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Scrivere temi per WordPress: pratiche consigliate

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Il 90% del nostro lavoro su WordPress spesso consiste nel porre rimedio ai bug e agli errori presenti nel design dei temi di WordPress che usiamo. In questo WordPress non brilla certo per severità , in quanto è vero che un tema può anche essere costituito dal solo index.php e dal foglio di stile principale. A complicare le cose ci si mette anche il fatto che molti temi usano pannelli di controllo assai limitati, nel senso che pur fornendo molte opzioni mancano spesso di quelle che a noi servono veramente. Come se ne esce?

Un approccio tabula rasa non serve. Occorre invece partire da quei framework per temi che si sono rivelati efficaci quando abbiamo dovuto scrivere un tema da zero. Come consiglio vi posso quindi dire che a livello di produttività  un approccio che parte dallo zero assoluto richiede molto tempo e non sempre produce i risultati sperati.

Scelto il framework di base, si può partire con le modifiche, ma sempre tenendo presente la separazione tra struttura, presentazione e comportamento, ossia PHP/HTML, CSS e JavaScript. Il primo passo è quello di assicurarsi che il codice PHP sottostante funzioni come vogliamo noi.

In questa fase bisogna decidere quali opzioni aggiungere al tema. Qui bisogna sia ragionare in termini di numero che di usabilità  tenendo presente il vostro target di pubblico. Se il vostro tema si rivolge a fotografi, è logico che dovrete pensare a molte opzioni legate alle immagini, quali thumbnail e loro posizionamento, gallerie, slideshow, possibilità  di prendere immagini dalla libreria media o di uploadare foto e organizzarle in album (cosa che WP non fa). Poi ci sono le opzioni comuni a tutti i temi, quali social networking, gestione dei post, delle categorie, del portfolio, dei riassunti (excerpt), del logo, dell'immagine di header e così via.

Il segreto qui non è il codice, ma il vostro fiuto per quello che vogliono gli utenti. Vi consiglio di documentarvi sui temi più diffusi (free, premium, professionali ecc.) e di sottolineare le opzioni mancanti e che gli utenti vorrebbero. A questo proposito i forum di assistenza di WordPress e dei vari temi sono un ottimo luogo dove tastare il polso dei nostri futuri utenti.

Fatto questo, il passo successivo è quello di aggiungere contenuti fittizi. Oltre al classico "Lorem ipsum" vale la pena inserire contenuti non testuali come immagini e file multimediali. Inoltre è necessario inserire il maggior numero di elementi HTML possibili.

Ora possiamo passare ai CSS. Spostiamoci quindi ad un editor di grafica e creiamo i template per le varie sezioni del sito. Qui bisogna decidere semplicemente quali browser supportare. Attualmente si può pensare a IE7+, Firefox, Opera, Safari e Chrome. Molti temi hanno già  eliminato IE7 dalla lista e partono direttamente dalla versione 8 di Explorer.

Per JavaScript dovete scegliere semplicemente quali funzionalità  aggiungere al vostro tema. Tenete comunque sempre presente l'accessibilità : un sito che usa il vostro tema dovrà  funzionare anche senza JavaScript. L'accessibilità  non è un handicap, ma una caratteristica in più del vostro tema che potete citare nell'elenco delle sue features.

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