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Accessibilità, CAPTCHA e web design

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Durante la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, celebratasi il 3 dicembre in tutto il mondo, si è parlato a lungo anche di web design. Per un utente con problemi motori, visivi o di linguaggio, quanto è difficile navigare sul Web? E il dibattito si è concentrato su alcune delle istituzioni moderne della progettazione dei siti, tra cui i codici di verifica CAPTCHA.

Da poche ore l'operatore australiano Telstra ha annunciato di voler rimuovere dal proprio sito internet qualsiasi verifica CAPTCHA, per aiutare le persone affette da disabilità. Effettivamente lo strumento, nato per discernere utenti reali dai bot, diventa un ostacolo insormontabile per i disabili. Chi ha problemi motori può faticare nel ricopiare il codice riportato a schermo. Chi ha problemi visivi potrebbe non riconoscerlo e chi, invece, chi è affetto da varie forme di sordità potrebbe non riuscire ad avvalersi del servizio di spelling delle lettere. E così un universo di feature, abbonamenti, strumenti aggiuntivi rimane fuori dalla portata di un grande fetta d'utenza.

Ma oltre alla rimozione di questo ostacolo, quali sono gli elementi che un web designer dovrebbe tenere d'occhio in un'ottica di accessibilità? Le specifiche, in particolare quelle W3C, sono ovviamente note a tutti i professionisti di settore. Ma si può fare di più, con dei piccoli accorgimenti che diventano incommensurabilmente utili agli occhi di una persona disabile. Innanzitutto è bene approfittare della progettazione semantica, affinché contenuti, collegamenti, procedure siano sempre evidenti agli occhi dell'utilizzatore. Inoltre, può facilitare la vita aggiungere descrizioni facili per i link, scegliere un set di colori coerente e che non confonda chi ha problemi di vista o è daltonico, inserire tag e markup sulle immagini affinché il testo aiuti l'utente a comprendere ciò che è rappresentato, inserire il testo di articoli e descrizioni in un formato facilmente assimilabile dai lettori vocali elettronici, scegliere colori neutri per lo sfondo e molto altro ancora.

Un metodo infallibile è quello di testare il proprio sito web con un console-browser, ovvero un browser unicamente a visualizzazione testuale, come Lynx. In questo modo, non solo si vedrà come i contenuti vengono recepiti dagli spider dei motori di ricerca, ma sarà anche immediatamente evidente se la presentazione sia comprensibile a colpo d'occhio o necessiti di ulteriori accorgimenti. Inoltre, un altro esperimento interessante è quello di testare estensivamente quanto il proprio sito web sia navigabile da tastiera o tramite comando vocale: molti degli utenti affetti da disabilità, infatti, non possono utilizzare mouse e trackpad.

Fonte: TechRepublic

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