Google Custom Search Engine - Il caso

Pochi giorni fa, al momento dell'annuncio del servizio, avevo scritto questo post su Google Co-op:

Google Custom Search Engine permette di creare un motore di ricerca "personalizzato", ovvero ristretto a particolari ambiti e particolari siti web. Lascio ad ognuno la valutazione sull'utilità  di uno strumento simile, lascio ad ognuno la valutazione circa gli usi che se ne si può fare in ottica AdSense. Solo una cosa propongo in prima persona: ma funziona? Dopo alcune prove sembrerebbe di no...

Il post è però rimasto nel cassetto per un po', in attesa di verificare ed approfondire il tutto. Nel frattempo Google ha messo a posto il servizio ed ora, a giorni di distanza, eccolo funzionare a meraviglia. Provare per credere. Sul fatto che in effetti non funzionasse (restituiva risultati presi praticamente da tutto il web e non solo dai siti che si specificavano), Cesare Lamanna può esserne testimone (anzi, lo ringrazio per i test effettuati).

Quando il tutto è stato annunciato, in una news su Webnews segnalai la disfunzione. Stranamente il tutto è però passato sotto silenzio, nessuno ha supportato quella semplice tesi facilmente comprovabile. Vi sfido a contare quante fonti hanno parlato del motore personalizzato di Google e vi sfido a contare quante di queste fonti hanno segnalato il fatto che (almeno inizialmente) non funzionava assolutamente. àˆ perfettamente capibile il fatto che spesso ci si affidi ai comunicati stampa (o ad altri riferimenti online) per la drammatica assenza di tempo e risorse nel provare ogni singolo servizio e seguire ogni singola vicenda. Ma se provate a fare la verifica che vi ho suggerito vedrete un rimbalzo vuoto delle informazioni. àˆ l'annuncio in sé che fa la notizia, non il suo funzionamento. Ed infatti la smentita del funzionamento non è arrivata.

Questa volta mi è andata bene ed ho notato il fatto. Altre volte non ho approfondito, mi son dovuto basare su semplici comunicati o interviste di fortuna, e fortunatamente non sono arrivate smentite. Ma il problema non è nelle singole fonti quanto nel sistema nel suo complesso: come è possibile che su decine e decine di fonti nessuno abbia notato che un servizio testé annunciato e spiegato con clamore sia in verità  clamorosamente zoppo?

Probabilmente al meeting ANSO, pur se non direttamente del caso specifico, si parlerà  anche di questo. Perchè forse i giornalisti dovrebbero essere un po' più blogger ed i blogger un po' più giornalisti.