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Le novità di Windows Server 2012

Le principali novità della nuova versione di Windows Server 2012, il nuovo sistema operativo di Microsoft pensato per gestire le infrastrutture IT del futuro
Le principali novità della nuova versione di Windows Server 2012, il nuovo sistema operativo di Microsoft pensato per gestire le infrastrutture IT del futuro
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Windows Server 2012, di cui è possibile scaricare gratuitamente una versione di valutazione, è la nuova versione del sistema operativo server di Microsoft. Presentato in Developer Preview durante la BUILD Conference il 9 settembre 2011, con il nome provvisorio di Windows Server "8", ha raggiunto una maggiore stabilità alle fine dello scorso maggio quanto il team di Microsoft ha rilasciato la Release Candidate presentata con il nome ufficiale di Windows Server 2012. Tra la developer preview e la release candidate, Microsoft ha rilasciato anche una versione beta (chiamata Windows Server "8" beta) il primo marzo 2012. La versione finale (la cosiddetta Release to Manufacturing) sarà distribuita entro la prima settimana di Agosto.

Le novità

Windows Server 2012 è una major release di Windows. Probabilmente una delle più corpose mai rilasciate da Microsoft. Non solo perché il sistema operativo, rispetto a Windows Server 2008 R2, è stato arricchito da decine di nuove funzionalità, ma soprattutto perché Windows Server 2012 è un sistema nato e pensato per l'IT del futuro.

Molte delle novità e nuove funzionalità sono dedicate ad abilitare il server di Microsoft a supportare i principali scenari dell'informatica moderna e di quella che verrà: Windows Server 2012 è un sistema pensato per essere utilizzato in ambiti di Private Cloud, di Public Cloud o Cloud Ibridi, in ambiti di remote desktop, in configurazioni scalabili e ad alta disponibilità. Questo significa tecnologie di virtualizzazione all'avanguardia, capacità di adattarsi ad infrastrutture hardware eterogenee, supporto completo per tecnologie di alta disponibilità, strumenti di disaster recovery, capacità di gestione remota, miglioramento degli strumenti di automazione, supporto per guest virtualizzati Windows e Linux, miglioramento delle connessioni fra postazioni distanti e così via.

Windows Server 2012 ha inoltre una nuova interfaccia, molto più usabile ed elegante, pensata per gestire dalla stessa console più server, nuove modalità di installazione in grado di adattarsi a diversi scenari d'uso e decine di piccole e grandi novità che lo rendono un sistema operativo server completo per qualsiasi finalità d'utilizzo: dalla distribuzione di applicazioni Web alla creazione di Private Cloud, dalla gestione di grandi e piccole infrastrutture aziendali alla distribuzione di servizi e applicazioni in modalità remota.

Proprio per questa grande versatilità, è quasi impossibile riassumere in poche parole le novità del nuovo Windows Server. Senza pretesa di analizzarle tutte con la stessa profondità, vediamo nei paragrafi seguenti quali sono quelle principali novità che un amministratore di sistema dovrebbe conoscere sin da subito.

Hyper-V

Grandi novità hanno riguardato Hyper-V, l'hypervisor di Microsoft che permette creare e gestire macchine virtuali. Il numero di processori per macchina virtuale è stato portato a 32 (erano 4) e la memoria disponibile a 1 TB (era 64 GB). Decine di nuove cmdlets Windows Powershell permettono la gestione automatica e self-service dell'infrastruttura virtuale, mentre il nuovo formato vhdx porta a 64 TB la capienza massima dei dischi virtuali.

Per aumentare la flessibilità delle macchine virtuali, in Hyper-V è disponibile la network virtualization che consente di definire reti virtuali isolate (anche con le stesse classi di indirizzamento) per gruppi di virtual machine e rendere queste ultime completamente trasportabili, senza la necessità di definire complicate VLAN, e il nuovo Virtual Switch aperto e flessibile, che può essere esteso da ISV e Partner grazie ad una struttura modulare e alla possibilità di certificare i componenti.

Alla Live Migration (eseguibile ora anche in parallelo su più macchine) è stato aggiunta la Live Storage Migration, che permette di spostare hard disk virtuali collegati a virtual machine senza interruzioni di servizio. Hyper-V Replica permette di copiare, a intervalli periodici, impostazioni, contenuti e snapshot di macchine virtuali su server remoti e di ripristinarli nel caso di perdita dei dati.

Storage

La stessa flessibilità che si può ritrovare nella gestione delle virtual machine, la ritroviamo nello storage. Windows Server 2012 introduce i concetti di Storage Pool e Storage Spaces: due o più unità di storage, anche di tipologia differente, possono essere raggruppate in un unico ed omogeneo Storage Pool da cui segmentare porzioni più piccole (LUN) da rendere disponibili anche per i server remoti, tramite la funzionalità di iSCSI Target. I volumi di storage possono essere basati su ReFS (Resilient File System), il nuovo filesystem introdotto con Windows Server 2012 che offre performance maggiori e, soprattutto, una gestione molto più completa dei ripristini di sistema.

Grazie al nuovo protocollo SMB 3.0 è inoltre possibile sfruttare le cartelle condivise in rete come backend per lo storage di SQL Server 2012 e di Hyper-V e abilitare il Transparent Failover che garantisce l'alta disponibilità delle condivisioni di rete su cluster anche quando uno o più nodi subiscono interruzioni di servizio. Sempre indirizzato a migliorare le configurazioni ad alta disponibilità è la già citata Storage Migration.

Nuove opzioni di installazione

Window Server 2008 R2 poteva essere installato in modalità full o in modalità core. Anche Windows Server 2012 permette di installare il server in queste due modalità, chiamate rispettivamente server with a GUI e server core. Per aumentare la flessibilità del sistema è ora possibile passare dall'una all'altra modalità a sistema operativo installato, semplicemente aggiungendo o rimuovendo componenti di sistema.

Accanto a queste due modalità, in Windows Server 2012 è stata introdotta una nuova chiamata minimal server interface, simile all'installazione "with a GUI" ma senza il Desktop, lo Start screen, Windows Explorer e Internet Explorer. Nell'installazione minimal sono comunque disponibili il Server Manager, gli snap-in della Microsoft Management Console e un numero di strumenti del pannello di controllo.

Il nuovo Server Manager

Il centro di controllo delle attività del server è stato completamente ridisegnato e include diverse tecnologie per gestire da un unico pannello server locali o remoti. È possibile, ad esempio, installare ruoli e funzionalità da una macchina Windows Server 2012 in server remoti come se lo si stesse facendo sul computer locale oppure raggruppare server con caratteristiche simili in gruppi e gestirli come un unico omogeneo. La nuova dashboard permette, inoltre, di avere a colpo d'occhio la disponibilità di server e dei loro servizi e analizzare eventuali avvisi generati dal sistema.

Active Directory

La configurazione dei Domain Controller è semplificata dal nuovo design e dalle nuove funzionalità del configuration Wizard (il dcpromo.exe) chiamato ora Active Directory Domain Services Configuration Wizard. Il ruolo di dominio active directory può essere installato su un server remoto, mentre il processo di creazione è reso più sicuro da controlli preventivi della compatibilità. L'installazione di un domain controller su una macchina virtuale è stato reso più sicuro, evitando che la creazione e il ripristino di snapshot possa modificare la configurazione del dominio.

Powershell 3.0

La console a riga comando è stata profondamente rinnovata. PowerShell 3.0, introdotta in Windows Server 2012, è basata sul Windows Management Framework 3.0 e introduce circa 2400 nuove cmdlets, una nuova interfaccia di creazione visuale (attivabile con la cmdlets Show-Command), un supporto più solido a sessioni remote - che permette di continuare l'esecuzione di comandi anche in caso di disconnessioni - e l'integrazione della Windows Workflow Foundation, cosa che abilita gli script Powershell ad eseguire lunghe e complesse attività in modo molto più efficace e controllato.

IIS 8

Il web server incluso in Windows Server 2012 è Internet Information Services 8. Tra le principali novità del componente vi è un maggiore e più efficace supporto alla moderna architettura NUMA (Non-Uniform Memory Access). Questa tecnologia, in breve, consente di isolare le coppie socket/memoria (chiamati nodi NUMA) del sistema e di indirizzarle, se l'hardware e il software lo supportano, a compiti specifici. In determinate configurazioni, la tecnologia aumenta le richieste al secondo che possono essere gestite dal web server.

IIS 8 introduce anche un throttling della CPU più raffinato: al posto di disabilitare un sito quando il suo consumo di CPU supera la soglia di attenzione, come avveniva prima, il nuovo IIS è in grado di bilanciare la potenza dei processori in base al carico. Migliorata anche la sicurezza del server FTP, con una migliore configurazione delle protezioni da attacchi brute force, e del server web, con una più semplice configurazione dei blocchi basati su indirizzi IP.

Accesso remoto e desktop virtuali

Molte novità anche per ciò che riguarda l'accesso remoto al sistema, alle sue applicazioni e ai suoi dati. DirectAccess e i servizi VPN sono stati integrati in un unico ruolo incluso nel Server Manager in modo da rendere più semplice la loro creazione e gestione. La piattaforma VDI (Virtual desktop infrastructure) è stata ampiamente rivista per supportare la sempre maggiore richiesta di accesso ad applicazioni conservate in un server da postazioni remote.

In questo ambito si colloca l’estensione di RemoteFX, la tecnologia che consente di rendere coerente l'esperienza remota di Windows, soprattutto nell'uso di pensanti applicazioni multimediali o 3D. Per rendere più produttivo il lavoro con server remoti, in Windows Server 2012 è stato migliorato BranchCache, il sistema di caching (locale o centralizzato su un server) di risorse remote.

Sicurezza dei file

In Windows Server 2012 le tecnologie che si occupano di gestire l'accesso ai file sono state raggruppate sotto il nome Dynamic Access Control. Attraverso gli strumenti messi a disposizione dal DAC è molto più semplice, tra le altre cose, garantire l'accesso ai file in base agli utenti, gruppi di utenti o dispositivi utilizzati e simulare una connessione per verificare la correttezza delle impostazioni indicate. Sono stati migliorati i messaggi di errore nel caso di accesso non autorizzato ed è possibile classificare i documenti da proteggere in base ai contenuti o ad altri parametri.

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