La Agcom, autorità italiana per le comunicazioni, ha recentemente approvato un sistema innovativo di verifica età online, finalizzato a garantire l’accesso sicuro ai contenuti sensibili senza compromettere la privacy online. Questa nuova regolamentazione rappresenta un passo importante per bilanciare la protezione dei minori con la tutela della riservatezza dei dati personali. Al centro del sistema si trova la tecnologia del doppio anonimato, un meccanismo avanzato che certifica l’età degli utenti senza rivelare informazioni identificative.
Il processo di verifica si articola in due fasi principali: la prima è dedicata all’identificazione dell’utente, mentre la seconda si occupa dell’autenticazione. Questo approccio garantisce che le piattaforme digitali ricevano esclusivamente la conferma dell’età, senza alcun accesso ai dati personali sensibili. La scelta di adottare un sistema così strutturato riflette l’impegno di Agcom nel promuovere un ambiente digitale sicuro e rispettoso della privacy.
Flessibilità e neutralità tecnologica
Invece di imporre soluzioni tecniche specifiche, Agcom ha scelto un approccio neutrale, stabilendo principi e requisiti fondamentali per la conformità. Le piattaforme possono implementare il sistema attraverso diverse soluzioni, come app integrate con portafogli di identità digitale. Questa flessibilità consente agli utenti di dimostrare la propria età in modo semplice e sicuro, senza compromettere la loro esperienza online.
Le piattaforme digitali avranno sei mesi di tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni. Durante questo periodo, dovranno sviluppare sistemi certificati che rispettino criteri di sicurezza informatica, precisione, accessibilità e proporzionalità, in linea con le future direttive europee. Questo processo richiede un’attenzione particolare alla protezione dei dati e alla sicurezza degli utenti.
Criticità e sfide future
Il provvedimento, identificato come 96/25/CONS, è il risultato di un ampio processo di consultazione che ha coinvolto istituzioni, associazioni di categoria e piattaforme digitali. Il Garante della Privacy ha espresso parere favorevole alla delibera, che ha anche incorporato indicazioni provenienti dalla Commissione Europea. Questo approccio collaborativo ha permesso di sviluppare una normativa che risponde alle esigenze di protezione dei minori e tutela della privacy.
Nonostante l’avanzamento rappresentato dalla nuova regolamentazione, permangono dubbi sull’efficacia del sistema. Alcuni esperti sottolineano come tecnologie come le VPN possano essere utilizzate per aggirare le verifiche, simulando connessioni da paesi con regolamentazioni meno stringenti. Questo rappresenta una sfida significativa per garantire l’effettiva protezione dei minori. La delibera dell’Agcom segna comunque un importante progresso nella regolamentazione dell’ambiente digitale.