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Red Hat: basta con MongoDB, largo a PostgreSQL

Dopo aver escluso MongoDB da RHE Linux e Fedora, Red Hat rinuncia al database NoSQL anche per Satellite e sceglie PostgreSQL
Red Hat: basta con MongoDB, largo a PostgreSQL
Dopo aver escluso MongoDB da RHE Linux e Fedora, Red Hat rinuncia al database NoSQL anche per Satellite e sceglie PostgreSQL
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Il team di MongoDB è stato molto criticato nelle scorse settimane per aver adottato una nuova licenza chiamata SSPL (Server Side Public License). Questa scelta ha portato diversi progetti ad eliminare il supporto a MongoDB.

Red Hat sceglie PostgreSQL

Il team di Red Hat ha per esempio deciso di non includere più MongoDB nell'installazione di Red Hat Enterprise Linux e in quella di Fedora, inoltre in questi giorni l'azienda ha iniziato a fare lo stesso anche per Satellite la sua infrastructure management platform.

Il team che si occupa della gestione di Satellite ha infatti scelto di abbandonare MongoDB e di migrare ad un backend basato su PostgreSQL.

La novità è stata annunciata da Dana Singleterry, Product Management per Red Hat, tramite un post sul blog ufficiale dell'azienda:

"PostgreSQL è la migliore soluzione per la tipologia di dati che vengono elaborati attraverso Satellite. Inoltre questa scelta permette di semplificare e unificare in un singolo database backend tutta l'architettura di Satellite, rendendo quindi le operazioni di backup e di disaster recovery più semplici."

Per il momento le versioni embedded di MongoDB sono comunque ancora disponibili, dunque le aziende che basano i propri sevizi su specifiche feature di MongoDB avranno il tempo di migrare a PostgreSQL o di scegliere altre soluzioni.

La posizione di Debian

Così come a Red Hat anche il team di Debian ha deciso di eliminare MongoDB dai suoi repository visto che la SSPL viola le linee guida della distribuzione universale.

La SSPL è molto criticata perché obbliga a rilasciare sotto licenza open source il codice che sta alla base dei servizi commerciali che sfruttano componenti protetti dalla SSPL.

Tom Callaway, Technical e Community Outreach Program Manager di Red Hat, affermache probabilmente l’intento di questa licenza è quello di impaurire tutti coloro che vogliono integrare MongoDB all'interno di un servizio commerciale.

Secondo diversi analisiti l’obbiettivo del team di MongoDB è quello di forzare i vari Cloud provider ad acquistare il servizio commerciale della compagnia che sviluppa MongoDB, ma tale scelta si starebbe rivelando controproducente.

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