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Alpine Linux 3.18: arrivato Linux 6.1 LTS

Alpine Linux 3.18: ecco tutte le nuove feature
Alpine Linux 3.18: arrivato Linux 6.1 LTS
Alpine Linux 3.18: ecco tutte le nuove feature
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Il team di coder del progetto Alpine Linux, nota distribuzione focalizzata sulla sicurezza informatica e basata sulla libreria musl oltre che su BusyBox ed l'init system OpenRC, ha reso noto alla propria community di utenti ed appassionati la disponibilità di una nuova versione stabile del sistema operativo. Alpine Linux 3.18 integra una serie di novità di rilievo che vanno a migliorare la già discreta UX (User Experience) del progetto. Tale build arriva dopo cinque mesi e mezzo di intenso sviluppo ed integra al suo interno Linux 6.1 LTS (Long Term Support), non si tratta dell'edizione più recente del kernel del Pinguino ma è un bel passo in avanti rispetto a Linux 5.15 LTS, cioè la release di riferimento di Alpine Linux 3.17.

Il file ISO di Alpine Linux 3.18 è disponibile per una vasta pletora di architetture hardware, ovvero: x86_64, x86,  ARM64,  ARMv7, ppc64le e s390x. In questa versione sono reperibili diversi upgrade per le diverse librerie software come ad esempio: Python 3.11, Ruby 3.2, Node.js 20.1, Go 1.20, e Rust 1.69. Sempre in Alpine Linux 3.18 è reperibile la C standard library musl libc 1.2.4 che ora integra la funzione di TCP fallback all'interno del DNS resolver.

I developer ci tengono a precisare che Alpine Linux 3.18 viene distribuita con dei  Python pre-compiled file nel formato pyc in diversi pacchetti separati. Gli utenti possono eliminare tali pacchetti, nel caso in cui volessero salvare spazio sul disco fisso, eseguendo il comando via shell:

apk add !pyc

Nei repository di Alpine Linux 3.18 è possibile reperire i principali ambienti grafici open source aggiornati alle ultime major release. Dunque l'utente può installare ed utilizzare senza problemi desktop environment come GNOME 44 o KDE Plasma 5.27 LTS. Come aggiornamento "sotto il cofano" troviamo il supporto, ancora in stato sperimentale, per le unattended install tramite tiny-cloud bootstrapper, un tool capace di eseguire i critical initialization task per le istanze cloud durante il loro primo boot.

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