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Chrome: una nuova funzionalità ne aumenta le prestazioni

A partire da Chrome 85, Google ha introdotto una interessante funzionalità per aumentare le prestazioni del browser.
Chrome: una nuova funzionalità ne aumenta le prestazioni
A partire da Chrome 85, Google ha introdotto una interessante funzionalità per aumentare le prestazioni del browser.
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I browser sono probabilmente tra i software più usati al giorno d'oggi, con Chrome che è saldamente in testa nella classifica dei browser più usati. In considerazione delle crescenti e mutevoli necessità legate al supporto di tecnologie sempre nuove, Google sta lavorando senza sosta per ottimizzare le prestazioni di Chrome.

In questo contesto si inserisce l'introduzione di una nuova funzionalità, che è stata introdotta in modo graduale a partire da Chrome 85, con il browser che è stato dotato della capacità di identificare le occlusioni, al fine di ridurre l'utilizzo delle risorse e rendendo l'applicazione complessivamente più performante.

In cosa consiste la nuova funzionalità di Chrome

A seguito di alcuni test, e mediante l'analisi dei dati sull'utilizzo di Chrome, gli esperti di Google hanno notato che quasi il 20% delle finestre di Chrome è completamente nascosto (o occluso) da altre finestre. Trattando tali finestre occluse come processi secondari (e quindi a bassa priorità), è quindi possibile ridurre il consumo delle risorse, rendendo l'esperienza d'uso generale del browser molto migliore ed efficiente.

La nuova funzionalità implementa proprio questa idea, offrendo vantaggi tali da consentire al browser di caricare le pagine ad una velocità incrementata di circa il 25% rispetto alle versioni precedenti.

L'idea appena descritta è in corso di sviluppo da circa tre anni, quando si iniziò a tener traccia dello stato di occlusione di ogni finestra di Chrome in tempo reale, abbassando la priorità delle schede nelle finestre occluse.

Meno arresti anomali, migliore uso delle risorse

Grazie all'identificazione delle occlusioni, Google Chrome non solo offrirà una minore velocità di caricamento, ma ridurrà anche l'utilizzo della memoria della GPU di circa il 3%.

Sempre secondo Google, questa funzionalità contribuirà inoltre ad abbassare del 4,5% anche la probabilità del verificarsi di arresti anomali dovuti al rendering delle pagine.

Considerati i grossi investimenti che Microsoft sta attualmente dedicando allo sviluppo di Microsoft Edge, l'introduzione di questo tipo di ottimizzazioni è chiaramente cruciale per Google, che vuole mantenere la sua posizione dominante senza "cullarsi sugli allori", ma continuando a sviluppare le funzionalità di Chrome e offrendo agli utenti sempre nuovi motivi per restare fedeli a Chrome.

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