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Truffe online alimentate dall'AI colpiscono gli utenti Gmail: è allerta

Queste truffe su Gmail, basate sull'uso di tecnologie avanzate, sfruttano chiamate telefoniche simulate dalla AI.
Truffe online alimentate dall'AI colpiscono gli utenti Gmail: è allerta
Queste truffe su Gmail, basate sull'uso di tecnologie avanzate, sfruttano chiamate telefoniche simulate dalla AI.
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Gli utenti di Gmail sono avvisati: nuove truffe, sempre più sofisticate e alimentate dall'intelligenza artificiale, stanno cercando di raggirare gli utenti per ottenere le loro credenziali di accesso. Queste truffe, basate sull'uso di tecnologie avanzate, sfruttano chiamate telefoniche simulate dalla AI, in grado di replicare in modo quasi perfetto la voce umana, fingendosi come un operatore del supporto Google.

Durante la chiamata, l’utente viene avvisato di un presunto tentativo di compromissione del suo account o di un recupero non autorizzato, creando un falso senso di urgenza. A seguito della telefonata, l'utente riceve una email che sembra provenire direttamente da Google, in cui viene confermata la presunta violazione dell'account e viene richiesto un codice per il recupero della password.

Un caso emblematico è stato raccontato da Zach Latta, fondatore di Hack Club, che ha condiviso la sua esperienza di truffa. Latta ha evidenziato come la truffa fosse incredibilmente convincente e ben orchestrata, con l'interlocutore che sembrava davvero un rappresentante del supporto di Google. Lo stesso allarme è stato lanciato da Garry Tan, fondatore di Y Combinator, che sui social ha raccontato di aver ricevuto telefonate e email false che lo informavano di un presunto tentativo di recupero dell’account da parte di un familiare defunto.

Ulteriori testimonianze utili

Un'altra testimonianza arriva da Sam Mitrovic, consulente Microsoft, che ha raccontato come anche lui sia stato vittima di una chiamata apparentemente proveniente da Google, in cui gli veniva segnalata un'attività sospetta sul suo account. Nonostante la telefonata sembrasse autentica, Mitrovic ha notato alcuni dettagli incoerenti, come un indirizzo email sospetto e una ripetizione anomala della parola "Hello" durante la conversazione.

Questi esempi dimostrano chiaramente come le truffe stiano diventando sempre più complesse e credibili grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Gli attaccanti sono in grado di sfruttare la tecnologia per creare comunicazioni che sembrano perfettamente legittime, ingannando anche gli utenti più esperti.

È quindi essenziale prestare molta attenzione a qualsiasi comunicazione che richieda informazioni personali o che sembri sospetta. In questi casi, la prudenza è fondamentale, e in caso di dubbio, è sempre meglio contattare direttamente il servizio clienti ufficiale di Google per verificare l'autenticità della richiesta.

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