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Microsoft Edge cresce a spese di Firefox

La quota di mercato di Edge è cresciuta del 1.300% in un anno e tale risultato sembrerebbe essere stato ottenuto soprattutto a discapito di Firefox
Microsoft Edge cresce a spese di Firefox
La quota di mercato di Edge è cresciuta del 1.300% in un anno e tale risultato sembrerebbe essere stato ottenuto soprattutto a discapito di Firefox
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Nel marzo dello scorso anno la quota di mercato di Microsoft Edge era pari ad un risicatissimo 0.57%, mentre il market share di Mozilla Firefox si assestava sui 9.25 punti percentuali. Questo rapporto di forza si sarebbe mantenuto sostanzialmente inalterato nel trimestre successivo ma, complice una lenta decrescita di Firefox e un veloce incremento del browser di Redmond, già a luglio quest'ultimo vantava circa la metà delle istallazioni del primo.

Edge: il sorpasso su Firefox

Tale tendenza sarebbe poi proseguito fino al mese scorso, quando a fronte di un 7.95% di Firefox sarebbe stato registrato un 8.03% dell'erede di Internet Explorer. Questo dato avrebbe quindi certificato un sorpasso per alcuni versi atteso ma forse non con le medesime performance a favore di Edge, parliamo infatti di un incremento del 1.308% in 12 mesi a fronte di una flessione di oltre 1 punto percentuale del "Panda Rosso".

Il fatto che gli sviluppatori di Edge abbiano deciso di abbandonare il precedente motore di rendering per migrare la codebase del progetto verso Chromium, ha sicuramente contribuito ai risultati conseguiti nel periodo considerato, così come la sostituzione di tutte le sue versioni legacy tramite Windows Update e la compatibilità con le estensioni per Google Chrome. Ci si sarebbe comunque aspettati che, almeno in parte, a pagarne le conseguenze sarebbe stata la soluzione di Mountain View.

Analizzando i dati disponibili si scoprirebbe però che nell'anno compreso tra marzo 2020 e lo stesso mese del 2021 il market share di Chrome ha subito un calo inferiore al punto percentuale (dal 68.11% al 67.14%), motivo per il quale è possibile affermare che la disponibilità di un'alternativa valida a livello di prestazioni e compatibilità (Edge appunto) non avrebbe arrecato un danno rilevante alla quota di mercato di quello che ad oggi è ancora il browser più utilizzato al Mondo per la navigazione Web. Un 1% in meno per Chrome ha sicuramente un effetto molto meno rilevante rispetto al medesimo decremento per Firefox.

Buoni anche i risultati di Safari, passato dall'8.93% al 10.11% in 12 mesi ma in proporzione molto lontano dai numeri generati da Edge.

Quale futuro per Firefox?

Per Firefox, che a suo tempo riuscì a spodestare Internet Explorer dal primato in questo settore, sembrerebbe invece proseguire una fase di declino che ormai perdura da anni. A tal proposito basterebbe citare il fatto che, tranne un leggero rialzo registratosi lo scorso dicembre, le sue percentuali sarebbero scese costantemente durante quasi tutto il periodo di osservazione.

Firefox può contare ancora su una nutrita community di sviluppatori che continuano ad adottarlo come browser di riferimento, soprattutto per via delle sue funzionalità avanzate dedicate al Development. Viene però da chiedersi se nel lungo periodo questa categoria di utenti, dotata di un profilo estremamente peculiare, sarà sufficiente a garantire la sostenibilità del progetto.

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