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Fattura o ricevuta? Differenze e quando usarle

Fattura o ricevuta? Due documenti fondamentali nel panorama fiscale italiano. Scopriamo le differenze e quando vanno utilizzate.
Fattura o ricevuta? Differenze e quando usarle
Fattura o ricevuta? Due documenti fondamentali nel panorama fiscale italiano. Scopriamo le differenze e quando vanno utilizzate.
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Nel vasto universo fiscale italiano, uno spazio importante è occupato da fatture e ricevute. Spesso confuse tra loro, si tratta in realtà di due documenti molto diversi: scopriamo, insieme al team di FINOM, le differenze e quando è corretto utilizzare una piuttosto dell'altra.

Fattura e ricevuta: cosa sono?

Una fattura è un documento fiscale. Viene, generalmente, rilasciata da chi è titolare di una partita IVA a un altro titolare di partita IVA, nell'ambito di un acquisto lavorativo. Può essere cartacea oppure elettronica e deve essere sempre registrata da entrambi i soggetti. Anche un privato potrà richiederla, dopo aver fornito il proprio codice fiscale.

Anche la ricevuta è un documento fiscale, rilasciata da titolari di partita IVA a soggetti privati, solitamente dopo la prestazione di un servizio. Sostituisce, di fatto, lo scontrino. Le ragioni di emissione della ricevuta piuttosto che dello scontrino fiscale possono essere molteplici. È molto utile, ad esempio, per le attività senza un registratore di cassa (come un venditore ambulante). O ancora, per chi ha la necessità di dettagliare le caratteristiche del servizio.

Ricapitolando, le differenze principali tra questi due documenti fiscali sono:

  • le ricevute sono rilasciate a soggetti privati, le fatture sono emesse obbligatoriamente per l'acquisto di natura lavorativa tra titolari di partite IVA (anche se occasionalmente può essere richiesta da privati);
  • entrambi i documenti dettagliano in maniera precisa il bene, il servizio o la prestazione venduta, ma soltanto la fattura prevede l'inserimento di dati specifici dell'acquirente (tra cui anche numero di partita IVA o codice fiscale);
  • la ricevuta non differenzia tra totale e IVA: basta inserire il totale lordo.

Come compilare una fattura? Ci pensa FINOM

Abbiamo constatato che i documenti fiscali necessitano di una estrema precisione quando vengono compilati, perciò è normale non sentirsi sicuri - specialmente se siamo entrati da poco in questo mondo. FINOM è qui per supportare i proprietari di attività (soprattutto piccoli imprenditori e liberi professionisti) nella creazione di fatture in pochi clic, sia da PC che da dispositivi mobili.

All'interno della piattaforma è possibile creare fatture elettroniche in parte già precompilate in base alle informazioni inserite in fase di registrazione, che verranno inviate automaticamente all'Agenzia delle Entrate. Inoltre, è possibile integrare un metodo di pagamento che permette ai clienti FINOM di venire pagati il 20% più velocemente rispetto a chi utilizza piattaforme differenti.

Ma non solo. FINOM offre una serie di strumenti utilissimi in ottica fiscale: è possibile associare software di contabilità e invitare il commercialista, controllare tutti i conti, aprirne di nuovi associando carte fisiche e virtuali, gestione autonoma della dichiarazione dei redditi, conservazione documenti su cloud, digitalizzazione scontrini e categorizzazione spese, oltre a tutte le funzionalità di un conto corrente tradizionale - come IBAN italiano.

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