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BigQuery Studio di Google: Cloud e AI per lavorare sui Big Data

Google ha lanciato BigQuery Studio, uno strumento per gestire in cloud con i big data e semplificare il lavoro grazie all'uso dell'AI.
BigQuery Studio di Google: Cloud e AI per lavorare sui Big Data
Google ha lanciato BigQuery Studio, uno strumento per gestire in cloud con i big data e semplificare il lavoro grazie all'uso dell'AI.
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L’intelligenza artificiale può essere di grande aiuto per le aziende che hanno spesso bisogno di analizzare miliardi di dati. Proprio per questo motivo Google ha deciso di lanciare BigQuery Studio, già disponibile dalle scorse ore a livello planetario. Si tratta di un nuovo strumento integrato in BigQuery (il suo servizio di big data analytics basato su cloud) che permette di semplificare la mole di lavoro, gestendo tutti i dati su un’unica interfaccia, dall’inserimento dei dati fino all’analisi con l’aiuto del Machine Learning.

BigQuery Studio: un nuovo modo di analizzare i dati con l’intelligenza artificiale

Attualmente, sempre più aziende sfruttano le potenzialità dell’intelligenza artificiale per migliorare e velocizzare il lavoro. Tuttavia, secondo un recente sondaggio pubblicato su Millimetric.ai, il 65% delle aziende intervistate ha dichiarato di avere troppi dati da analizzare. BigQuery Studio serve proprio a semplificare questo aspetto, fornendo un ambiente SQL e un ambiente notebook. Lo strumento di Google permette in primis di usare e modificare i linguaggi di programmazione come SQL, Python, Spark o il linguaggio naturale con BigQuery. Inoltre, sarà poi possibile sfruttare le risorse di codice su Vertex AI (la piattaforma di ML di Google) per eseguire carichi di lavoro di Machine Learning su “scala di petabyte” in modo semplice e veloce.

BigQuery Studio è lo strumento perfetto per massimizzare la produttività e la collaborazione tra professionisti. Inoltre, grazie all’intelligenza artificiale, la mole di lavoro viene ridotta sensibilmente. Ad esempio, l’assistente di Google, Duet AI, è in grado di comprendere il contesto di ogni utente e i relativi dati su cui lavora, ma anche suggerire automaticamente funzioni e blocchi di codici per SQL e Python. Naturalmente Google non ha dimenticato la sicurezza. Con questo strumento i professionisti possono infatti monitorare i dati in modo costante, per fare in modo che le informazioni ricavate siano sempre attendibili. Infine, l’interfaccia unificata evita di spostare dati utilizzando account e piattaforme terze, riducendo così il rischio di perdita di dati. Pratico e sicuro.

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