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Lavoro del futuro: guida alle professioni più richieste

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Domandarsi quale possa essere il lavoro del futuro è importante tanto per i giovani che ancora devono scegliere un indirizzo di studio quanto per chi ha perso il posto di lavoro a causa della pandemia, o ancora per i professionisti che desiderano aggiornare le proprie competenze. Una domanda alla quale, con il passare del tempo, è sempre più facile rispondere: il futuro del lavoro corre su un doppio binario, quello della continua rivoluzione tecnologica da una parte e della transizione ecologica dall'altra.

Ecco perché le prospettive di lavoro in futuro vedranno sempre di più in prima fila il settore tech e le aziende che promuoveranno le cosiddette professioni green. Allo stesso modo, acquisiranno un ruolo ancora più centrale le soft skills, a discapito invece delle competenze strettamente tecniche (soft skills).

Lavori del futuro: quali i settori più promettenti

Per capire meglio qual è il lavoro del futuro in Italia, presentiamo ora una breve descrizione dei settori che offrono maggiori prospettive di occupazione. Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di professioni legate alla transizione tecnologica e all'evoluzione ambientale.

Web Development

Iniziamo dalle basi, cioè dal web development, l'attività da cui passa la creazione di un sito web o di un'applicazione. È un settore in grande crescita, con al centro la figura del web developer (in italiano sviluppatore web): si tratta di una figura professionale che sfrutta la conoscenza dei linguaggi di programmazione per sviluppare un sito o un'app su richiesta di un privato oppure di un'azienda. Le pagine web che oggi noi vediamo, sia da smartphone che da computer, sono opera del web developer.

Queste le competenze richieste:

  • linguaggi di programmazione;
  • protocolli di rete;
  • ambienti di sviluppo integrato;
  • framework.

Inoltre, uno sviluppatore web deve essere in possesso di buone capacità di ascolto, organizzative e problem solving, così da relazionarsi nel migliore dei modi con i clienti. Il guadagno medio di un web developer junior in Italia, secondo i dati di Indeed aggiornati a febbraio 2023, è di 1.321 euro al mese.

UX Design

Ormai lo sanno anche le pareti di casa: la user experience, cioè l'esperienza utente, gioca un ruolo fondamentale in rete. È inutile avere i contenuti migliori se poi non sono leggibili agli occhi dei visitatori. Da qui l'importanza della UX Design, vale a dire il settore che si occupa di progettare un sito o un'app per soddisfare l'utilizzatore finale (leggi utente). La figura professionale che si occupa di User Experience Design è lo UX designer, il cui obiettivo è di realizzare un prodotto che soddisfi i bisogni reali degli utenti.

Ma come si diventa UX designer? Due le strade al momento percorribili:

  • autodidatta, a patto di avere solide competenze da graphic designer;
  • seguire un corso specializzato.

Se si parla di lavoro del futuro, la professione di UX Designer è una delle più promettenti. In Italia, secondo i dati di Indeed (aggiornati, però, a maggio 2022) è di 25.923 euro all'anno.

Machine learning e AI

lavoro del futuro machine learning

Altri due settori che beneficeranno dell'evoluzione tecnologica sono il machine learning (apprendimento automatico) e l'AI (Intelligenza Artificiale). Lo sostiene anche l'ultimo report del World Economic Forum sul futuro del lavoro, secondo cui queste due discipline e la rivoluzione tech porteranno da qui ai prossimi anni qualcosa come 97 milioni di nuove professioni. In tal senso, la figura emergente è quella del machine learning specialist, il cui compito è di creare algoritmi in grado di apprendere comportamenti e informazioni.

Di seguito un breve elenco delle sue competenze:

  • conoscenza dei linguaggi di programmazione;
  • competenze di analisi e statistica;
  • conoscenza delle tecniche di analisi dei Big Data;
  • utilizzo degli strumenti di Data Visualization e Business Intelligence.

Oggi in Italia un ingegnere di machine learning guadagna in media 33.300 euro all'anno secondo i dati raccolti da glassdor.

Robotica

Anche il settore della robotica contribuirà a definire un nuovo lavoro nel futuro. Il riferimento è alla professione di ingegnere robotico, il cui compito sarà di progettare e costruire robot informatici. Questo al fine di soddisfare la domanda crescente da parte delle aziende di robot per portare a termine sia processi di lavorazione che di produzione. A conferma di ciò, non stupisce come il mestiere di ingegnere robotico occupi la prima posizione della classifica delle 25 professioni emergenti in Italia stilata quest'anno da LinkedIn.

Qui riassumiamo in breve quali sono gli ambiti applicativi dove le conoscenze di un ingegnere robotico possono essere di grande aiuto:

  • transizione green;
  • veicoli a guida autonoma;
  • building automation;
  • Industria 4.0/IoT.

Secondo i dati di Salary expert, in Italia il guadagno medio annuo di un ingegnere robotico è di 66.078 euro.

Data analysis

Dati, dati, e ancora dati. Il successo di alcune delle più grandi aziende tech come Google, Amazon e Meta si basa sui dati degli utenti. Ma oggi la data analysis non è più un'opportunità per una ristretta cerchia di persone: si tratta di una disciplina importantissima per tutte le aziende che intendono migliorare il proprio business. Il lavoro del futuro collegato al settore data analysis è il big data scientist: il suo ruolo è di organizzare, classificare e analizzare i dati che un'azienda possiede, così da offrire un reale vantaggio competitivo alla società per cui lavora rispetto alle altre imprese.

Ecco l'elenco delle competenze tecniche richieste a una figura di questo tipo:

  • machine learning;
  • programmazione;
  • matematica;
  • statistica.

Ad oggi un data scientist trova facilmente lavoro nel settore commerciale e finanziario, oltre che nelle aree GDO e retail. Aggiungiamo che è anche uno dei lavori che offre maggiori possibilità di guadagno: in Italia lo stipendio medio per il ruolo di data analyst è di 2.233 euro al mese secondo i dati di Indeed aggiornati a febbraio 2023.

Digital marketing

campagna digital marketing

Un lavoro del futuro in Italia sicuro? Quello del digital marketer, ossia la figura professionale del digital marketing, la disciplina che include le attività online di promozione e commercializzazione di una serie di prodotti e/o servizi.

Per avere successo nel suo lavoro, un digital marketer deve essere in possesso delle seguenti competenze:

  • conoscere SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca) e SEM (marketing per i motori di ricerca);
  • gestire i canali social di un brand;
  • pianificare una strategia di mail marketing;
  • essere un buon content creator per comunicare al meglio;
  • saper analizzare i dati per conoscere meglio i clienti.

Secondo i dati di talent.com, le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio di 25.500 euro all'anno, mentre i lavoratori con più esperienza guadagnano fino a 38.925 euro all'anno.

Leggi anche: Lavorare all'estero, le posizioni più richieste nel Digital

Cybersecurity

Come diretta conseguenza dell'evoluzione tecnologica, cresce di anno in anno il numero di attacchi informatici contro siti, e-commerce e portali istituzionali. Da qui la necessità per le aziende di affidarsi a esperti di cybersecurity, in modo da respingere e prevenire eventuali minacce. Stiamo parlando dei cyber security specialist, figure specializzate nel preservare l'integrità dei sistemi informatici di un'impresa e la riservatezza dei dati (sia dell'azienda che dei clienti).

Per diventare un cyber security specialist esistono dei specifici corsi di laurea, tra cui:

  • sicurezza dei sistemi software;
  • sicurezza informatica;
  • cyber security;
  • sicurezza dei sistemi e delle reti informatiche;
  • ingegneria della sicurezza dei dati e delle comunicazioni.

Lo stipendio medio per un espero di cyber security in Italia è 36.750 euro all'anno in media, secondo i dati di talent.com.

Green Jobs

Infine, il futuro del lavoro sarà contraddistinto dai green jobs, cioè le professioni direttamente collegate alla transizione ecologica. Un recente studio di Unioncamere stima che entro il 2025 le richieste di personale con competenze in materia green raggiungeranno il numero di 3,8 milioni di unità.

Le figure professionali più cercate saranno:

  • ingegnere energetico
  • marketer ambientale
  • esperto di energia sostenibile
  • project manager impiegato nel settore green
  • esperto in fondi di investimento green

Insomma, la parola d'ordine oggi e domani sarà green, con gli investimenti in prodotti finanziari green in continua espansione. Ci saranno conseguenze anche nelle professioni già esistenti: le aziende cercheranno infatti professionisti con competenze legate soprattutto all'ecosostenibilità, traducibili in riduzione degli sprechi e utilizzo sapiente delle risorse alimentari.

Formazioni: quali lauree e corsi migliori per il lavoro del futuro

laurea

Tiriamo in ballo un altro studio di Unioncamere, stavolta in collaborazione con ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro), che rivela le lauree più richieste per il lavoro del futuro. In prima posizione troviamo i corsi di laurea di economia e giurisprudenza, mentre un gradino più sotto gli studi di ingegneria e medicina. Un altro trend che si andrà a delineare nei prossimi anni sarà la ricerca di figure sempre più specializzate in un determinato campo, anziché le cosiddette figure intermedie.

Riepiloghiamo ora in breve le lauree più richieste in futuro in base al numero di richieste di laureati da parte delle aziende:

  • Economico-Statistica: richiesta di circa 40.000 laureati;
  • Giuridica e Politico-Sociale: richiesta di 39.000 laureati;
  • Medico-Sanitaria: richiesta di 35.000 laureati;
  • Ingegneria: richiesta di 34.500 laureati.

Chi oggi lavora in un'azienda del settore tecnologico o green e non possiede competenze specifiche dovrà specializzarsi in un preciso ambito, in modo da sopravvivere all'evoluzione tecnologica e ambientale che trasformerà il futuro del lavoro da qui ai prossimi anni. In caso contrario, il rischio concreto è di perdere il lavoro a vantaggio delle figure altamente specializzate, con la progressiva scomparsa delle figure intermedie.

Le soft skills necessarie nel mercato del lavoro futuro

All'acquisizione delle competenze tecniche (hard skills), deve poi seguire anche l'apprendimento delle soft skills, oggi ridenominate da alcuni come e-skills (traducibile in "competenze digitali"). Le soft skills sono delle competenze trasversali: si acquisiscono più con l'esperienza che con il proprio percorso di studi e hanno per oggetto abilità di tipo comportamentale e relazionale, cioè di natura personale. Insieme alle hard skills, giocano un ruolo decisivo agli occhi dei recruiter al momento del vaglio dei curriculum. E continueranno a essere fondamentali anche per il lavoro del futuro, a maggior ragione ora che le esigenze del mercato economico cambiano di continuo.

Ma quali sono le più importanti soft skills da possedere nell'immediato futuro? Lo spiega uno studio del World Economic Forum, in cui sono elencate le principali competenze trasversali del futuro:

  • ragionamento avanzato;
  • flessibilità, resistenza allo stress, resilienza;
  • programmazione e design tecnologico;
  • capacità di controllo, monitoraggio e tecnologiche;
  • capacità di influenza sociale e leadership;
  • spirito di iniziativa e creatività;
  • pensiero analitico e critico;
  • problem solving;
  • active learning;
  • orientamento all'innovazione e analytical thinking.

Conclusioni

Pensare a quale possa essere il lavoro del futuro è molto spesso una necessità per chi perde il lavoro, ma è anche una domanda intelligente da porsi prima di scegliere un corso di laurea. Se fino a prima della pandemia il futuro lavorativo offriva maggiori certezze, oggi il mercato è in continua evoluzione e procede di pari passo con la transizione tecnologica e quella ecologica.

E sono proprio il settore tecnologico e gli investimenti in prodotti finanziari green a determinare la nascita del lavoro del futuro in Italia e all'estero. A ciò si aggiunge una crescente richiesta da parte delle aziende di figure sempre più specializzate, a discapito di quelle intermedie. Da qui il bisogno di specializzarsi in un determinato ambito, senza trascurare l'apprendimento delle soft skills, per sopravvivere a un mercato del lavoro in perenne trasformazione.

Domande frequenti sul lavoro del futuro

Quali saranno i lavori più richiesti in futuro?

Nei prossimi anni, l’adozione sempre più larga della tecnologia da parte delle aziende porterà alla richiesta di specifiche figure professionali chiamate a rendere più agevole l’impiego di big data, intelligenza artificiale, crittografia e robot. I lavori del futuro più richiesti saranno big data scientist, machine learning specialist, e-commerce manager, UX designer, ingegneri robotici, cyber security specialist, cloud architect e growth hacker.

Quali sono i lavori del futuro 2030?

La data del 2030 richiama il piano per lo sviluppo sostenibile lanciato nel 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Nell’Agenda 2030 giocano un ruolo fondamentale i Green Jobs, ossia i lavori del futuro collegati alla sostenibilità ambientale, al benessere e alla salvaguardia del pianeta. Tra i nuovi lavori green richiesti entro il 2030 si annoverano quelli di Marketers Ambientale, Project Finance Verde, Esperto in Fondi di Investimento Green, Responsabile degli Acquisti Green, Giurista Ambientale e Ingegnere Energetico.

Quali sono i lavori emergenti?

Progresso scientifico da una parte e nuove tecnologie digitali dall’altra portano le aziende a guardare con rinnovato interesse a professioni nuove legate alla transizione verde e alla sostenibilità ambientale. Tra i lavori emergenti rientrano ad esempio i consulenti Salesforce (uno dei migliori software CRM oggi disponibili nel mercato), i SEO specialist, i data scientist e i cloud architect.