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Amazon: DocumentDB per rinunciare a MongoDB

Amazon lancia il database DocuemntDB che supportando L'API di MongoDB ne rappresenta un'alternativa.
Amazon: DocumentDB per rinunciare a MongoDB
Amazon lancia il database DocuemntDB che supportando L'API di MongoDB ne rappresenta un'alternativa.
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Amazon è uno dei più importanti Cloud provider al Mondo e offre una vastissima gamma di servizi dedicate alle aziende. Di recente il suo team ha annunciato la disponibilità di un nuovo database chiamato DocumentDB. Si tratta a tutti gli effetti di un'alternativa hosted di MongoDB compatibile con la sua API.

Amazon definisce DocuemntDB come un servizio veloce, scalabile, e fully managed.

I clienti AWS usano solitamente MongoDB come database di documenti per archiviare, recuperare e gestire i dati semi-strutturati. Il team di sviluppatori Amazon si è però reso conto che con esso è difficile creare applicazioni performanti che possano scalare rapidamente su più terabyte e con centinaia di migliaia di letture e scritture al secondo, ciò a causa della complessità che deriva dalla configurazione e gestione dei cluster MongoDB su larga scala.

Per questo motivo DocumentDB è stato progettato da zero per offrire le prestazioni, la scalabilità e la disponibilità che gli utenti Amazon richiedevano durante le operazioni "MongoDB mission-critical" su larga scala.

Amazon DocumentDB implementa quindi l'API open source di MongoDB 3.6, emulando le risposte che un client si aspetta da un server MongoDB e consentendo di utilizzare i driver e gli strumenti MongoDB esistenti con DocumentDB. In buona sostanza sarà possibile continuare ad operare con il proprio ecosistema basato su MongoDB sfruttando i vantaggi del nuovo DocumentDB.

DocumentDB utilizza un sistema di storage auto-curante distribuito e fault-tolerant. Questo database è stato progettato in modo tale che lo storage e il sistema vero e proprio dove si eseguono i calcoli sono disaccoppiati, consentendo a ciascuno di essi di scalare in modo indipendente.

Con tale configurazione gli sviluppatori possono aumentare la capacità di lettura a milioni di richieste al secondo aggiungendo fino a 15 repliche di lettura a bassa latenza in pochi minuti, indipendentemente dalle dimensioni dei dati.

Sulla carta si tratta dunque di un prodotto interessante, anche se ha suscitato diverse critiche da parte della community open source. Da anni infatti diversi sviluppatori indipendenti accusano Amazon di prendere i migliori progetti open source e di rilasciarli sotto un nuovo nome, evitando in certi casi di condividere con la community open source il lavoro svolto su di essi.

Per evitare comportamenti simili MongoDB ha incluso una clausola nella licenza dei suoi progetti che indica chiaramente che se un'azienda è intenzionata a ad eseguire un'operazione di re-branding su quei prodotti dovrà necessariamente richiedere una licenza commerciale apposita.

Lo stesso CEO di MongoDB, Dev Ittycheria, ha commentato il rilascio di DocumentDB in questo modo:

"Gli sviluppatori sono abbastanza esperti da distinguere tra la il prodotto originale e una cattiva imitazione. MongoDB continuerà a superare qualsiasi imitazione sul mercato."

Mentre il CTO di MongoDB Eliot Horowitz usa toni ancora più aspri:

"Per dare agli sviluppatori quello che vogliono il team di AWS è stato spinto a offrire un'imitazione del servizio MongoDB basato su codice risalente a due anni fa."

Un altro portavoce di MongoBD ha inoltre sottolienato che l'API implementata su DocumentDB non dispone del supporto alle feature di MongoDB più recenti, come ad esempio l'ACID transactions, il global clusters ed il mobile sync.

Negli ultimi anni Amazon sta effettivamente potenziando i suoi sforzi e i suoi contributi al mondo open source, dando alla community di sviluppatori ciò che richiede. Inoltre DocumentDB è un prodotto realizzato tecnicamente da zero che offre solo una compatibilità con le API di MongoDB, dunque sembrerebbe non esserci stata alcuna violazione di licenza. Ma le dichiarazione dei vertici di MongoDB hanno comunque accesso gli animi della community.

Via Amazon

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