchetto .msi. Dopo aver scaricato (circa 130 MB) e avviato l'installer, apparirà un wizard che permette di scegliere i componenti da installare.

Figura 1. Scegliere i componenti (click per ingrandire)

Wizard che permette di scegliere I componenti da installare

L'installazione standard prevede: il server (mongod), il client, strumenti di monitoraggio e strumenti per importare ed esportare dati. Il router (mongos) è lo strumento che permette di effettuare lo sharding.

Scegliamo di installare tutto e andiamo avanti. Dopo qualche minuto l'installazione è terminata, quindi possiamo lanciare MongoDB server. L'eseguibile da lanciare è mongod.exe che si trova nella sottocartella bin nel percorso di installazione di MongoDB, ma prima dobbiamo creare una cartella per memorizzare i file del database. Apriamo dunque un prompt dei comandi in modalità amministratore e creiamo una cartella:

C:\> mkdir mongodata

Quindi possiamo avviare il server:

C:\> "C:\Programmi\MongoDB 2.6 Standard\bin\mongod.exe" --dbpath C:\mongodata

Ovviamente il percorso dell'eseguibile mongod.exe dipende dal percorso in cui abbiamo scelto di installare MongoDB.

Se tutto è andato a buon fine vedremo una schermata come la seguente, che ci indica che il server è avviato e su quale porta è in ascolto.

Figura 2. MongoDB server avviato (click per ingrandire)

MongoDB server avviato

Per interagire con il nostro server abbiamo bisogno ovviamente di un client. La client console si chiama mongo.exe e si trova nello stesso percorso del server. Avviamo dunque un altro prompt dei comandi e lanciamo:

C:\> "C:\Programmi\MongoDB 2.6 Standard\bin\mongo.exe"

Se la connessione va a buon fine, verrà visualizzato un messaggio di benvenuto come il seguente:

Figura 3. Messaggio di benvenuto del client (click per ingrandire)

Messaggio di benvenuto mostrato dal client mongodb

Linux

L'installazione su Linux dipende dal tipo di pacchetti (.rpm o .deb) supportati dalla distribuzione che vogliamo utilizzare. In ogni caso dovremo installare i pacchetti di mongodb:

Pacchetto Descrizione
mongodb-org-server corrisponde al server MongoDB
mongodb-org-mongos contiene il router, necessario per effettuare lo sharding
mongodb-org-shell contiene il client, necessario per accedere a MongoDB
mongodb-org-tools strumenti per varie attività: importazione, monitoraggio, etc.
mongodb-org contiene tutti i pacchetti

Si consiglia di installare mongodb-org, cioè tutti i pacchetti appena elencati, in base al tipo di pacchetti supportati dalla distribuzione utilizzata. Ad esempio, su Ubuntu possiamo utilizzare apt:

> sudo apt-get install -y mongodb-org

A questo punto MongoDB è installato, ed è stato creato l'utente mongodb con i privilegi per scrivere i propri files in /var/lib/mongodb e i log in /var/log/mongodb. Se si vogliono modificare queste impostazioni bisogna modificare il file /etc/mongodb.conf, come indicato nella prossima sezione.

Linux senza pacchetti e Solaris

Se, invece, la distribuzione Linux non supporta pacchetti .rpm o .deb, o per installare MongoDB su Solaris, è necessario scaricare tutto il tarball, scompattarlo nel consueto modo:

> tar -zxvf mongodb-sistemaoperativo-versione.tgz

quindi copiare i file nella in cui vogliamo installare MongoDB. Ad esempio se vogliamo installarlo in /usr/local/bin, dobbiamo copiare tutti i file con il seguente comando:

> cp mongodb-sistemaoperativo-versione/bin/* /usr/local/bin

A questo punto, MongoDB è installato ma non configurato, e quindi userà i parametri built-in per le cartelle dei file del database: /data/db.

Configurazione

Per configurare MongoDb bisogna agire sul file /etc/mongodb.conf. Prima di avviare il nostro server, vediamo quali sono le principali impostazioni presenti nel file.

Campo Descrizione
systemLog.path Percorso dei file di log
systemLog.destination Tipo di destinazione per il log. Indicare <code>syslog</code> o <code>file</code>
net.port Porta utilizzata dal server
storage.dbPath Percorso dei file contenenti il database
storage.directoryPerDB Booleano che indica se usare una directory per ogni DB. Abilitando questa impostazione è possibile fare in modo che MongoDB scriva e legga da diversi dischi rigidi contemporaneamente migliorando le performance globali e la quantità di spazio disponibile.

Vedremo altre impostazioni nelle prossime lezioni, quando ci saranno utili. Per avviare il server non ci resta che avviare il comando mongod. Su Ubuntu, se abbiamo lasciato tutte le impostazioni e i permessi sui file di default, basterà eseguire:

> sudo service mongod start

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