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NetBSD vieta il codice generato dall’intelligenza artificiale

Secondo gli sviluppatori di NetBSD, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale porterebbe alla creazione di “codice contaminato”.
NetBSD vieta il codice generato dall’intelligenza artificiale
Secondo gli sviluppatori di NetBSD, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale porterebbe alla creazione di “codice contaminato”.
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NetBSD, il popolare sistema operativo UNIX, ha aggiornato le sue linee guida per vietare l'uso del codice generato dall'intelligenza artificiale. NetBSD ha chiarito che chi contribuisce al commit del codice non deve inserire codice generato dall’AI, definito “contaminato”. Come riportato sul sito ufficiale: “Se esegui il commit di codice che non è stato scritto da te, ricontrolla che la licenza su quel codice consenta l'importazione nel repository sorgente di NetBSD e consenta la distribuzione gratuita. Verificare con gli autori del codice, assicurarsi che siano gli unici autori del codice. Inoltre, verificare con loro che non abbiano copiato nessun altro codice. Codice generato da un modello linguistico di grandi dimensioni o da una tecnologia simile, come Copilot di GitHub/Microsoft, ChatGPT di OpenAI o Code Llama di Facebook/Meta si presume sia codice contaminato e non deve essere eseguito senza previa approvazione scritta da parte del core”.

NetBSD: con ban dell’AI l’OS segue l’esempio di Gentood Linux

La posizione di NetBSD sul codice generato dall’AI è un altro chiaro esempio della sfiducia che molti progetti open source nutrono nei confronti dell'intelligenza artificiale. Allo stesso modo Gentood Linux ha vietato il codice generato dall'intelligenza artificiale in un recente aggiornamento della policy. Come riportato sul forum ufficiale: “È espressamente vietato contribuire a Gentoo con qualsiasi contenuto che sia stato creato con l'ausilio di strumenti di intelligenza artificiale Natural Language Processing. Tale mozione può essere rivista, nel caso in cui si sollevasse un caso su uno strumento che non pone problemi di copyright, etici e di qualità”.

Ad oggi sembra che solo Fedora e Red Hat Enterprise Linux siano i principali canali di distribuzione che permettano l’utilizzo l'intelligenza artificiale. Come dichiarato da Matthew Miller, capo del programma Fedora, ha delineato le previsioni di Fedora ad aprile 2024: “La Guiding Star for Strategy 2028 riguarda la crescita della nostra base di contributori. Possiamo rendere Fedora Linux la migliore piattaforma comunitaria per l'intelligenza artificiale e, così facendo, aprire una nuova frontiera di contributo e potenziale comunitario.  Allo stesso modo, Red Hat ha annunciato la sua intenzione di diventare l'opzione di riferimento per gli sviluppatori open source che desiderano sviluppare soluzioni AI. L’obiettivo principale di Red Hat è infatti quello di consentire agli esperti del settore di contribuire agli LLM con le proprie conoscenze e competenze. Ciò permetterà anche di creare in modo più efficiente app basate sull’intelligenza artificiale (come i chatbot).

L’AI è chiaramente il futuro del coding (e non solo). Tuttavia, molti progetti open source rimangono ancora diffidente nei confronti di tale tecnologia. NetBSD e Gentood Linux cambieranno presto idea, allineandosi a Fedora e Red Hat? Nonostante la sfiducia attuale nei confronti dell’AI, in futuro tale scenario potrebbe essere diverso.

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