Una nuova controversia sta scuotendo il mondo di Wikipedia, mettendo in discussione il suo status no-profit e sollevando dubbi sull'influenza di attori stranieri nei suoi contenuti. Il procuratore distrettuale ad interim di Washington D.C., Ed Martin, ha formalmente accusato la Wikimedia Foundation di violare i requisiti previsti dalla Sezione 501(c)(3) del codice statunitense, che regola le organizzazioni esenti da tasse.
Secondo Martin, Wikipedia non solo consentirebbe la diffusione di contenuti propagandistici da parte di entità straniere, ma metterebbe anche a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Queste accuse si inseriscono in un quadro normativo che richiede alle organizzazioni no-profit di operare esclusivamente per scopi educativi, scientifici, religiosi o caritatevoli. Tuttavia, il procuratore sostiene che la piattaforma non rispetti questi principi fondamentali.
Questa iniziativa legale rappresenta solo l'ultimo capitolo di una serie di critiche rivolte a Wikipedia da parte di ambienti conservatori negli Stati Uniti. Personalità influenti come Elon Musk hanno pubblicamente attaccato l'enciclopedia online, definendola un veicolo di propaganda del mainstream. Inoltre, think tank come The Heritage Foundation hanno sviluppato strategie per contrastare l'influenza degli editor volontari della piattaforma.
La risposta di Wikimedia Foundation
La risposta della Wikimedia Foundation non si è fatta attendere. Jacob Rogers, Associate General Counsel della Fondazione, ha ribadito l'importanza dei tre pilastri su cui si basa l'enciclopedia: neutralità, verificabilità e divieto di ricerche originali. Rogers ha inoltre sottolineato che il processo di moderazione è trasparente e affidato a una comunità globale di circa 260.000 volontari.
Le accuse di Martin non sono un caso isolato. Recentemente, lo stesso procuratore ha sollevato dubbi simili nei confronti di pubblicazioni scientifiche di rilievo, come il New England Journal of Medicine. Tali azioni hanno attirato critiche da parte di esperti e osservatori, che vedono in esse un uso improprio degli strumenti legali per motivazioni politiche.
La Wikimedia Foundation ha ora tempo fino al 15 maggio per rispondere ufficialmente alle domande poste da Martin. Tra i punti chiave da chiarire vi sono le misure adottate per proteggere gli utenti dalla propaganda e per prevenire interferenze straniere nella gestione dei contenuti.