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Il flat design non basta

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Il flat design non è la soluzione a tutti i mali del Web. È quel che sostiene Harrison Weber dalle pagine di The Next Web, nel constatare come le correnti grafiche si alternino più per moda o per hype che per effettiva gradevolezza. Scegliere un design flat solo perché tutti lo vogliono, allora, non può essere la strategia di punta per un Web designer. L'obiettivo dovrà essere sempre quello di fornire prodotti belli e usabili all'utenza, indipendentemente dallo stile prescelto.

Le correnti artistiche e grafiche si alternano da molto prima che il Web stesso esistesse, o almeno di come lo si conosce oggi. Dall'Art Deco al Grunge, così come è lo stesso Weber a citare, gli stili creativi si stabiliscono a vere e proprie ondate e spesso il loro ricorso è storicamente dipeso non tanto dalla bellezza dei prodotti, quanto dal fatto che tutti usassero un determinato stile. Lo stesso avviene in Rete: si ha l'ondata minimal, l'ondata scheumorfica, l'ondata flat solo perché qualche soggetto influente - si veda Apple - opta per una di queste soluzioni e tutti gli altri seguono senza infierire.

Weber prende a riferimento proprio l'azienda di Cupertino come generatrice di queste ondate. Dopo lo scheumorfismo - un sistema largamente adottato per la realizzazione di applicazioni anche fuori dai confini Apple - l'azienda ha deciso di investire ogni sua risorsa sul flat design. iOS 7 è un sistema operativo particolarmente piatto, dove ogni fronzolo è stato eliminato e la presenza di una grafica invadente ridotta all'osso. Sebbene il flat design disponesse di un folto gruppo di sostenitori prima ancora della mossa della mela morsicata, il fatto che un soggetto così influente vi abbia fatto ricorso ha spinto tutti gli altri ad adeguarsi. Non è un caso, infatti, che le testate di settore non facciano altro che parlare di flat design dell'annuncio lo scorso giugno del nuovo iOS 7. Diventare flat solo per partito preso o per inseguire una moda, però, rischia di generare dei veri obbrobri visivi di cui sarebbe forse meglio farne a meno. Così spiega l'autore in modo più che esauriente:

Quando si progetta un'app mobile, una Web app o qualsiasi tipo di interfaccia o prodotto, vi prego di non erigere delle mura attorno al vostro design. Se qualcosa richiama il ricorso ai gradienti, li si usi. Ombre ed effetti glossy non dovrebbero scomparire dalle palette, perché possono essere sfruttati per creare qualcosa di bellissimo e memorabile. Qualcosa di piacevole, bello o forte. Con la benedizione di Apple, praticamente qualsiasi design diventerà incredibilmente flat. E va bene. Ma se si opta per il flat, è meglio che sia bello. Altrimenti, si sprecheranno solo tempo ed energie altrui.

In altre parole, si scelga sempre lo stile grafico che più fortifica e valorizza il proprio prodotto, al netto delle mode visive. Il fatto che Apple diventi flat, non significa che tutto il resto dell'universo debba farlo.

Fonte: The Next Web

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