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Un Blog server con RaspBerry Pi, NodeJS e Ghost

Un Blog server con RaspBerry Pi, NodeJS e Ghost
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Utilizzando una single board estremamente economica come RaspBerry Pi è possibile realizzare un'infinità di progetti, dai media center ai piccoli host server, dai mail server ai controller per i droni fino alle piattaforme per l'IoT. Un altro impiego interessante di questo microcomputer potrebbe essere la creazione di un piccolo server destinato ad ospitare un sito Web basato sulla blogging platform JavaScript Ghost.

A questo proposito è possibile citare un recente progetto per la realizzazione del quale è stata utilizzata una scheda RaspBerry Pi Model 2 B equipaggiata con una microSD; in quest'ultima è stato installato il sistema operativo Raspbian "Jessie" Lite, una derivata di Debian dotata del Kernel Linux 4.4 che è stata appositamente adattata per il funzionamento su RaspBerry Pi. La scelta di Ghost in alternativa ad altre soluzioni libere e aperte è stata dettata dalla sua leggerezza e dalla sua semplicità d'uso.

Per poter funzionare Ghost necessita di un ambiente basasto su NodeJS, fin qui tutto bene se non fosse per il fatto che su RaspBerry Pi andrebbe installata sempre l'ultima versione di questo environment, mentre Ghost garantisce piena compatibilità soltanto con le release LTS di NodeJS. Questo chiaramente non significa che Ghost diventi inutilizzabile con le versioni non LTS, si potrebbero però verificare dei comportamenti inattesi che gli sviluppatori della Blogging platform non sono tenuti a prevedere.

Per quanto riguarda il processo di installazione, si è prima provveduto all'aggiornamento dei repository Debian per disporre della release di NodeJS che si desiderava adottare:

curl -sL https://deb.nodesource.com/setup_4.x | sudo -E bash

Fatto questo i passaggi successivi sono stati quelli relativi all'installazione di NodeJS e alla verifica della versione installata di quest'ultimo:

sudo apt install -y nodejs
node -v

A questo punto è stato necessario scaricare Ghost tramite wget:

wget https://ghost.org/zip/ghost-latest.zip

per poi scompattarne l'archivio compresso, modificare la directory della piattaforma e utilizzare npm per l'installazione delle dipendenze:

sudo npm install –production

Si è poi proceduto a rinominare il file config-example.js in config.js, dopo averne creata una copia, per poi editarlo indicando nel blocco server della sezione Production i parametri relativi all'host (l'indirizzo IP della RaspBerry Pi) e alla porta di ascolto per le chiamate ("80"). Una volta lanciato Ghost con

npm start –production

si è potuto accedere al Blog tramite l'URL:

http://indirizzo-ip/ghost

Via Isaac Carter

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