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HancomOffice 2.0

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Linux sta subendo una forte espansione nei mercati asiatici: sia per questioni politiche (come nel caso della Cina) che economiche, i governi dell'Est stanno valorizzando molto questo sistema operativo. Questo mercato può dare a GNU/Linux il "riconoscimento ufficiale" come sistema operativo adatto anche ai desktop. Quello che manca, l'abbiamo ripetuto più volte, sono le applicazioni.

Una società coreana, la Hancom, ha rilasciato la versione 2.0 della sua suite per l'ufficio. Questa suite, chiamata appunto HancomOffice, presenta molte novità rispetto alle precedenti release. La versione 1.0 era stata abbastanza deludente, a causa della sua stessa struttura: la versione per Linux non era altro che un tentativo forzato e mal riuscito di far andare un prodotto programmato per Windows anche sul sistama operativo del pinguino utilizzando WINE. Capito lo sbaglio, alla Hancom hanno pensato di sviluppare la propria suite utilizzando QT, le librerie grafiche di Troll Tech, sulle quali si basa anche KDE.

Se StarOffice/OpenOffice sembra ancora lontano da un livello di reale usabilità a causa della sua pesantezza, HancomOffice non sembra soffrire di questi problemi, anzi fa della leggerezza il suo punto di forza: ad esempio nella versione da noi provata (quella liberamente scaricabile online per un periodo di prova di 30 giorni) HancomWord, il wordprocessor, è stato avviato in pochi secondi occupando una decina di MB di RAM (richiesta senz'altro accettabile, alla luce della voracità di StarOffice).

HancomOffice al suo interno comprende: HancomWord, un wordprocessor, HancomSheet, uno spreadsheet, HancomPresenter, un programma per creare delle presentazioni, HancomPainter, per il ritocco e la manipolazione di immagini, HancomEasyDB, un database, HancomEnvision, per la creazione di grafi e diagrammi, HancomWebBuilder, un editor di pagine HTML (in realtà si tratta di Quanta Gold di The Kompany, che collabora con Hancom) e HancomQuicksilver, un client di posta.

Tutti questi sono richiamabili tramite una toolbar che si integra molto bene in KDE. Questa suite per l'ufficio sfrutta a pieno le librerie QT che hanno permesso ai programmatori di Hancom di fare un buon lavoro, almeno per quel che riguarda la gradevolezza e il tocco estetico. Come ogni suite per l'ufficio che si rispetti, ogni componente si integra perfettamente con le altre. Il contributo dato da The Kompany è stato notevole: oltre che a Quanta Gold, Hancom ha preso spunto da Kivio, un programma per la realizzazione di diagrammi di flusso, a Rekall, un database, e a Aethera, un client email tutti prodotti da The Kompany. Inoltre, giusto per dare un'idea del legame che c'è tra le due società, l'attuale presidente di The Kompany, Shawn Gordon, è stato anche nominato CEO (Chief Executive Officer) di Hancom per gli Stati Uniti.

Per quel che riguarda la stabilità HancomOffice non sembra soffrire di gravi bug che ne compromettano l'uso. Anzi non abbiamo avuto nessuna spiacevole sorpresa durante le nostre prove. Anche caricando documenti particolarmente complessi non ha mai dato particolari problemi.

Ma ora purtroppo vengono le note dolenti: la sua struttura modulare, che lo rende particolarmente leggero, e la sua completezza ne farebbero un ottimo prodotto, ma è bene porre l'attenzione su alcuni punti.

Innanzitutto HancomOffice è un prodotto commerciale, e come tale ha un costo ed è closed source. Anche se è possibile ottenere una licenza per 59.95 dollari per la versione Standard (comprendente solo Word, Sheet, Presenter e Painter oltre che a un manuale sul loro utilizzo) e 99.95 per la versione Professional (comprendente l'intera suite e relativa documentazione). È una suite abbastanza completa, ma personalmente credo non ancora in grado di competere con StarOffice nè tanto meno con MS Office per quel che riguarda le feature. Sia chiaro ha tutto quello che serve per un'utenza normale, ma non basta per inserirsi in un mercato dominato da un monopolista di fatto. Bisogna trovare qualcosa che i concorrenti non hanno, fornire qualche novità, stupire l'utente. E questo HancomOffice non lo fa.

A parte il prezzo (estremamente concorrenziale se paragonato a quello di MS Office) e la velocità non dà molte altre ragioni per un cambiamento così radicale (si tratterebbe di cambiare l'intero sistema operativo) (che ad esempio comporterebbe in un'azienda ulteriori costi di "conversione"). Altra cosa perfettibile e non all'altezza di StarOffice sono i filtri per importare ed esportare documenti presenti in altri formati. E questo di certo non aiuta in una possibile transazione tra i vari prodotti presenti sul mercato.

HancomOffice è in pratica una via di mezzo tra KOffice (col quale è paragonabile per velocità e leggerezza) e di StarOffice (simile ma non equivalente in completezza), senza però riuscire a sintetizzare a pieno i pregi dei due. Inoltre alcune delle sue componenti sono inferiori ad equivalenti Open Source: è il caso ad esempio di HancomPainter, rimpiazzabilissimo dall'eccellente The Gimp, e HancomQuicksilver, simile a Evolution ma con qualcosa in meno (ma, a onor del vero, con una maggiore stabilità) e comunque anche abbastanza inutile visto la quantità di client di posta scritti come software libero.

Altra cosa, forse meno significativa ma che è bene far notare, è la mancanza del supporto a praticamente tutte le lingue europee (a esclusione dell'inglese): la scelta di supportare solo le lingue dell'Est fa pensare alla mancanza di interesse per il mercato "occidentale". È anche vero però che ad esempio la Korea sta prestando grandissima attenzione a questo prodotto tanto che recentemente ha raggiunto un accordo con Hancom per la fornitura di 120 desktop equipaggiati da HancomLinux Deluxe 2.0 (la distribuzione Linux di Hancom unita alla loro suite per l'ufficio). Analizzando però i risultati ottenuti da chi ha cercato di fornire una soluzione commerciale di programmi per l'ufficio ci sarebbe da preoccuparsi (Corel e Applix hanno fallito miseramente).

Certamente i passi avanti fatti rispetto alla versione 1.0 sono stati notevoli e auguro ad HancomOffice di fare molta strada, ma credo che non siamo ancora arrivati alla soluzione definitiva per i programmi di office automation sotto Linux.

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