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Nuove truffe online sui social: i giovani vengono presi di mira con guadagni fittizi

Nuove truffe emergono sui social media: giovani coinvolti in frodi finanziarie e riciclaggio tramite conti correnti. Prevenzione essenziale.
Nuove truffe online sui social: i giovani vengono presi di mira con guadagni fittizi
Nuove truffe emergono sui social media: giovani coinvolti in frodi finanziarie e riciclaggio tramite conti correnti. Prevenzione essenziale.
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Una nuova truffa online sta destando preoccupazione tra i giovani utenti dei social media, attirandoli con promesse di guadagni facili e rapidi. La Poloizia di Stato ha recentemente segnalato un aumento delle denunce relative a un sistema che non mira a sottrarre denaro direttamente, ma a utilizzare ignari ragazzi come prestanome per gestire conti correnti online legati al riciclaggio di denaro di provenienza illecita.

Come funzione la truffa?

Il meccanismo, semplice ma subdolo, sfrutta post sponsorizzati su piattaforme come Instagram per proporre compensi che variano tra i 20 e i 150 euro, con l'obiettivo di “superare la verifica del conto”. Le vittime vengono successivamente spostate su Telegram, dove i truffatori le guidano nell’apertura di conti associati a sistemi finanziari come Postepay, Revolut o BBVA. Questi conti vengono poi utilizzati per far transitare denaro proveniente da frodi informatiche, un metodo ormai consolidato per il riciclaggio di denaro.

Le offerte di lavoro "innocue"

In alcuni casi, la truffa si evolve con offerte di lavori apparentemente innocui, come mettere “like” su video di YouTube, per poi convincere le vittime ad aprire conti correnti. Una volta aperti, i giovani coinvolti ricevono piccole somme di denaro, un elemento che rafforza la percezione di legittimità dell’operazione. Spesso, ciò li spinge a coinvolgere amici e conoscenti, ampliando così il raggio d’azione del sistema criminale.

Il lavoro di sensibilizzazione delle autorità

Le autorità stanno cercando di sensibilizzare genitori ed educatori sui pericoli di queste truffe social. La partecipazione a tali schemi comporta infatti gravi rischi legali: chiunque venga coinvolto potrebbe essere accusato di riciclaggio, trovandosi così intrappolato in un sistema criminale ben organizzato che sfrutta l’ingenuità e il desiderio di guadagno facile tipico delle giovani generazioni.

Per prevenire ulteriori casi, è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi legati all’uso dei social media e alla condivisione di dati personali. I giovani devono essere educati a riconoscere i segnali di pericolo e a segnalare tempestivamente situazioni sospette. Le piattaforme stesse, inoltre, dovrebbero implementare misure di controllo più rigorose per limitare la diffusione di contenuti fraudolenti.

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