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È ufficiale: il coronavirus ha rallentato Internet

La velocità di internet subisce davvero un rallentamento a causa della diffusione del coronavirus: è quanto rende noto IFLScience.
È ufficiale: il coronavirus ha rallentato Internet
La velocità di internet subisce davvero un rallentamento a causa della diffusione del coronavirus: è quanto rende noto IFLScience.
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La diffusione del nuovo coronavirus sta mettendo a dura prova le reti internet a livello mondiale. In tutte le nazioni dove sono stati implementati i lockdown, ovvero le quarantene forzate della popolazione allo scopo di contenere i contagi, è aumentata pressoché proporzionalmente la fame di banda. Tanto che i principali servizi di streaming - Netflix, YouTube, Amazon Prime Video, Facebook e molti altri - hanno deciso di ridurre la qualità di visione, su consiglio della Commissione Europea. Ora però arriva la conferma ufficiale: il sovraccarico delle reti ha davvero rallentato le velocità di connessione pressoché ovunque.

Così come sottolinea IFLScience, questa conseguenza è stata notata inizialmente in Cina, dove a seguito dei lockdown si è registrata una riduzione della velocità a disposizione anche del 50%. L'incrementata richiesta per applicazioni come lo streaming, il gaming online, le telefonate e le videoconferenze ha letteralmente degradato la qualità del servizio, rendendo Internet più lento per tutti.

Ora gli stessi effetti verificati qualche settimana fa in Cina iniziano a vedersi anche nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Stando ai dati raccolti da Ookla, il portale di riferimento per la misurazione della velocità delle reti internet, la velocità media delle connessioni statunitensi è diminuita del 4.9%. Sempre secondo IFLScience, alcuni network di gaming - la testata cita PlayStation - avrebbero inoltre deciso di limitare la velocità massima dei download, per compensare l'affollamento delle reti.

Sempre Ookla svela come in Italia la diffusione del coronavirus stia influenzando in modo sensibile le performance di rete, in particolare in Lombardia, la regione più colpita dai contagi. A partire dal 2 marzo, quando sempre più persone si sono dedicate allo smart working e alla permanenza casalinga, la banda media lombarda è scesa sotto i 60 Mbit/s per singolo utente, rispetto agli oltre 70 Mbit/s del periodo pre-crisi, e contestualmente è cresciuta la latenza.

Valori analoghi si registrano raramente durante il corso dell'anno e, di norma, unicamente per una giornata sola, come in caso di festività come il Natale e il Capodanno.

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