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Linux e MS Silverlight

La tecnologia di Microsoft per le applicazioni Web multimediali sbarca su Linux: vediamo come funziona Moonlight
La tecnologia di Microsoft per le applicazioni Web multimediali sbarca su Linux: vediamo come funziona Moonlight
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Microsoft è stata da sempre molto attenta al settore della programmazione e della progettazione web: sono diversi, infatti, gli strumenti messi a disposizione dall'azienda di Redmond, che permettono a programmatori e sviluppatori di realizzare applicazioni sempre più potenti. Il colosso creato da Bill Gates nel lontano 1975 ha sempre posseduto la leadership in numerosi settori, ed è per tornare ai vertici della programmazione web-oriented che è stato rilasciato Silverlight, la risposta al predominio di Adobe, il cui prodotto Flash è diventato ormai una delle tecnologie più apprezzate ed utilizzate.

Silverlight è un ambiente di sviluppo tesa a fornire un comodo e potente strumento per l'utilizzo e la realizzazione di applicazioni per il mondo del web, le cosiddette Rich Internet Applications. Grazie a questi software è possibile godere di un notevole grado di interattività tra l'utente e la stessa applicazione, ed il tutto è in grado di funzionare senza alcun processo di installazione su disco fisso. Su ICTv, la WebTv di HTML.it, è presente un video di introduzione a Silverlight.

Il progetto Silverlight è stato sviluppato su due binari paralleli, che hanno portato a due edizioni differenti della potente tecnologia Microsoft. La versione 1.0, mirata soprattutto alla gestione dei contenuti multimediali, quali video, audio e presentazioni, si occupa dell'aspetto del design delle applicazioni; Silverlight 1.0, inoltre, permette un'ottima interazione con JavaScript, ed è in grado di effettuare streaming video. Dalla versione 2.0, poi, Silverlight supporta anche diverse tecnologie e linguaggi tipici del framework Microsoft .NET.

Figura 1: Silverlight su Linux (1)

Tutto ciò che è necessario per tuffarsi nel mondo di Silverlight è un semplice plug-in per il proprio browser preferito, installabile in pochi click e subito pronto per mettersi al lavoro. Il lavoro del team Microsoft, purtroppo, è stato indirizzato quasi esclusivamente in verso opposto al mondo Linux: Silverlight, infatti, è supportato a pieno solo da Windows e Mac OS, sviluppato da Apple. Gli utenti del pinguino, però, sono abituati a non scoraggiarsi di fronte a situazioni del genere, in quanto il mondo dell'Open Source è in grado di acquisire qualsiasi strumento in brevissimo tempo.

Ciò è accaduto anche con Silverlight, che è diventata un'applicazione disponibile anche per Linux: da tempo, infatti, esiste una stretta collaborazione tra Microsoft e Novell, altra azienda operante nel mondo dell'informatica e realizzatrice della distribuzione GNU/Linux OpenSUSE. Tale collaborazione ha portato, grazie soprattutto al duro lavoro di Miguel de Icaza, alla nascita di Moonlight, versione per Linux di Silverlight.

Tale strumento è basato sul progetto Mono, che ha proprio lo scopo di rendere disponibili le tecnologie .NET di Microsoft in Linux. Moonlight, al momento in cui viene redatto questo articolo, supporta a pieno la versione 1.0 di Silverlight, mentre la 2.0 è ancora allo stato embrionale di pre-alpha. Secondo le parole dello stesso autore, Moonlight può essere installato in due maniere diverse: la via tradizionale prevede una semplice installazione di un plug-in all'interno del browser; la seconda, invece, è caratterizzata dalla compilazione dei sorgenti dell'applicazione, ma anche dalla possibilità di aggiungere codec multimediali.

Il metodo di installazione tradizionale di Moonlight è molto semplice: è necessario, come prima operazione, scaricare il plug-in in formato .xpi dalla pagina ufficiale del progetto. Il processo di installazione è identico a quello di un normale plug-in, ed i browser supportati sono diversi. Una volta installato, è sufficiente riavviare il browser per avere Moonlight perfettamente funzionante in tutte la sua potenza. Chiunque voglia invece compilare Moonlight da sorgenti, può utilizzare l'archivio tarball disponibile sui server Novell, oppure scaricare l'ultima versione disponibile tramite svn.

È possibile mettere subito alla prova Moonlight con diversi siti: gli stessi sviluppatori ne hanno creato una lista molto ampia, contenente anche informazioni in merito al livello di supporto che Moonlight ha verso questi. È possibile, dunque, vedere immediatamente quali sono le potenzialità di questo strumento: si va dal semplice visualizzatore di informazioni riguardanti il meteo a gallerie fotografiche più o meno complesse, passando per applicazioni in grado di fornire una sorta di quaderno sul quale scrivere testo a piacere e tanti altri strumenti.

Figura 2: Silverlight su Linux (2)

Le prestazioni di Moonlight, al momento, sembrano essere discrete: effettuando un test della versione 1.0, su una macchina con processore Intel Core 2 Duo E6300 1.86Ghz, 1Gb di RAM, e scheda video nVidia GeForce 7300GT e con browser Mozilla Firefox 3.0, la visualizzazione e l'utilizzo di applicazioni targate Silverlight è stata piuttosto fluida e priva di particolari problemi. Il suo funzionamento può essere ancora migliorato, ma fino ad ora il lavoro svolto da de Icaza e dai suoi collaboratori è stato davvero buono.

Grazie alla realizzazione di Moonlight, Microsoft può davvero sperare che questo suo potente e versatile strumento possa diffondersi in maniera ampia su tutte le piattaforme di lavoro: l'intento è quello di rendere Silverlight uno degli strumenti di programmazione orientata al mondo del web più apprezzati, e il colosso statunitense farà di tutto per ottenere ciò. C'è da discutere, però, una questione spinosa: il mondo dell'Open Source, infatti, non ha mai visto di buon occhio le iniziative di Microsoft, soprattutto quando quest'ultima ha cercato di impiantare i propri prodotti nelle distribuzioni Linux. Molti, infatti, vedono in Moonlight un tentativo di allargare il predominio Microsoft nel settore del software informatico, in un ramo come quello Linux contraddistinto da sempre dall'apertura verso gli altri e dalla collaborazione tra gli utenti.

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