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Skype 2 per Linux

Linux non è più la pecora nera nella testa degli sviluppatori di Skype. La versione 2.0, anche se in versione beta, introduce la videochiamata e diverse altre migliorie anche per gli utenti del pinguino
Linux non è più la pecora nera nella testa degli sviluppatori di Skype. La versione 2.0, anche se in versione beta, introduce la videochiamata e diverse altre migliorie anche per gli utenti del pinguino
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Con una connessione a banda larga, una webcam e un software capace di mostrarci la persona con la quale stiamo parlando è facilissimo mantenere i contatti con persone in tutto il mondo. Il più celebre programma in questo ambito è, di certo, Skype, che raggiunge livelli di eccellenza grazie alla sua semplicità d' uso congiunta alle buone prestazioni che riesce a fornire ai propri utenti. Qualche mese fa il team che lavora a questo programma ha voluto fare agli utenti Linux un bel regalo: ha rilasciato la versione beta di Skype 2.0 per Linux con la possibilità di effettuare videochiamate dalla propria Linuxbox.

Skype è un' applicazione gratuita - oggi di proprietà del colosso mondiale delle aste online eBay - di messaggistica istantanea e di VoIP. Grazie a Skype è possibile inoltre utilizzare una webcam per effettuare una vera e propria videochiamata, così da poter stabilire un contatto visivo con il nostro interlocutore. Fino ad ora, però, gli utenti GNU/Linux sono stati privati di tale possibilità, in quanto nella versione di Skype per il pinguino non era presente questa caratteristica.

Con questa versione, quindi, sarà possibile utilizzare Skype 2.0 con una semplice webcam e vedere i nostri amici sparsi per il mondo dalla propria scrivania. I requisiti minimi richiesti da Skype 2.0 sono veramente esigui, in quanto basta un computer con un processore da almeno 1Ghz, 256Mb di RAM, 20Mb di spazio libero sul proprio hard disk, una scheda video con supporto Xv, oltre che, ovviamente, webcam e microfono.

L'introduzione della videochiamata non è l'unica novità della nuova versione di questo software. Skype 2.0 porta con sé anche tante altre piccole caratteristiche, come quella di poter avere a tutto schermo l' immagine del nostro interlocutore, nuovi menu di dialogo grazie ai quali possono essere impostate diverse opzioni per le periferiche da utilizzare e altre caratteristiche elencate nell' annuncio ufficiale. Ma c'è altro: con questa versione è possibile ora scegliere di rispondere automaticamente alle chiamate che si ricevono e sono stati risolti numerosi problemi presenti già nella versione precedente, soprattutto inerenti blocchi improvvisi del programma.

Nel mese di Dicembre inoltre è stato ufficializzato un nuovo aggiornamento, che ha risolto tanti altri errori che erano passati inosservati agli occhi degli sviluppatori. Trattandosi di una versione beta, comunque, molto probabilmente verranno riscontrati ancora alcuni problemi e malfunzionamenti, che verranno risolti dal gruppo di sviluppo nel corso del tempo.

Al momento, i problemi già noti riguardano soprattutto webcam con driver Uvc e schede video ATi facenti uso dei driver fglrx. Sul forum di discussione ufficiale è disponibile una sezione creata appositamente per gli utenti GNU/Linux, grazie alla quale si può ricevere assistenza da altri utenti o anche dagli sviluppatori ufficiali. Inoltre, esiste una pagina ufficiale attraverso la quale è possibile seguire lo sviluppo di Skype 2.0 per Linux, con relativi nuovi rilasci, problemi riscontrati e risolti.

Skype 2.0 è disponibile per tutte le distribuzioni GNU/Linux. Ha bisogno delle librerie C in versione 2.4, delle librerie grafiche Qt, non necessarie se lo si installa in un ambiente desktop KDE in quanto già presenti, Dbus 1.0.0, lo strumento grazie al quale diverse applicazioni possono dialogare tra di loro scambiandosi informazioni, e le librerie sonore libasound 1.0.12. Tutte queste applicazioni sono disponibili per ogni distribuzione Linux, per cui non esistono limitazioni per l' uso di Skype 2.0 su questo tipo di piattaforma.

Nel sito ufficiale di Skype sono presenti pacchetti per le più famose distribuzioni GNU/Linux, da Debian a Ubuntu, passando per Fedora, CentOS, OpenSuSE e tante altre, oltre che i pacchetti binari già compilati, nell' evenienza che gli altri pacchetti non dovessero funzionare, pronti per il download e la successiva installazione sul proprio computer.

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